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2000
Programmazione attuale
Cartellone Scuola 2013
Testo e regia: Andrea Lugli
Pupazzi: Liliana Letterese, Andrea Lugli
Tecniche utilizzate: teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Fascia di età consigliata: dai 3 anni in su
IL BAULE VOLANTE
PRODUZIONI TEATRALI PER RAGAZZI
NICO CERCA UN AMICO
Fonte: “Nico cerca un amico” di Matthias Hoppe
Testo e regia: Andrea Lugli
Pupazzi: Liliana Letterese, Andrea Lugli
Tecniche utilizzate: teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Fascia di età consigliata: dai 3 anni in su
Nico è un topolino felice. Ha una bella casa, gli piace giocare con i suoi amici topi, mangiare, dormire, passeggiare.
Oggi però non ha voglia di giocare, non ha nemmeno fame e neanche sonno… Ha voglia di cercare un nuovo amico, un amico speciale: un amico diverso da lui. E allora parte alla ricerca. Esce di casa e incontra tanti animali, tutti diversi, alcuni grandi, altri piccoli, oppure piccolissimi. Alcuni anche pericolosi! A tutti offre la sua amicizia, ma…è così difficile trovare un amico diverso!
Tratto da un piccolo e poetico racconto di Matthias Hoppe, “Nico cerca un amico” è una riflessione sull’amicizia e sulla diversità proposta in un linguaggio semplice e poetico.
In scena due attori raccontano la storia con pupazzi animati a vista.
PRODUZIONE: Ditta Gioco Fiaba,
TESTO E REGIA: Luca Ciancia,
CON: Andrea Cereda, Luca Follini e Massimiliano Zanellati,
SCENE: Luca Tombolato,
COSTUMI: Valeria Bettella
LUCI: Andrea Pozzoli
liberamente tratto da “l’Isola del Tesoro” di R. L. Stevenson
tema: avventure sui mari, i pirati, ricerca del tesoro,
l’amicizia, i classici della letteratura,
tema storico - spettacolo comico e d’azione
spettacolo per i bambini dai 5 anni di età
Liberamente tratto dal libro di Stevenson
Uno spettacolo comico e avventuroso dove, tra colpi di scena e misteri da dipanare, attori e spettatori salperanno insieme per una fantastica “caccia al tesoro”. Il giovane Jim, protagonista dell’avventura, affronta con coraggio la sfida dei pirati Long John Silver e Cane Nero e, entrato in possesso della mappa del capitano Flint, si imbarca alla volta della misteriosa isola. Ma il suo viaggio non sarà così semplice… Sull’isola infatti Flint ha lasciato un altro pirata ormai folle a guardia del tesoro e poi trabocchetti, trappole, scheletri e false indicazioni capaci di sviare l’avventuriero più sicuro portandolo a fine certa. E poi la mappa è incompleta! Anche se Silver ha un pappagallo che pare sapere molte cose…
“Ben strutturata e accattivante per un pubblico di ragazzi invece la versione teatrale de ”L`isola del Tesoro”dovuta alla milanese Ditta Gioco Fiaba con Andrea Cereda, Luca Follini e Massimiliano Zanellati, su testo e regia di Luca Ciancia, che traspone sul palcoscenico la complessa trama del capolavoro di Stevenson affidandola a tre attori che interpretano in modo convincente ruoli diversi. Personalmente ci sarebbe piaciuto soprattutto nella prima parte una resa più approfondita del rapporto tra Jim, il giovane protagonista del plot, e il mitico Long John Silver ma tutti i principali snodi della vicenda sono narrati ed interpretati con sobria accuratezza su una semplice scena di Luca Tombolato che diventa ora locanda, ora tolda di nave, ora isola, dove con bella invenzione viene tenuto in vita anche il mitico Capitano Flint. Alla fine lo spettacolo risulta una godibile ed intelligente trasposizione di uno dei testi apparentemente più semplici ma in realtà più complessi della letteratura inglese.
” MARIO BIANCHI da EOLO 25/07/2011
Per le scuole
“l’Isola del Tesoro” è un grande romanzo d’avventura che ha il merito di aver introdotto nella letteratura il tema dei pirati, divenuto in filone ancora attuale e largamente battuto (si vedano i recenti “Pirati dei Caraibi”). Stevenson trasforma la storica figura del pirata nel simbolo di una vita avventurosa e libera; sicuramente inaccettabile dal punto di vista morale ma affascinante retaggio di epoche in cui il valore e il coraggio erano elementi portanti della vita di un uomo. È con questa figura di una profondità inattesa, rappresentata nella storia da Long John Silver in contrapposizione al sempliciotto crudele Cane Nero, che si confronta il protagonista della vicenda, il giovane Jim. Confronto che è innanzitutto un percorso di crescita pieno di dubbi e domande; prima di tutte quella con cui abbiamo deciso di chiudere il nostro spettacolo “se oro e gioielli non contano (dirà stupito Flint a Silver deciso a lasciare il tesoro nelle mani del giovane Jim) cosa è allora un vero tesoro?”. Crediamo che in un epoca di materialità imperante sia fondamentale domandarsi quali sono i valori che davvero contano nella vita.
bibliografia (il nostro spettacolo è stato scritto incrociando due testi e un fumetto):
• “l’Isola del Tesoro” di R. L. Stevenson – ed. Mondadori
• “la vera storia del pirata Long John Silver” di Larsson Bjorn – ed. Iperborea
• “l’Isola del Tesoro – il ragazzo rapito” di Mino Milani e Ugo Pratt – ed. Rizzoli (fumetti)
una produzione Luna e GNAC Teatro
con Michele Eynard, Barbara Menegardo e Federica Molteni
collaborazione artistica di Aurelia Pini
disegni di Michele Eynard
foto di scena di Marco Zeno
teatro d’attore, disegno dal vivo e ombre
durata: 50 minuti
a partire dai 3 anni
La trama
Che cosa è una C?
Un cane, una culla o una cuccia?
E una P? Un pesce? Una palla? O tutti e due?
Adele e Berta si ritrovano magicamente catapultate all’interno del libro che contiene tutte le parole: il vocabolario. Berta vorrebbe scappare, Adele invece vuole esplorare quello strano universo.
Che gran scompiglio però!
La grande mano che conosce i segreti dei segni mette in movimento lettere e parole, che prendono forme e significati inattesi e fantastici.
Filastrocche e giochi di parole fanno scoprire alle due ragazze che le parole sono veicolo di fantasia ed emozioni. Torneranno nella realtà cambiate, ricche di una nuova amicizia.
I disegni dal vivo proiettati su un grande schermo affascinano e incuriosiscono i più piccoli, accompagnandoli dentro le storie, per imparare a leggere e scrivere attraverso un teatro fatto di immagini.
Un piccolo omaggio a Munari, a Rodari e ai grandi maestri che hanno reso la nostra
infanzia un piccolo mondo poetico.
Scritto, interpretato e diretto da: Massimiliano Fenaroli e Marcello Nicoli
Genere: teatro d’attore, coinvolgimento attivo del pubblico.
Durata: 65`
Pubblico: scuola dell’infanzia, primaria e famigliare.
Tematiche: il mare, ambiente vitale su cui si affacciano popoli e genti. Albo d’oro: VINCITORE Premio Gianni Rodari per il Teatro 2011 Festival Nazionale ‘Lucciole e Lanterne’, Roma.
Teatrodaccapo in SPATACIUNFETE!!!
Avventure sui mari
Scritto, interpretato e diretto da Massimiliano Fenaroli e Marcello Nicoli.
Tematiche
Il mare, ambiente in cui vivono animali e piante e su cui si affacciano intere popolazioni.
Lo spirito viaggiatore, le rotte, l’infinito, gli “incontri”; conoscere per rispettare e valorizzare le diverse culture.
Storia
Ma chi voi sa cosa succede nel museo del mare quando la sera tutti i visitatori tornano a
casa, si chiudono le porte, si spengono le luci e il chiarore della luna che entra dalle finestre, come l’incantesimo di un mago trasforma due custodi e tante cose inanimate nei protagonisti di un’avventura sempre nuova??
Mario e Marino, guide del museo, conducono gli spettatori in una visita un po’ speciale.
Purtroppo il tempo corre veloce ed è già l’ora di chiusura; Zagaria la guardiaspia, chiude
le porte e spegne le luci, ma concede ancora qualche minuto affinché Mario e Marino, possano continuare a raccontare storie avventurose ai piccoli visitatori del museo:
Il guardiano Alvaro e il suo Faro, sono alle prese con un guasto mentre una nave sta per
sbattere sugli scogli. Emergenza!! Bisogna trovare una soluzione!!!
Anche Vittore il “pescatore” ha qualche problema: non c’è vento e la sua barca non ne
vuole sapere di muoversi; per fortuna c’è Vittore il “motore” che con le sue ingegnose manovre porterà la barca a solcare il mare fino ad una pesca a dir poco… più unica che rara!
Basta una bandiera nera e la barca diventa un galeone dove Barbera e Barbossa pirati
sempre in lite, si sfidano in acrobatici duelli, prima di aprire i loro forzieri pieni di preziosi tesori del mare.
E’ il momento del coraggio, bisogna affrontare Pippo il Polpo, terribile “mostro” del
mare…
Produzione: Oltreilponte Teatro
Uno spettacolo di: Beppe Rizzo
Drammaturgia: Valentina Diana, Beppe Rizzo
Scene, costumi e pupazzi: Cristiana Daneo
Con: Beppe Rizzo, Fabiana Ricca
Fonti: Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerille, di Giambattista Basile, 1634
Tipologia: Teatro di narrazione con pupazzi e musiche dal vivo
Fascia d’età: dai 4 anni
Vincitore del premio miglior spettacolo al Festival “Giocateatro” di Torino edizione 2012, con la seguente motivazione: “ Per aver saputo fondere linguaggi diversi e per la scelta della fiaba di Basile, interessante ed originale. Per la bravura degli attori e la bravura dei pupazzi”.
Descrizione spettacolo:
Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta, anche a lei, come a tutti, capita di commettere degli errori. Nonostante queste differenze, anche Zezolla, come Cenerentola, cade in disgrazia e viene segregata e disprezzata all`interno della sua stessa famiglia. Queste avversità, per quanto dure da sopportare, non sono però gratuite, anzi; trovarsi a fronteggiarle la renderà forte e le darà fiducia in se stessa. Così, poco a poco, Zezolla, il cui soprannome è Gatta Cenerentola, per il suo andarsene randagia, sola e selvatica, per le cucine, col volto sporco di cenere, da fanciulla diventerà ragazza e poi adulta. Grazie al sostegno delle fate dell’isola di Sardegna, Zezolla riuscirà nel difficile compito di affrontare il mondo fuori dall`angusto contesto familiare e a capire che anche se la sua vita non può essere una fiaba, sarà, pur sempre, una bella vita da vivere. Chissà che magari un giorno non sia proprio lei, Zezolla, a raccontare una fiaba alla propria figlia, perché, come era accaduto a lei, ne possa un giorno far tesoro.
Progetto “Fiaba Popolare Italiana”:
Il progetto nasce come riflessione sul significato della fiaba narrata attraverso il teatro delle figure, e come ipotesi di lavoro circa la sua funzione e il suo scopo nella società contemporanea. Lo spettacolo è tratto da una delle fiabe de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1634), fondamentale per essere una tra le più antiche e coerenti registrazioni del narrato popolare italiano di tradizione orale. Opera che, in epoca romantica, fu a sua volta fonte d`ispirazione di buona parte dell`invenzione fiabesca europea (Perrault, fratelli Grimm, Brentano, Andersen e altri).
L’allestimento coniuga la presenza di due narratori a quella pupazzi e figure animate, personaggi della vicenda, con il coinvolgimento del pubblico attraverso musica e canzoni.
Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro
drammaturgia: Valentina Diana
regia: Giuseppe Semeraro
scenografie: Dario Cadei costumi: Cristina Mileti
voce fuori campo: Rebecca Metcalf
bande sonore e musiche: Leone Marco Bartolo
con il sostegno di PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV
Adatta ad un pubblico di ragazzi 7-13 anni e ad un pubblico di famiglie
“La bicicletta rossa” nasce da una forte necessità di raccontare e tradurre per la scena la storia di una famiglia capace di parlare dell’oggi.
A tenere il filo della narrazione c’è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci
racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia. Marta non è in scena o meglio, c’è ma non si vede, è nel pancione di sua madre e proprio all’inizio dello spettacolo annuncia: “questa è la storia della mia famiglia prima che nascessi”.
Le vicende di cui Marta ci parla appartengono al nostro tempo pur essendo incastonate in un’epoca indefinita e lontana rendendo quasi fantastiche e surreali le azioni.
La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat il personaggio negativo, proprietario di tutto, della fabbrica degli ovetti, della casa ma anche della luna e delle stelle e nulla può essere fatto senza pagare qualcosa a BanKomat.
La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione e questo grazie a Pino, il fratello di Marta, che quasi per caso farà ritrovare alla famiglia la sua dignità e il suo riscatto.
Il linguaggio utilizzato, ora comico ora riflessivo, narra le peripezie per la sopravvivenza di
questa strampalata famiglia, proprio come molte famiglie di oggi capaci di trasformare la
quotidianità nel miracolo che resiste.
ARTICOLO PUBBLICATO GENNAIO 2012 SU HYSTRIO
Ben presto il suo desiderio è sulla bocca di tutti.
Pino però non sa che i suoi genitori lo hanno preceduto: con parte del salario gli hanno già comprato una piccola luccicante bicicletta rossa. Ma adesso come faranno a pagare l`affitto? Implacabilmente come è successo a tutti quello che non l`hanno pagato, al signor Arturo verranno pignorate le scarpe. Come faranno ora per andare avanti?
Certo non sveleremo il finale che, come in tutte le fiabe che si rispettino, aprirà inevitabilmente nuovi solchi di felicità al futuro della simpatica famiglia, e soprattutto alla nuova arrivata.
Sulla drammaturgia ben calibrata di Valentina Diana e la regia di Giuseppe Semeraro,
utilizzando i ritmi e gli stilemi parossistici del cinema muto ma non solo, lo spettacolo strizza l`occhio a Eduardo, muovendosi però con le cadenze di una fiaba, e concedendo numerosi tributi al teatro di figura. Un coacervo di forme e rimandi stilistici tutti protesi a condurre per mano emozionalmente i piccoli spettatori, anche attraverso i molteplici motivi musicali, che vanno da Grieg a Diamanda Galas, da Witkowski a Sollima, in una storia dai sapori antichi ma del tutto in sintonia con i momenti difficili che stiamo vivendo.
“La Bicicletta rossa” risulta infatti essere anche e soprattutto uno spettacolo in qualche modo politico, dove, sotto la crosta dell`incanto favolistico, pulsa l`indignazione per una società che non riesce a risanare le contraddizioni del mondo in cui viviamo.
Giuseppe Semeraro, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Dario Cadei e Cristina Mileti sono tutti bravissimi a reggere la difficile prova di uno spettacolo che conferma lo stile quantomai personale di questa compagnia, che è riuscita ad immettere nel teatro ragazzi italiano nuovi sapori di ricerca e di originalità.
Di e con Alessandra Casali
(www.alessandracasali.it)
Genere: Clown Theater
Costumi: Giovanna Manunta
Regia audio e luci: Gianluigi Grasso
Produzione COMPAGNIA TEATRO10
Il titolo originale è `Sposami!` ma essendo uno spettacolo adatto per un pubblico familiare, questo spettacolo viene proposto in Rassegne di Teatro Ragazzi e Teatro per le Famiglie con il titolo “Un Mondo Fantastico”
Un mondo fantastico è un susseguirsi di immagini, colori e visioni. Un insieme di quadri costruiti con comicità ed ironia in un vortice che mescola danza classica e giocoleria, numeri musicali e d`equilibrismo, acrobatica e mimo.
Ma è anche e soprattutto una storia, la storia di Lisa, una storia piena di passione per la vita, ricca di sogni, desideri e speranze.
Lisa sogna di costruirsi la sua famiglia, aspetta trepidante quel magico momento, ed è in quest`attesa che Lisa ci mostra il suo mondo, le sue passioni, la sua voglia di costruire un mondo migliore, più giusto, più buono, più bello. E ci affezioniamo a questo personaggio che riesce sempre a scoprire e vedere il lato positivo delle cose, che ci insegna a non arrenderci, a rialzarci a testa alta e più forti dalle delusioni.
Sì, è proprio così, Lisa affronta la vita con fiducia e coraggio, ci stupisce, ci diverte, ci sorprende in continuazione, crea sintonia e complicità con chi si trova sulla sua strada ridendo e giocando con la vita proprio perchè sa che è una cosa preziosa. E ci ricorda in ogni momento che la vita è bella, che le nostre passioni ci aiutano a renderla speciale, e che sono gli altri, le persone che ci sono vicine che ci rendono felici e ci aiutano a realizzare noi stessi.
Un mondo fantastico è una favola nuova, in cui virtuosismi fisici, lavoro attorale e gioco teatrale si alternano e si mescolano in maniera assolutamente originale, ed il risultato complessivo è uno spettacolo comico e ironico, energico e coinvolgente, delicato e poetico....
“Ho voluto creare un personaggio ed una storia che parlassero a tutti, bambini e adulti, figli e genitori. Credo che Lisa abbia tante cose da dire, cose diverse per ognuno di noi...
Spero tanto che riesca a dirle e a farsi sentire”.
Alessandra
Lo spettacolo, scritto da Paolo Bignamini di ScenAperta, è la prima tappa di un viaggio fiabesco attraverso i colori della bandiera italiana che proseguirà con “Bianco Pop (Biancaneve)” e un “Verde Pop” ancora tutto da inventare… (siamo aperti ai vs suggerimenti!) Rivolto ai bambini a partire dai 4 anni vede in scena un narratore e due, forse, attori impegnati a cercare l’uscita da quella che pare essere la pancia… del lupo! Ma perché si trovano li? Cosa è mai accaduto alla storia così come tutti la conosciamo?
Un’avvincente rilettura pop e cantata della fiaba e del mondo del teatro.
“Pop come la pop art.
Pop come la musica pop.
Pop come le immagini del passato che diventano icone. Icone pop.
Anche le storie del passato. Anche le fiabe.
Cappuccetto Rosso nella sua versione pop è una storia al contrario: o meglio, una storia che viene raccontata dal punto di vista di una protagonista che si ribella all`andamento prefissato dei fatti.
Una Cappuccetto-contestatrice, che non vuole portare la merenda alla nonna,
che non vuole attraversare il bosco, alla quale non sta bene che il lupo si mangi la nonna, non sta bene che si mangi anche lei... e che alla fine difende il povero lupo dai cacciatori. Una portabandiera di tutti i bambini del mondo: Cappuccetto Rosso “avanti pop”, immagine di un`infanzia in molte parti del mondo rubata, un`infanzia che ogni bambino deve avere il diritto di riprendersi e che tutti noi dobbiamo rivendicare per loro.”
Paolo Bignamini
PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE - CORSI 2012-2013
La filosofia, con il suo immenso bagaglio di saggezza, può essere messa a disposizione anche a coloro che non hanno una formazione accademica in quanto cerca
di dare risposte a domande che ognuno si è posto nel corso della vita.
Possiamo essere felici? Come mai c’è il dolore? Che cos’è l’amore? Quanto possiamo essere liberi? E’ possibile cogliere la verità? Sono solo alcune domande alle quali ciascuno di noi ha cercato di dare risposta avvalendoci di determinati parametri per interpretare la
realtà basando le nostre scelte e azioni su precisi valori.
In altre parole ognuno ha già una sua filosofia di vita.
Gli appuntamenti sono aperti a tutti: l’Aperitivo filosofico ha lo scopo di offrire momenti di indagine filosofica in una conviviale atmosfera di informalità, al fine di unire la ricerca di senso nel quotidiano alla piacevolezzadello stare insieme.
- Durata del corso 8 lezioni
- Orario 18.30-20.00
- Presentazione e preiscrizione lunedì 10 dicembre
2012 alle ore 20.30 presso la Sala del Giubileo del Teatro Montegrappa
- Costo di iscrizione 20 euro
Info: 333.3235716 dalle 18.30 alle 22
formazione@tetromontegrappa.it
Corso per imparare, attraverso esercizi semplici e divertenti, l’espressività e la comunicazione.
Aperto a tutti i bambini e ragazzi che desiderino avvicinarsi al mondo della recitazione e dell’espressione o che siano semplicemente curiosi di imparare cosa significhi stare sulla scena.Indirizzato quindi non solo verso quei bambini o ragazzi che desiderano recitare ma anche a coloro che hanno difficoltà di comunicazione e di apertura con gli altri.
Il teatro ha una grande finalità di abbattere i limiti di timidezza e di espressione ed è quindi consigliato come supporto nell’affrontare problemi di socialità o di comunicazione.
- Età consigliata dai 6 ai 13 anni
- Durata del corso: 8 lezioni
- Presentazione e preiscrizione: martedì 11 dicembre 2012 alle ore 20.30 presso la Sala del Giubileo del Teatro Montegrappa
- Costo di iscrizione 40 euro
I giorni e gli orari verranno presentati nella serata introduttiva
Info: 333.3235716 dalle 18.30 alle 22
formazione@tetromontegrappa.it
Il corso è indirizzato a tutte le persone di qualsiasi età che intendano iniziare un percorso di educazione alla vocalità di base e alla conoscenza della propria voce.
Il progetto prevede una serie di 10 incontri suddivisi in due fasi: un corso base di 5 lezioni come avvicinamento al canto e un corso di approfondimento di 5 lezioni .
Alla fine degli incontri gli aderenti al progetto avranno la possibilità di entrare a far parte dei gruppi corali presenti nel territorio proseguendo così il percorso iniziato
all’interno di un coro vero e proprio.
Il corso si prefigge di:
- Promuovere la conoscenza dello strumento voce;
- Promuovere un utilizzo corretto dello strumento voce;
- Promuovere la partecipazione attiva a gruppi corali di qualsiasi genere;
- Promuovere il piacere di cantare assieme con gioia e sensibilità musicale.
- Corso base 5 lezioni
- Corso di approfondimento 5 lezioni
- Presentazione e preiscrizione martedì 15 gennaio
2013 alle ore 20.00 presso la Sala del Giubileo del
Teatro Montegrappa
- Costo di iscrizione per modulo 20 euro
I giorni e gli orari verranno comunicati nella serata introduttiva corso di VOCALITA’
Propedeutica al canto per coristi e aspiranti cantanti ragazzi e adulti
Info: 333.3235716 dalle 18.30 alle 22
formazione@tetromontegrappa.it
INCONTRI DI FORMAZIONE 2013
Programma di incontri per l’ “Avvicinamento al Primo Soccorso” rivolto a Volontari di Protezione Civile, Volontari del Soccorso Sanitario ed a tutti coloro che sono interessati all’argomento.
Sede: Sala Giubileo presso l’Istituto Palazzolo di Rosà (VI)
via Capitano Alessio, 9 entrata a fi anco del Cinema Montegrappa
Orario: 20.30 - 21.45
entrata gratuita
2A Serata di Formazione
Prof. Gabriele Zorzetto: “La distrazione, ovvero el colpo de bauco”.
3A Serata di Formazione
Dott. Fabio Vivian: “La patente di guida”.
4A Serata di Formazione.
Dott. Rommel Jadaan: “Temi di emergenza interreligiosa e interculturale”.
5A Serata di Formazione.
Defi brillatore (questo sconosciuto) e BLSD.
6A Serata di Formazione.
Elisa Cobalchini: “La Protezione Civile”
7A Serata di Formazione.
Incidenti domestici.
8A Serata di Formazione.
Traumi.
9A Serata di Formazione.
Gestione di una Maxi-emergenza e la psicologia nell’emergenza.
Rassegna Teatrale 2013
R
COMPAGNIA: Associazione Culturale Theama Teatro di Vicenza
TESTO: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
CONTRIBUTO DRAMMATURGICO DI: Antonella Vellar
REGIA: Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
Una gustosa pièce dal dialogo spiritosissimo, audace al punto giusto e raffinato. Divertente e garbata vicenda familiare, in cui i due protagonisti, una coppia di sposi, camminano su una corda sospesa tra il serio e il faceto e che li fa attraversare un’intera vita dagli anni ‘70 ad oggi, accompagnati nel loro percorso dalla fedele e mascolina domestica Gina, piena di saggezza popolare. In questa commedia il comico e il drammatico convivono in maniera perfetta ed equilibrata, rispecchiando in tutto e per tutto quelli che sono i costumi ed i valori tipici della famiglia veneta: dall’uso del dialetto, al modo di pensare e agire tipico della nostra Regione.
DI: Carlo Goldoni
COMPAGNIA: La Barcaccia di Verona
REGIA: Roberto Puliero
Protagonista la pluripremiata compagnia veronese La Barcaccia che porterà in scena El Ciacolon Imprudente, lo spettacolo goldoniano con il quale ha conquistato il pubblico nell’ ultima edizione del festival Maschera d`Oro. Risultato della preziosa opera di riscoperta di un testo goldoniano poco noto “Il contrattempo, ovvero il chiacchierone imprudente”, qui ribattezzato “ciacolon”, la commedia è del 1753, e segue di poco il più celebre “Bugiardo”. I personaggi conservano i nomi tipici della commedia dell`arte, Brighella, Rosaura, Corallina, ma hanno decisamente abbandonato la maschera per aderire al progetto goldoniano di un teatro che “imita la natura”. Su tutti si impone la figura di Pantalone apportatore di saggezza e perbenismo, pronto a combattere col buon senso antico le bizzarrie dei tempi nuovi e quindi ad incarnare gli ideali della borghesia di cui Goldoni era diventato ideologo ".
COMPAGNIA:Teatro Esagera di Roma
AUTORE: Marco Cavallaro
REGIA: Claudio Insegno
NUOVA EDIZIONE : Essere “Single” comporta già tanti problemi, figuriamoci essere in due! Siamo sicuri che l’uomo delle caverne era il vero padrone? E se Giulietta fosse stata meno poetica? E se non ci fosse stata la rivoluzione femminile?
Oggi chi comanda nella coppia? Essere una coppia oggi comporta tanti problemi, tante difficoltà. Per non andare d’accordo i motivi sono infiniti, vasta e fitta è la foresta dell’incomprensione, meno infiniti e indefiniti sono i modi che ci portano alle incomprensioni. Lo spettacolo analizza sin dall’età della pietra, data dei primi rapporti tra uomo e donna, l’essere “COPPIA”.
In un susseguirsi d’eventi e di comportamenti, a volte comici a volte drammatici, uno psicologo ci accompagnerà nell’universo della coppia, sino a farci scoprire due giovani innamorati alle prese con un momento difficile della loro vita di coppia, piena di rimpianti, d’occasioni mancate e di gelosie inventate, con relativo interesse verso una separazione oramai imminente. Ma riuscirà l’amore a far si che la coppia non sia in…PERICOLO?
DI: Carlo Goldoni
COMPAGNIA: Teatro dei Pazzi
di San Donà di Piave
Una messa in scena originale in cui l’adattamento e la regia strizzano l’occhio alla Commedia dell’Arte, con tutte le possibilità spettacolari che il genere offre. Messer Pantalone, il Dottor Catanese e il giovane Florindo, tre amici che amano incontrarsi in un luogo riservato agli uomini dove possono conversare, giocare a dama, pranzare e…
Donna Eleonora, Donna Beatrice e Madamigella Rosaura, le rispettive consorti, muoiono dalla voglia di sapere cosa si fa nel "logo segreto" e la loro fantasia vola alta. Corallina e Arlecchino, servi attenti e scaltri condiranno la trama di ambiguità e segreti svelati e taciuti.
Una messa in scena originale in cui l’adattamento e la regia strizzano l’occhio alla Commedia dell’Arte con tutte le possibilità spettacolari che il genere offre. Le musiche saranno una vera sorpresa e i balletti lasceranno gli spettatori increduli. La Commedia è dunque ancora attuale: qual è la donna che non vorrebbe sapere cosa fa il marito fuori casa? Con chi passa il tempo e di cosa discute? Una curiosità giustificata da un segreto inconfessabile… un innocente segreto che le donne curiose vogliono svelare.
COMPAGNIA: Armamaxa Teatro e Teatri Abilitati
di Foggia
di e con: Enrico Messina
Pianoforte live: Fabrizio “Siro” Sirotti
REGIA: Enrico Messina
Lo spettacolo è ambientato nel “possibile” studio di una televisione commerciale anni ‘80 e organizzato come una sorta di talk-show. Immagini rapide su un video e sulla scena, una sull’altra: Alfredino, Licio Gelli, Reagan e poi Pertini e Spadolini, articoli sulla P2, sulle Brigate Rosse, il Piano di Rinascita Nazionale; ma anche il matrimonio di Carlo e Diana; Heather Parisi e le ballerine di Fantastico; e Franco Cerri, l’uomo in ammollo. E il racconto diventa zapping, fatto di repentini cambi di argomento e tono, tra stralci di comicità e vita vissuta, satira grottesca e dramma. Fino al 10 Giugno 1981.
La Televisione scopriva in quei giorni il proprio enorme potere: poteva trasformare la realtà in spettacolo. E noi ci trasformammo da popolo in pubblico: era l’inizio dei “favolosi anni ottanta”, l’inizio dell’era del godimento. Attraverso il racconto di alcune vicende di quell’anno straordinario che fu il 1981, cruciale per la storia del paese, si apre una riflessione amara e ironica sulla società contemporanea e sul ruolo avuto dalla televisione nella costruzione di un mondo finto, fatto di telepromozioni e spot, che si sarebbe lentamente sostituito alla realtà, addormentando una generazione, quella dei quarantenni di oggi, troppo spesso spaesati e incapaci di grandi idee e movimenti.
“Che anno!”, sintetizzava Sandro Curzi con il sorriso entusiasta del cronista di razza: Mitterand, Sadat, l’attentato al Papa, la Polonia di Jaruzelski, la crisi di Governo, e Vernicino. E poi Bob Marley e Rino Gaetano; e mentre gli americani lanciavano lo Shuttle Claudio Cecchetto a San Remo lanciava il Joca Juer… Già: che anno il 1981!
COMPAGNIA: Prototeatro di Montagnana (Padova)
liberamente tratto da: “La locandiera” di Carlo Goldoni
REGIA: Piero Dal Prà
"La locandiera e gli amorosi” è un libero adattamento dall’originale “La locandiera” di C. Goldoni in cui, pur rimanendo sostanziali molte parti del dialogo dell’autore veneziano, si rivelano interessanti talune aggiunte, come per esempio le figure delle tre lavandaie: ragazze allegre, maliziose, pronte al canto e ai passi di danza, che sempre s’intromettono nel dialogo, ammiccando alla loro padrona. I due servitori poi non agiscono soltanto in piccole “pause di respiro”, ma rappresentano una vibrante “trait d’union” tra una Mirandolina divenuta più astuta conduttrice della storia e i tre avventori: il Marchese di Forlimpopoli, il Conte d’Alba Fiorita e il Cavaliere di Ripafratta.
Questi arricchiscono il loro “tipo”, la loro “maschera” divenendo, il primo, una macchietta d’uomo ancora più ridicola e impacciata; il secondo un nobilotto cicisbeo e bizzoso; il terzo, un misogino patetico e stravagante, pieno di debolezze e incertezze.
= CAST =
REGIA: Simone Bragagnolo
G & Co.: Teatro di Rossano Veneto
Opera liberamente tratta dal film "Young Frankenstein" di M. Brooks. Nessuno avrebbe potuto immaginare quello che sarebbe accaduto, in un tranquillo paese della Transilvania... due tra le più mitiche e diaboliche figure avrebbero sconvolto le tranquille notti degli ignari abitanti... La creatura, enorme ed orrenda, riportata in vita dalla mente pazzamente geniale del Doktor Frankenstein, pronta a gettare nel panico gli abitanti riportando nei loro sonni gli incubi degli esperimenti del nonno Viktor Von Frankenstein... Quale forza potrà salvarli questa volta? E nel frattempo un`altra minaccia incombe sul paese... un assetato vampiro, il Conte Drakula, alla ricerca di giovani prede con il suo fido aiutante Boris. Il mostro è però incalzato da due audaci preti "cacciavampiri", aiutati dalle loro fedelissime sorelle, appartenenti ad un particolarissimo ordine delle alpi venete... Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere il male? O sarà il male stesso a mostrare il suo volto più imprevedibile? ...e poi lui... l`uomo Kupo... figura ancor più temibile, perché perennemente celata alla vista... Tutto questo in un susseguirsi di colpi di scena, inseguimenti, pianti e lamenti... Questa notte non vi sentirete più come prima... per la paura o per le troppe risate? Avete due ore di tempo per scoprirlo!
La compagnia dei “Genitori all’Arrembaggio” presenta in forma ironica e divertente il famoso romanzo storico "I Promessi sposi" (di Alesssandro Manzoni) ....due cuori e un curato.
La storia racconta le travagliate vicende di due giovani popolani, Renzo e Lucia, il cui matrimonio viene impedito da un prepotente signorotto locale invaghitosi di Lucia, Don Rodrigo. Dopo innumerevoli peripezie, che vedono Lucia catturata dall’Innominato e Renzo confinato a Milano, i promessi sposi riusciranno alla fine a ricongiungersi e a celebrare
le tanto sospirate nozze.
LIBRI DEI NOSTRI AUTORI
EDITRICE ARTISTICA BASSANO
Mario Dalla Palma, insignito del “Premio Cultura Città di Bassano 2013”, parla del profondo
amore per la propria terra in quattro racconti, uniti in questo volume a quattro suggestive
opere dell’amico pittore Vito Pavan.
Circolo Culturale Amici del Teatro Montegrappa di Rosà
info evento: 380 2581366 - Teatro Montegrappa Tel 0424.85577
Via Capitano Alessio, 7 - Rosà (VI) info@teatromontegrappa.it
facebook: cinemateatro Montegrappa - www.teatromontegrappa.it
EDITRICE ARTISTICA BASSANO
Mario Dalla Palma, insignito del “Premio Cultura Città di Bassano 2013”, parla del profondo
amore per la propria terra in quattro racconti, uniti in questo volume a quattro suggestive
opere dell’amico pittore Vito Pavan.
Appuntamento dedicato alla poesia con il gruppo dei Poeti Rosatesi. Lettura di alcune
poesie scelte e presentazione della premiata opera prima della scrittrice thienese Stefania Bortoli.
Circolo Culturale Amici del Teatro Montegrappa di Rosà
info evento: 380 2581366 - Teatro Montegrappa Tel 0424.85577
Via Capitano Alessio, 7 - Rosà (VI) info@teatromontegrappa.it
facebook: cinemateatro Montegrappa - www.teatromontegrappa.it
FESTIVAL D`ESTATE ROSA` 2013
COMUNE DI ROSA`
TEATRO MONTEGRAPPA
OPERAESTATE FESTIVAL
presentano gli spettacoli "Minifest 2013"
a Rosà presso l`Anfiteatro Athena
in Via San Bonaventura - zona piscine comunali
Biglietti bambini E 2.50 - Biglietti adulti E 4.50
in caso di maltempo gli spettacoli vengono spostati al Teatro Montegrappa via Cap.Alessio 7 Rosà
Olivia paperina, una piccola paperottola dai grandi occhioni appena uscita dall’uovo, va alla scoperta del mondo: del sole, del mare, dei colori, delle cose, e delle parole che alle cose danno un nome. L’accompagna nelle sue scoperte Carletto, un simpatico ranocchio che le insegna a muoversi tra le piccole-grandi meraviglie che Olivia incontra. Uno spettacolo in cui lo sguardo sorridente di Altan, autore del testo e delle immagini, la musica e le canzoni gioiose e frizzanti di Aldo Tarabella contribuiscono a creare un’atmosfera tenera e simpatica che coinvolge e diverte.
Dai 3 anni.
La storia la conosciamo bene... tutto inizia con un pezzo di legno che grazie alla maestria di un falegname di nome Geppetto, diventa un burattino capace di muoversi e pensare.
Nello svolgersi del racconto questo piccolo legno parlante passerà attraverso un susseguirsi
di incontri (il grillo saggio, la fata turchina, Mangiafuoco, Lucignolo) e di scontri (i carabinieri, il gatto e la volpe, l’omino di burro, il domatore).
Ma alla fine imparerà che per essere veramente felici non c’è niente di più importante dell’amore dei genitori.
Luci, colori e allegria per una fiaba senza tempo.
Dai 3 anni.
CAPPUCCETTO ROSSO e Gennaro il lupo mannaro
Teatro d’attore - Teatro Bresci di Padova
24 Luglio 2013
Un’originale rielaborazione della celeberrima fiaba dei fratelli Grimm ricca di ironia e comicità. Una mamma un po’ svampita manda la figlia vivace e curiosa a portare del cibo alla nonna.
Cammin facendo Cappuccetto Rosso incontra il lupo Gennaro.
Egli non ha niente a che fare con lo stereotipo della bestia feroce, ma diviene simbolo di chi, emarginato da tutti per paura del diverso, è costretto ad una triste solitudine.
Sulla scena i tre attori si muovono in un mondo colorato ed evocativo, dove musiche
riconoscibili anche dai più piccoli creano un’atmosfera magica.
Dai 4 anni.
Uno stregone, alchimista e prestigiatore, tiene scuola di magia e cerca di insegnare i suoi segreti ad un apprendista distratto e pasticcione.
Appena lo stregone si distrae il giovane si impossessa del suo cappello magico e prova ad imitare i gesti del maestro, anima una scopa, la trasforma addirittura in un’assistente proprio
carina, pronta ad eseguire i suoi comandi.
Con uno sguardo al cartone animato “Fantasia”, coraggiosa sperimentazione di Walt Disney del 1940, gli attori si muovono senza parole in uno spazio fantastico fatto di immagini e di splendide musiche.
Spettacolo inserito in “Teatroincontri 2013”, realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Vicenza.
Dai 5 anni