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Rassegna d`autore - A CIASCUNO IL SUO
Con Sara Podda, Maya Mulas, Davide Todde, Simone Paris, Maria Loi, Luciano Curreli,
Micaela Ramazzotti
Italia 2012
Commedia
durata 100’
produzione: VIACOLVENTO, in collaborazione con RAI CINEMA
distribuzione: VIACOLVENTO
data di uscita in Italia: giovedì 9 maggio 2013
Cate (Sara Podda) ha undici anni: tanti fratelli, due nipotini e un padre pezzemmerda: vorrebbe fuggire dal quartiere, sogna di fare la cantante e sa che non finirà come la sorella Mandarina (rimasta incinta a 13 anni) o come Samantha, la ragazza “facile” del condominio. Cate ama Gigi, un vicino di casa, che però oggi, 3 agosto, rischia di morire per mano di Tonio, fratello della ragazza. Ma oggi è anche il giorno più lungo per lei e l’amica del cuore Luna (Maya Mulas): dal quartiere al mare, poi un gelato (e tanti altri) al centro, poi il ritorno a casa, e la serata che cambierà tutto, forse per sempre: quando dal nulla, nel quartiere, compare la Coga Aleni (Micaela Ramazzotti), maga che legge il futuro, nella loro vita si apre un nuovo scenario. Ha coraggio da vendere, Salvatore Mereu: prende Bellas mariposas, racconto breve di Sergio Atzeni (oggetto di culto
in Sardegna), e porta sullo schermo il suo esperimento linguistico rispettandone i codici e la (non) punteggiatura. La prima metà del film è straordinaria, un magma sovraccarico di immagini e suoni (casa di Cate è urla, rumori e pianti senza soluzione di continuità),
amplificati dalla parlata della protagonista e dei vari personaggi, mix tra italiano, sardo e slang locale. Poi, seguendo il percorso del racconto di Atzeni, la descrizione della giornata si fa più lineare, Cate divide la scena con Luna, gli eventi “evolvono”. Bellas mariposas arriva oggi su pochi schermi grazie allo sforzo distributivo dello stesso Mereu e di cinema intelligenti (come l’Alcazar di Roma): semplicemente un’opera che non può rimanere senza spettatori. Passate parola.
Valerio Sammarco – fonte web: cinematografo.it – fondazione ente dello spettacolo
Presentato nella sezione Orizzonti alla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2012):
VINCITORE: Premio Schermi di Qualità - Salvatore Mereu
VINCITORE: Premio FEDIC - Menzione speciale - Salvatore Mereu
‘Big Screen Award ’ al Rotterdam International Film Festival 2013
Un film di Derek Cianfrance. Con Michelle Williams, Ryan Gosling, Mike Vogel, John Doman, Maryann Plunkett, Mitchell Manicone, Ben Shenkman, Reila Aphrodite, Samii Ryan, Faith Wladyka -
USA 2010 - Drammatico/Romantico,
durata 112’
produzione: Hunting Lane Films,
Silverwood Films
distribuzione: Movies Inspired
data di uscita in Italia: giovedì 14 febbraio 2013
L’amore è un disco rotto, gira su se stesso e s’inceppa dove fa più male. Il disco, Cindy e Dean, se lo sono scelto da soli: non ne avevano uno da chiamare “la nostra canzone”, ma l’hanno trovato, con arbitraria e romantica decisione. Sono giovani, un po’ incoscienti e si amano troppo: diventare una famiglia non è che un’altra romantica
e arbitraria decisione. Pochi anni dopo, il disco è rotto e la canzone s’incanta su rimpianti e accuse reciproche: Cindy e Dean sono ancora giovani, ma molto meno incoscienti, hanno una bimba, una casa e un cane. Via dal presente e dal ricordo del passato, fuggono nella futuristica stanza di un motel per incollare i cocci taglienti di una passione infranta. Derek Cianfrance prende quei cocci e li riassembla in ordine sparso: la sua opera è spaccata in due come la vita dei protagonisti, divisa in due linee temporali che non si possono ricucire. Giocando con la fotografia luminosa dell’amore nascente e quella livida della coppia agonizzante, con la macchina da presa che prima sfiora l’emozione sulla pelle degli amanti, poi soltanto lo spazio dolorosissimo tra loro, il regista imprime sulla pellicola la verità ineluttabile di un amore. Con la complicità di due attori straordinari: Ryan Gosling e Michelle Williams (per questo ruolo candidata all’Oscar) nella loro prova migliore, molto prima di Drive e di Marilyn (il film, da noi rimasto “congelato”, negli Usa è uscito nel 2010).
Ilaria Feole – fonte web: filmtv.it
Presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival Internazionale del Film di Cannes 2010.
In concorso al Sundance Film Festival 2010.
Con Gabriele Spinelli, Anna Bellato, Teco Celio, Stefano Scherini, Roberto
Herlitzka -
Italia 2011
Drammatico/
Fantascienza
durata 100’
produzione: Fandango, in collaborazione con RAI CINEMA - distribuzione: Fandango
data di uscita in Italia: venerdì 09 settembre 2011
Luca Bertacci, uomo con enormi problemi di relazione, abbandonato dalla madre quando era piccolo, è cresciuto nell’odio per le femmine, nella diffidenza e nell’incapacità di provare sentimenti.
Spende la sua vita tra il lavoro di barista in una sala bingo, rari pranzi con il padre, e un’attrazione segreta e inconfessabile per una vicina di casa. Ma l’arrivo degli extraterrestri cambierà tutto.
Ricordate qualche settimana prima dell’annuncio del programma del Festival di Venezia 2011? De L’ultimo terrestre si sapeva poco o nulla, destava sì qualche curiosità per il genere affrontato (fantascienza, anche se sotto forma di humour), ma mentre si parlava di Ruggine e Cose dall’altro mondo in concorso tra i film italiani, ecco la sorpresa: proprio quel film dal trailer un po’ “fuori di testa” finiva curiosamente all’interno della competizione del Lido. L’opera prima di Pacinotti è un film che offre un ritratto poco consolatorio del nostro paese: ritrae un’Italia sola, scontrosa, volgare, a tratti disumana.
Il regista è un nome molto noto agli appassionati di fumetti: Gian Alfonso Pacinotti, in arte semplicemente Gipi. Convinto da Domenico Procacci, Il fumettista esordisce dietro la macchina da presa trasponendo non una sua opera ma il romanzo a fumetti Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti. Senza alcun dubbio, tra i tre selezionati di Venezia 2011 il miglior film italiano del concorso.
Gabriele Capolino – fonte web: cineblog.it – webzine sul mondo del cinema
In concorso alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2011): VINCITORE: Premio Arca Cinemagiovani - miglior film italiano – Gianni Pacinotti.
VINCITORE: Premio Fondazione Mimmo Rotella - Gianni Pacinotti.
In concorso all’edizione 2012 del Gallio Film Festival.
Un film di Cristian Natoli - Italia 2012
Documentario sociale, durata 60’
produzione: Thunderground Production, YFF Film, Lucide Video; in collaborazione con RAI Friuli Venezia Giulia, Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, La Camera Ottica, Università degli Studi di Udine - distribuzione: n.d. - data di uscita in Italia: n.d.
Tre carabinieri muoiono a causa dell’ordigno esplosivo installato all’interno di una fiat 500 il 31 maggio del 1972 a Peteano (GO). Le indagini porteranno alla scoperta degli esecutori materiali dell’attentato e anche dei mandanti. La narrazione affronta in maniera obiettiva e filologica l’avvenimento principale tramite il racconto diretto dei suoi protagonisti, il quale è integrato da descrizioni aventi lo scopo di inquadrare geograficamente e storicamente l’episodio, così da contornare ed arricchire il valore complessivo della storia, lungamente dimenticata, ma che ha lasciato un segno indelebile sul territorio goriziano.
fonte web: cinemaitaliano.info
Presentato alla Casa del Cinema di Venezia, al Visionario di Udine, al Cinema Aquila per il Festival CONTEST2013, al Premio Sergio Amidei di Gorizia e alla Summer School di Gemona.
In concorso per la Selezione Ufficiale del Sardinia Film Festival e dell’Ariano International Film Festival 2013.
Un film di Lorenzo Mattotti, Marie Caillou, Pierre Di Sciullo, Charles Burns,
Christian Hincker, Richard Mcguire.
Con Guillaume Depardieu, Nicole Garcia
Francia 2007
Animazione
durata 85’
produzione: Prima Linea Productions
distribuzione: n.d.
data di uscita in Italia: n.d.
Progetto collettivo realizzato da diversi illustratori, ognuno dei quali regista e curatore del proprio segmento. Un individuo malefico porta a spasso dei ‘cani arrabbiati’ che sbranano qualunque cosa gli capiti a tiro, un uomo resta vittima e schiavo di un vecchio compagno
d’infanzia, una bambina vive un vero e proprio incubo tra fantasmi e medici senza pudore, un uomo si rifugia in una casa completamente oscura, avvolta in un mistero. Il tutto è unito e intervallato da una storia fuori campo: in una sorta di divertente sproloquio, una voce femminile racconta alcune delle più curiose paure insite nell’animo muliebre, mentre sullo schermo scorrono simboli e forme soltanto apparentemente slegate dalla sua confessione.
Disegno e cinema, sono fusi in un amplesso stupefacente, che va oltre il mero cartoon e oltre il mero filmetto d’animazione. Peur(s) du noir è molto di più. Emblematico si rivela soprattutto l’ultimo episodio del film, pervaso da stupendi giochi visivi: bianco e nero,
ombre e luci, ombre e penombre. Il disegno, proprio perché irreale e lontano dal quotidiano, si lega ancora di più con la rappresentazione dell’incubo.
Alessandra Sciamanna – fonte web: bizzarrocinema.it
Presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2007.
Selezionato al Sundance Film Festival nel 2008.
Un film di Valérie Donzelli. Con Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, Gabriel Elkaïm, Brigitte Sy, Elina Lowensohn
Francia 2011
Commedia/Drammatico
durata 100’
produzione: Rectangle Productions, in collaborazione con Wild Bunch
distribuzione: Sacher
data di uscita in Italia: venerdì 01 giugno 2012
Candidato per la Francia agli Oscar 2012, il film affronta in maniera dissacrante e irriverente, spingendosi oltre le regole di stile e contenuti, la storia (autobiografica) di una giovane coppia unita da un amore raro e messa a dura prova dalla malattia del figlio. Un pastiche di registri che include il dramma, la commedia, il musical ma che alla fine predilige i ritmi del film d’azione, in cui in ogni scena si registra il frenetico movimento di corpi proiettati alla sconfitta del nemico. Il fatto che in questo caso il nemico da combattere sia il tumore al cervello di un bambino di appena diciotto mesi e che quel bambino sia il proprio figlio scardina però tutte le regole, e la guerra diventa una lotta impari contro sé stessi e contro i propri limiti, contro il rischio di crollare, perdere di vista l’amore e la voglia di vivere che, in questo tipo di conflitto, rappresentano le uniche armi in grado di lasciare accesa la flebile speranza di una vittoria.
Messi fuori campo i colori del dolore, Valérie Donzelli ripercorre le tappe di una storia d’amore che si declina nelle sue tante diverse fasi (l’effervescenza del primo flirt in discoteca, la primavera dell’amore, lo shock della scoperta della malattia e ancora il tentativo di sconfiggerla, sempre mano nella mano) accompagnate da uno splendido tappeto sonoro (anche questo estremamente variegato che alterna, ad esempio, disco dance e musica pop). La Donzelli mette in campo la sua storia privata per decomporla e trasformarla in una storia universale, rivelata in un film toccante, veloce, che segue strade visivo-linguistiche sempre diverse.
Elena Pedoto – fonte web: everyeye.it
Presentato nella sezione ‘Festa mobile’ alla 29. edizione del Torino Film Festival (2011)
Presentato al Festival Internazionale del Film di Cannes 2011 nell’ambito della Semaine Internationale de la Critique.
Un film di Paddy Considine. Con Peter Mullan,
Olivia Colman, Eddie Marsan, Paul Popplewell,
Ned Dennehy
UK 2011
Drammatico
durata 91’
produzione: Warp X, Inflammable Films
distribuzione: n.d.
data di uscita in Italia: n.d.
Chiuso nell’abiezione tipica di una classe sociale povera, abbattuto dalla solitudine, dall’alcolismo e dalla morte della moglie, Joseph vive in un universo dominato solo dalla rabbia e dalla violenza. Campa di qualche lavoro saltuario e di scommesse. Incapace di controllare la sua aggressività, è costantemente preso dal terrore di avere qualcuno accanto per paura di distruggerlo o di trascinarlo con lui nell’abisso. Hannah, religiosa, apparentemente agli antipodi, gestisce un negozio di abiti usati da dare ai meno abbienti, abita in quartiere borghese, ha un marito ed una bella casa, ma in segreto nasconde un altro abisso di solitudine, celato dalle mura domestiche, più difficile ad emergere in superficie e anche per questo più terribile, più violento ed odioso.
Presentata in Italia al Festival di Roma 2010, l’opera prima di Considine ricorda da vicino nello script i grandi drammi naturalistici, ma ne mette in luce i tratti più fisici, con insistiti dettagli che sanno mostrare l’interiorità distrutta dei personaggi e la loro vita arida. Un lavoro interessante inserito all’interno della sezione Focus, vetrina per opere di cui difficilmente sentiremmo parlare.
Tommaso Zaccheo – fonte web: mpnews.it
Inserito nella sezione Occhio sul Mondo | Focus - Vetrina UK dell’edizione 2010 del Festival internazionale del Film di Roma.
British Academy of Film and Television Arts Awards (2011):
VINCITORE: Miglior esordio britannico da regista, sceneggiatore o produttore - Diarmid Scrimshaw e Paddy Considine.
VINCITORE: Miglior film inglese indipendente.
VINCITORE: Miglior attrice (Olivia Colman).
Premiato al Sundance Film Festival 2011:
World Dramatic Special Jury Prize for Breakout Performances
Peter Mullan and Olivia Colman.
Directing Award - Paddy Considine.
Un film di Giorgia Cecere. Con Isabella Ragonese, Francesco Chiarello, Alberto Boll, Miriana Protopapa, Rita Schirinzi
Italia 2010
Drammatico,
durata 90’
produzione: BIANCAFILM in collaborazione con RAI CINEMA
distribuzione: Teodora Film
data di uscita in Italia: venerdì 6 maggio 2011
Puglia, anni ‘50. Nena è una giovane maestra, innamorata di un ragazzo dell’alta borghesia, messa sotto pressione dalle preoccupazioni della madre. Quando arriva la lettera di assunzione in una piccola scuola nel sud salentino, fa le valigie e parte a malincuore, curiosa della sua nuova esperienza ma triste per la lontananza dal suo amore. Dopo le prime difficoltà di integrazione nella piccola comunità agreste, riesce a trovare un equilibrio che verrà nuovamente messo in discussione dalla notizia dell’innamoramento del fidanzato per un’altra donna. Scegliere come protagonista di un film una professoressa degli anni Cinquanta, vuol dire prediligere il punto di vista femminile a quello maschile. Nel film, gli uomini sono rozzi e insensibili o vittime inconsapevoli di un sistema classista, irrigidito sul lusso di privilegi atavici. Le donne sanno far da mangiare e si occupano della casa. Si innamorano? Forse, ma senza crederci troppo. Solo quando l’ipocrisia di un amore impossibile si mostrerà nella crudezza più imbarazzante, Nena apprezzerà le opportunità che la vita le sta offrendo. Con delicatezza e candore, la narrazione prende corpo, seguendo l’evoluzione dell’anima. Il lavoro di sottrazione sulla sceneggiatura e la gestualità degli attori tolgono tutto quello che non è necessario, fino a illuminare solo i sentimenti, senza virtuosismi. Anche Isabella Ragonese, senza trucco e senza vezzi, dimostra ancora una volta di essere un’ottima versatile interprete.
L’eleganza registica rende apprezzabile una storia piccola che, per essere raccontata, ha bisogno di un narratore che sappia osservare. Con pazienza e voglia di comprendere.
Nicoletta Dose – fonte web: mymovies.it
Presentato nella sezione Controcampo Italiano della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2010).
Un film di Peter Brosens, Jessica Woodworth.
Con Aurélia Poirier, Django Schrevens, Sam Louwyck, Gill Vancompernolle,
Peter Van den Begin
Belgio, Paesi Bassi, Francia 2012
Drammatico
durata 93’
produzione: Bo Films, Entre Chien et Loup, Molenwiek Film BV, Unlimited
distribuzione: Nomad Film
data di uscita in Italia: giovedì 27 giugno 2013
Primavera, estate, autunno, inverno e probabilmente ancora primavera, anche se l’arrivo della stagione della rifioritura è tutta un’incognita, ne La quinta stagione dei registi belgi Peter Brosens e Jessica Woodworth, dove gli equilibri sono stati stravolti e non c’è più spazio per una rasserenata visione del cosmo e, per estensione, del paesaggio che ad esso è sotteso.
Un paganesimo onnipresente ha logorato tutto, trasformando ogni angolo di realtà in un decadente quadro estetizzante e dando vita a un nuovo naturalismo di immagini che non hanno nulla di distensivo ma vivono soltanto delle loro radici inquietanti e misteriose.
Proiettate, al limite, verso la materializzazione impossibile di una quinta fase dell’anno che mai arriverà ma che non potrà sottrarsi dal continuare a farsi incombente e minacciosa, oscillando come una maledizione simile a un peccato originale partecipato sull’universo nordico e fiammingo di Brosens & Woodworth. Dopo aver girato Khadak in Mongolia e Altiplano in Perù, i registi portano a termine una loro ideale trilogia nel loro paese d’origine, il Belgio, senza fermarsi alla mera contemplazione degli spazi e degli ambienti ma piuttosto affiancando ad essa un preciso discorso sul concetto di aggregazione umana e di spirito comunitario. Un elemento che diviene centrale nella loro ultima fatica, che alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia spaccò la ricezione degli addetti ai lavori nelle due proverbiali, opposte fazioni di scettici e infastiditi da un lato e di affascinati e irretiti dall’altro. Per gli spettatori poco abituati a forme di cinema ricercato e indagatore è un film che risulta pressoché impenetrabile.
Davide Eustachio Stanzione – fonte web: orizzontidigloria.com
In concorso alla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2012) - VINCITORE: Premio Arca Cinemagiovani
Miglior Film Venezia 69 - Peter Brosens e Jessica Woodworth.
Un film di Marco Chiarini. Con Francesco Pannofino, Marco Leonzi, Greta Castagna,
Davide Curioso, Tania Innamorati
Italia 2009
Commedia/Drammatico
durata 81’
produzione: Cineforum Teramo
distribuzione: Social Distribution
data di uscita in Italia: lunedì
7 dicembre 2009
Teramo, campagna abruzzese, 1981. Simone vive da solo con suo padre, la madre è morta qualche anno prima. D’estate in campagna non c’è molta altra gente se non i personaggi partoriti dalla fantasia di Simone e una bambina che ogni tanto passa di lì assieme al figlio adolescente del proprietario terriero e che ne smuove l’interesse. Simone però ha un’unica preoccupazione: trovare l’Uomo Fiammifero, figura non ben identificata che sembra un trampoliere con grande fiammifero in mano. Poco importa che il padre non creda alla sua esistenza e anzi combatta da bravo uomo verace di campagna l’attitudine svagata del figlio, che questa sua fissazione lo renda oggetto di scherno e che la ricerca rimanga sempre frustrata. L’Uomo Fiammifero che accende le
stelle, ha paura del giorno e va trovato lasciando e seguendo indizi, risolverà tutto. Film cercato, voluto e finanziato in maniera avventurosa tramite la realizzazione dell’omonimo libro illustrato (sempre ad opera del regista/autore Marco Chiarini), realizzato con pochi soldi e un grande dispendio di energie in postproduzione (doppiaggio, animazione stop motion). Chiarini si è messo in proprio e ha fatto quasi tutto da sé, potendo contare su pochissime collaborazioni di livello, come ad esempio quella dell’azzeccatissimo Pannofino, ma riuscendo ad aggiustare e calibrare tutto alla perfezione per realizzare la folle ambizione di girare con un budget ridicolo un film migliore di quelli di serie A, all’interno di un genere (il fantasy) solitamente considerato dispendioso.
Gabriele Niola – fonte web: mymovies.it
Presentato come Evento Speciale Fuori Concorso al Giffoni Film Festival 2009.
In concorso al IX Festival del Cinema Indipendente di Foggia (2009)
VINCITORE: Miglior Film.
In concorso al Gallio Film Festival 2010 - VINCITORE: Premio Miglior Sceneggiatura.
In concorso al Cairo International Film Festival For Children 2010 –
VINCITORE: Gran Premio della Giuria.
Un film di T. Sean Durkin. Con Elizabeth Olsen, Christopher Abbott, Brady Corbet,
Hugh Dancy, Maria Dizzia
USA 2010
Drammatico
durata 101’
produzione:
BorderLine Films, in collaborazione con This Is That Productions
distribuzione: 20th Century Fox
data di uscita in Italia: venerdì 25 maggio 2012
Per due anni Martha ha vissuto separata dal mondo in una casa di campagna, il quartier generale di una setta capeggiata dal carismatico Patrick. Fuggita una mattina all’alba, cerca rifugio a casa della sorella e del cognato, un posto dove cercare di ritrovare la se stessa mancante, attraverso l’aiuto di chi le vuole bene ma soprattutto
della propria volontà di essere libera. Martha è la ragazza acqua e sapone, la sorella minore introversa e taciturna che si appoggia alla maggiore per raccogliere i pezzi della propria vita e cercare di darle un senso. Marcy May è il nome con cui è riconosciuta dalla sua famiglia alternativa. Marlene è l’appellativo neutro usato dalle donne della comunità per rispondere al telefono senza identificarsi, un nome per tutte, un nome per nessuna. Probabilmente è proprio quest’ultimo quello che meglio la riconosce: lei è una presenza senza ombra, un’immagine che vive su un muro disegnata dalle note calde della chitarra acustica di Patrick, il capobranco. Sornione, letale come una vedova nera sa colpire dove fa più male, la persuade, la lusinga, la intrappola in una ragnatela che sussiste solo nella
sua mente manipolata. Martha è vittima consenziente di una tortura mentale e fisica camuffata da Nirvana in cui il mondo diventa migliore grazie alla meditazione, alla solidarietà e alla condivisione, in una grande e bella famiglia unita per la vita. Può scappare, può nascondersi, ma la setta saprà sempre dove trovarla.
Margherita Merlo – fonte web: nocturno.it
Presentato al Sundance Film Festival 2011.
VINCITORE: premio per la miglior regia (Directing Award: Dramatic).
Presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival Internazionale
del Film di Cannes 201 - VINCITORE: premio Regard Jeunesse.
Presentato al Courmayeur Noir in Festival 2011.
Un film di Luigi Lo Cascio. Con Luigi Lo Cascio, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata
Italia 2012
Drammatico/Commedia
durata 105’
produzione: Bi.Bi.Film in collaborazione con Rai Cinema
distribuzione: Cinecittà Luce
data di uscita in Italia: giovedì 11 aprile 2013
Michele Grassadonia, architetto siciliano, ha scelto di vivere a Siena perché considerata «città ideale» per il suo stile di vita, improntato ad una delle forme più integralistiche di ecologismo. Il suo impegno ideologico è vissuto come una maniacale ossessione che lo porta a isolarsi dal mondo esterno, inimicandosi amici e colleghi che tiranneggia con la sua rigidità in materia di risparmio energetico e smaltimento dei rifiuti. Lo scorrere sonnolento della sua vita viene interrotto dall’imprevedibilità del destino che lo stritola in un perverso effetto domino scaturito da tragiche concatenazioni. Dopo aver soccorso la vittima di un
incidente stradale viene infatti accusato di omicidio colposo proprio perché il suo comportamento, guidato proprio da una delle sue personali manie, finisce per risultare sospetto agli inquirenti. Inizia quindi una tortuosa indagine personale, interiore oltre che
investigativa, per scagionarsi agli occhi di una comunità che non gli crede e lo guarda con sospetto. Michele è costretto quindi a diventare l’avvocato di se stesso, scavando nei meandri della sua personalità, potendo contare solo sul sostegno dell’anziana madre che arriva apposta da Palermo. Opera prima di Luigi Lo Cascio che inscena un tragicomico giallo dai toni kafkiani cucito su un’efferata satira dei costumi della società moderna.
Nicola Salerno – fonte web: pensieridicartapesta.it
In concorso alla 27. Settimana Internazionale della Critica di Venezia (2012) VINCITORE: Premio Arca Cinemagiovani - Miglior Film Italiano.
In concorso al Gallio Film Festival 2013 VINCITORE: del premio per la miglior regia.
Un film di Benedek Fliegauf. Con Eva Green, Matt Smith, Lesley Manville, Peter
Wight, István Lénárt
Germania, Ungheria, Francia 2010
Drammatico
durata 107’
produzione: Razor Film Produktion GmbH, Inforg Stúdió, Asap Films, arte France Cinéma, ZDF/Arte, Boje Buck Produktion
distribuzione: Bolero Film
data di uscita in Italia: venerdì 31 agosto 2012
Rebecca (Eva Green) e Tommy (Matt Smith) si conoscono da ragazzini, si innamorano, vengono separati senza potersi nemmeno salutare. La ragazza parte per Tokyo con un peso sul cuore che da quel momento non l’abbandona mai. Dodici anni dopo Rebecca torna a cercare Tommy nel paese d’origine e i due ritrovano subito
l’intimità e il legame che gli anni e la distanza non hanno sopito.
Purtroppo il destino è in attesa e per un incidente mortale Rebecca si ritrova nuovamente sola. Il dolore per la scomparsa di Tommy porterà Rebecca a prendere una decisione drastica: prestare il proprio corpo per far nascere un clone del suo mancato amore, scelta che avrà per lei conseguenze inimmaginabili. Arrivato nelle nostre sale con due anni di ritardo dalla sua uscita, il film si presenta come un solido dramma d’autore a tinte romance con una digressione fantascientifica fortemente ancorata ad una realtà priva di elementi tecnologici, al cui centro della narrazione ci sono clonazione e maternità. Nonostante la tematica fantascientifica, il regista ungherese Benedek Fliegau dà al racconto una dimensione fortemente umana ed intimista, accentrando la narrazione sui due personaggi principali, lasciando che la società resti sfocata ai margini e costruendo un microcosmo isolato in cui far evolvere un rapporto madre-figlio dalle fondamenta inesorabilmente fallaci, nato dall’egoismo e dal dolore che finirà solo per dispensare altro dolore e tanta confusione.
Pietro Ferraro
fonte web: ilcinemaniaco.com
Presentato nella sezione Concorso Internazionale al Festival Internazionale del Film Locarno 2010 - premio offerto dal Dipartimento cantonale del territorio al film che meglio interpreta il concetto «l’ambiente è qualità di vita».
Selezione Ufficiale al Toronto International Film Festival 2009.
Regia di Jean-François Laguionie
Con Adrien Larmande, Jessica Monceau, Thierry Jahn, Thomas Sagols, Julien Bouanich Francia 2011
Animazione
durata 76’
produzione: BE-FILMS, Blue Spirit Animation, uFilm
distribuzione: n.d.
data di uscita in Italia: n.d.
Su una tela incompiuta, improvvisamente abbandonata dal Pittore scomparso, i potenti
Compiuti, i personaggi finiti di dipingere, hanno sottomesso gli Incompiuti, coloro rimasti incompleti, e gli Schizzi, i solo abbozzati.
In questo caos da rivoluzione, Ramo, un giovane Compiuto, si innamora di Claire, Incompiuta, e decide di partire, insieme allo Schizzo Plume, alla ricerca del Pittore, convinto che egli solo possa rimettere ordine nella tela. Il viaggio alla ricerca del proprio autore sarà costellato di avventure e incontri straordinari, su scenari fantastici o reali, in un incantato omaggio alla pittura del Novecento, in cui gli arlecchini di Picasso incontrano le forme antirealistiche di Matisse e Cezanne, e il mistero di Modigliani convive con le favole di Chagall. Trama pirandelliana e disegni tracciati a mano per
l’ultimo piccolo eccezionale risultato dell’animazione francese, Le Tableau di Jean-François Laguionie, regista già vincitore di un Premio César e di un Grand Prix a Cannes per il miglior cortometraggio d’animazione nel 1979, con La Traversée de l’Atlantique à la rame.
Per anni al lavoro con i disegnatori di “Blue Spirit Animation”, una delle più creative fucine dell’animazione d’oltralpe, Jean-François Laguionie ha alle spalle alcuni piccoli gioielli come Gwen, Le livre de sable e Le Château des singes, caratterizzati tutti da una lavorazione artigianale, schizzo per schizzo, tavola per tavola. Consigliato per chi considera l’arte, prima di tutto, un innamoramento estetico: potrà immergersi nelle atmosfere pittoriche del film ed attendere che la naturale fruizione della bellezza faccia il suo corso.
Aurora Tamiglio – fonte web: silenzio-in-sala.com
Presentato in Concorso Ufficiale nella sezione “Elements +10’ al Giffoni Film Festival 2012”
Un film di Alina Marazzi. Con Charlotte Rampling, Elena Radonicich, Valerio Binasco,
Maria Grazia Mandruzzato
Italia, Svizzera 2012
Drammatico
durata 83’
produzione: Mir Cinematografica, Ventura Film, in collaborazione con Rai Cinema e RSI - Radiotelevisione Svizzera
distribuzione: BIM
data di uscita in Italia: venerdì 11 aprile 2013
Pauline (Charlotte Rampling) torna nella sua città natale (Torino) e si mette in contatto con la sua amica Angela che ora gestisce un Centro per la maternità, nel tentativo di raccogliere materiale e svolgere una ricerca sui problemi e i ‘lati oscuri’ dell’essere madre. Visualizzando i filmati di tante madri alle prese con le difficoltà quotidiane
delle gestione filiale e afflitte da profonde crisi di depressione post partum, Pauline s’imbatterà nella figura di Emma (Elena Radonicich), una giovane donna ex-danzatrice che non riesce a superare l’impasse del suo nuovo status di madre, che vive come una sorta di prigione dalla quale è impossibile liberarsi. Ma sarà proprio nella fragilità e nella forza di Emma che Pauline riuscirà a rispecchiarsi e a trovare il coraggio per affrontare le ombre di un tragico passato con cui ancora non è riuscita mai completamente a fare i conti. Al
suo primo lungometraggio Alina Marazzi torna a parlare di donne, fragili o estremamente sole, per le quali la maternità può rivelarsi l’anticamera dell’inferno. Già apprezzata documentarista di Un’ora sola ti vorrei, Per sempre, Vogliamo anche le rose, la regista firma un’opera che, pur discontinua nell’utilizzo di tanti registri stilistici, ha nei suoi intenti il pregio di far emergere, dall’oblio della noncuranza, il pianto soffocato di tutte le madri che avrebbero bisogno di un aiuto in più per non sprofondare nell’abisso.
Elena Pedoto – fonte web: everyeye.it
Presentato nell’ambito della sezione Ciname XXI del Festival internazionale del Film di Roma 2012.
In concorso al Gallio Film Festival 2013
Un film di Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio
Con Roberto Herlitzka, Olimpia Melinte, Ignazio Oliva, Stefano Cassetti, Cosmin Corniciuc
Italia, Romania 2011
Drammatico
Durata 103’
produzione: La Sarraz Pictures in collaborazione con Elefant Film e Rai Cinema - distribuzione: Cinecittà Luce
data di uscita in Italia: venerdì 20 gennaio 2012
Luminita, immigrata moldava, vive in una baraccopoli in cui è ostaggio dei propri ‘benefattori’. Il piano della giovane clandestina per liberarsi dalla propria condizione prevede di assumere l’identità di una morta barattandola con la vita del neonato che rapisce ai propri carcerieri. Alla ricerca di un luogo d’appoggio per concludere lo scambio, Luminita incappa in Antonio, vecchio dal corpo fragile e medicalizzato. Luminita lo pedina dall’ospedale fino alla sua abitazione, dove lo aggredisce e lo sequestra. Lo stallo dell’operazione criminale apre uno spazio di tensione ben più
profondo, in cui ha luogo un’esperienza di umanità tanto estrema quanto le condizioni in cui essa avviene sembrerebbero negarne la possibilità. Le Sette opere di misericordia del titolo evocano la celebre tela di Caravaggio: una scena di strada napoletana, corpi
affastellati e scolpiti da squarci di luce che ne sbalzano crudamente alcuni dettagli, mentre una Madonna con bambino e due angeli irrompono precipitosamente dall’alto. Il Caravaggio ha spesso ricercato le figurazioni del divino in corpi umili e derelitti, immergendoli in un teatro contrastato di luci e ombre; i fratelli De Serio sembrano raccogliere questa ispirazione, facendo del loro primo lungometraggio di finzione un dramma di corpi e di luce, che sposta la scena da quell’affollato crocicchio ad una periferia torinese rarefatta e raggelata. La lotta della luce imprigionata nelle tenebre è
un tema figurativo ricorrente e rimanda ad una possibilità di redenzione dei personaggi, confinati nell’opacità di un mondo dominato dallo sfruttamento e dalla sopraffazione.
Tommaso Isabella – fonte web: doppiozero.com
Presentato nella sezione ‘Festa mobile’ alla 29. edizione del Torino Film Festival (2011)
Presentato alla 55. edizione del BFI London Film Festival (2011)
PREMIO DON QUIJOTE attribuito dalla Federazione Internazionale dei Cineclub (FICC/IFFS) e secondo premio della Giuria dei giovani al Festival Internazionale del Film di Locarno 2011
Un film di Daniel Barnz. Con Felicity
Huffman, Elle Fanning, Bill Pullman,
Patricia Clarkson, Ian Colletti - USA 2008
- Drammatico, durata 96’ - produzione:
Silverwood Films - distribuzione: THINKFilm
- data di uscita in Italia: n.d.
Presentato in concorso al Sundance Film Festival 2008 - Dramatic Competition
Presentato in anteprima in Italia al Giffoni Film Festival 2008
Phoebe è una bambina ribelle che sogna di partecipare alla rappresentazione scolastica di Alice nel paese delle meraviglie. Scelta per lo spettacolo da Miss Dodger, la sua anticonvenzionale maestra di recitazione, Phoebe cerca di comportarsi bene affinché il preside le permetta di continuare a far parte della recita. Ma la tensione di Phoebe cresce e la sua condotta peggiora, facendo preoccupare i genitori, Hillary e Peter. Hillary, che si sente un fallimento nel privato e nel lavoro, tenta disperatamente di capire e aiutare la figlia. Ma il loro legame vacilla quando Phoebe inizia a rintanarsi in un mondo immaginario abitato dai personaggi di Alice nel paese delle meraviglie, un mondo che si fa sempre più inquietante e sinistro. Alla fine Hillary e Phoebe, guidate da Miss Dodger, dovranno affrontare la strana, dolorosa, inebriante trasformazione da bruco in farfalla.
fonte web: cineblog.it
Un film di Daniel Barnz. Con Felicity
Huffman, Elle Fanning, Bill Pullman,
Patricia Clarkson, Ian Colletti
USA 2008
Drammatico
durata 96’
produzione: Silverwood Films
distribuzione: THINKFilm
data di uscita in Italia: n.d.
La sedicenne parigina Camille vive il suo primo vero amore con il coetaneo Sullivan, che ne contraccambia fortemente i sentimenti. Ma questa vita a lui non basta, convinto che l’amore non può essere tutto. Dopo un’estate di profondo contatto emotivo e carnale il
ragazzo va via, in Sudamerica, a placare la sua sete di avventura e conoscenza. Di Sullivan se ne avvertiranno solo eco lontane, nelle struggenti melodie di Violeta Parra che accompagnano il film nel racconto dei dieci anni successivi di Camille: dalle silenziose sofferenze per l’amore perduto agli studi in architettura che le faranno
incontrare Lorenz, uno dei suoi professori, uomo maturo con cui costruire “case” e “relazioni” più stabili… almeno sino a quando Sullivan non ricomparirà nel suo tempo. La giovanissima Hansen- Løve – che firma qui il suo terzo film, in quella che è diventata una sorta di trilogia sull’elaborazione della perdita – conosce bene la storia del cinema francese ed è molto consapevole dei riferimenti stilistici che tira in ballo. Il suo è un film che oscilla (dichiaratamente) tra il pedinamento sentimentale di marca rohmeriana e una
purezza di stile tesa alla contemplazione dell’invisibile che rimanda sottilmente al cinema di Robert Bresson. Un cinema della perdita (dell’infanzia, dell’assolutismo amoroso, dell’avventura) attraverso il quale riscoprirsi improvvisamente cresciuti. Mia Hansen-Løve tenta di filmare l’unico vero amour possibile… e viene quasi voglia di accarezzarlo e proteggerlo questo cinema, di sussurrarlo appena fuori dalla sala e poi custodirlo in privato.
Pietro Masciullo – fonte web: sentieriselvaggi.it
Un film di Jeff Nichols.
Con Michael Shannon, Jessica Chastain, Katy Mixon, Shea Whigham, Kathy Baker
USA 2011
Drammatico
durata 120’
produzione: Hydraulx, REI Capital, Grove Hill Productions, Strange Matter Films distribuzione: Movies Inspired
data di uscita in Italia: venerdì 29 giugno 2012
Curtis LaForche è un tranquillo operaio che vive in una piccola cittadina dell’Ohio assieme alla moglie Samantha e alla figlia Hannah, sorda dalla nascita. La sua esistenza viene turbata da un giorno all’altro quando cominciano terribili visioni su violente tempeste, che decide di tenere per sé. Ma con l’aumentare delle visioni, Curtis inizia a comportarsi in modo paranoide, arrivando a costruire un rifugio nel cortile per proteggere la sua famiglia dalle minacciose tempeste. Il comportamento apparentemente inspiegabile di Curtis
genera tensioni nel suo matrimonio e conflitti con gli altri abitanti della comunità. Già passato con successo al festival di Cannes, il film di Nichols illustra con sorprendente potenza visiva la psiche deviata dell’uomo qualunque, spaventato da forze che gli sono oscure
e allo stesso tempo tangibili. Invece di rappresentare un uomo che cede alla follia, Michael Shannon dipinge il suo personaggio come una persona che comprende di essere malata e in qualche modo cerca di affrontare le proprie paranoie, lottando contro i fantasmi di una mente distorta. Take Shelter racconta in filigrana l’ossessione di sicurezza americana, e lo fa con un senso del cinema d’impatto molto forte ma mai eccessivo. Con forza drammatica, irretisce il pubblico e lo immerge nella storia del suo protagonista, verso un finale enigmatico e insieme profetico.
fonte web: mymovies.it
Un film di Jonathan Dayton, Valerie Faris.
Con Paul Dano, Zoe Kazan, Antonio Banderas, Annette Bening, Steve Coogan
USA 2012
Commedia
durata 104’
produzione: Bona Fide
distribuzione: 20th Century Fox
data di uscita in Italia: giovedì 06 dicembre 2012
Presentato nella sezione ‘Festa mobile’ alla 30. edizione del Torino Film Festival (2012)
Bloccato nel labirinto di un successo creato dal suo primo libro e intrappolato nell’ansia di non riuscire a produrre un romanzo altrettanto sensazionale, lo scrittore Calvin (Paul Dano) realizza di poter “creare” la donna della sua vita con tutta la sua dimensione
affettiva inventandone l’esistenza in un libro. Nel rinomato blocco dello scrittore arriva quindi lei, Ruby Sparks (Zoe Kazan), marionetta nelle mani del narcisista e ingenuo creatore, una vera pietra grezza con uno stile inconfondibile. È un po’ gipsy e un po’ anni Settanta con i suoi collant prima fucsia, poi violacei, poi rossi. Lui ha uno stile lievemente preppy e da intellettuale trasandato che non ha amici, un perfetto scrittore incompreso. Se scrivere è un atto di magia, la storia di Calvin e Ruby fa innamorare tra un salto in discoteca, pasti fugaci, baci intensi, tuffi in piscina e visite dalla madre tutt’altro che noiose dove ci scontriamo con un Antonio Banderas tremendamente funny. Ruby Sparks è un piacevole bivio. A destra
una storia d’amore, magicamente ossessiva e controversa, ricca di dolci cliché come il “dobbiamo trascorrere del tempo lontano” e dove la parte maschile vuole avere il controllo su quella femminile.
A sinistra, c’è l’intenso e intimo rapporto che un artista ha con la propria opera: a nessuno è permesso entrare e nessuno può capirlo perché rasenta la magia, una magia chiusa all’interno di un guscio sacro come le pareti bianche del suo appartamento.
fonte web: artribune.com
Cartellone Scuola 2014
a cura della Compagnia Teatro della Gran Guardia
Interpreti: Eleonora Fontana, Matteo Fresch, Nicola Perin, Anna Scomparin
Ideazione e regia: Renata Rebeschini
Scene e costumi: Laboratorio Skené
Disegno luci: Micaela Grasso
Durata dello spettacolo: circa 60 minuti
Età consigliata: Scuola Primaria
Cosa potrebbe succedere se Maga Turchina… dovesse impazzire?
Perché dovrebbe? Forse perché è invecchiata?
Forse perché è stanca?
Forse perché non ama più i bambini?
O forse perché le è successo qualcosa di strano, di molto strano… proprio il giorno del suo cinquecentesimo compleanno!
Mago Perlino non riesce a capire cosa stia succedendo. Ma forse Pippino, l`aiutante
di Turchina sì... forse gli ingredienti che le ha portato non sono... Anche
Bella, aiutante di Perlino, ha probabilmente capito: sa quanto sia pasticcione il
suo amato Pipino...
E così tutti a seguire Maga Turchina nelle sue scorribande nel tempo, a vedere i
dinosauri, i Maya, gli antichi Egizi, gli antichi Romani, ripassando gran parte
della Storia e incontrando Marco Polo, il Gran Can, Cristoforo Colombo… per
poi arrivare al primo novecento, tra dame e damerini, automobili… fino a convincersi
di essere una nuova, specialissima (ma egoista) Maga Turchina!
Com’è possibile tutto questo?
Tornerà, la Maga Turchina ad essere la cara maghetta che tutti i bambini amano?
Voi che ne dite? Volete scoprirlo?
COMPAGNIA TEATRO DELLA GRAN GUARDIA (Padova)
La Compagnia, presente nella realtà italiana dal 1990, opera indifferentemente nei teatri, nelle scuole, nelle piazze, nelle ville e in ogni spazio non convenzionale.
La sua pluriennale esperienza si basa sul recupero della professionalità
dell’attore ed è quindi in grado di offrire spettacoli di grande significato estetico
e culturale che hanno come fondamento la parola.
Molte delle sue produzioni sono studiate tenendo presente una originale
dinamica della comunicazione che stabilisca un rapporto efficace tra l’attore e lo
spettatore anche quando si debba operare in spazi non convenzionali.
La Compagnia ripercorre l’itinerario artistico del mestiere dell’attore e
rinverdisce quindi la tradizione della Compagnia di repertorio.
I testi rappresentati appartengono sia all’antica Roma, sia al Medioevo, sia
alla letteratura italiana, sia alla moderna drammaturgia e configurano, nel loro
complesso, la linea artistica delle scelte.
Una particolare attenzione viene riposta anche agli spettacoli destinati ai
più piccoli. In primo luogo ha ottenuto (in merito ai testi ed alla messa in scena)
la supervisione e l’approvazione dell’Istituto di Sperimentazione e Diffusione del
teatro per i Ragazzi e Giovani – Centro Studi Giovanni Calendoli, ed ha affidato
la realizzazione ad attori dotati di altissima professionalità ed autori di provata
capacità.
Ciò è sicura garanzia dei valori etici ed estetici che uno spettacolo per
giovani e giovanissimi deve indiscutibilmente possedere.
Direttori artistici della Compagnia sono stati: Giovanni Calendoli e
Luciano Castellani. Attualmente è Renata Rebeschini.
Di e con Alberto De Bastiani
Età consigliata: dai 3 anni scuola d’infanzia
Premi
2006 si è aggiudicato il premio Silvano d`oro a Silvano d’Orba (AL).
2010 il Premio Eolo Awards al miglior spettacolo di Teatro di figura con "La leggenda di coniglio volante" e vincitore del Concorso europeo Puppet & music
Burattinaio e cantastorie Alberto De Bastiani da
vita allo spettacolo “C’ERA UNA VOLTA” .
Con le storie di altri tempi, filastrocche, canzoni e il
teatro dei burattini il cantastorie apre uno spaccato d’antica tradizione.
Racconti , musiche, filastrocche, burattini e storie tratte dalla tradizione popolare.
Un libero percorso all’interno della nostra cultura popolare che si muove sull’onda del
ricordo e gioca con le parole, la musica, il ritmo, le rime, ricreando la magica atmosfera e la contagiosa allegria degli spettacoli di strada di una volta...
Alberto De Bastiani, attore e burattinaio, inizia la sua attività nel 1982.
Fin dal 1997, oltre all`attività di produzione, segue l`organizzazione e la
direzione artistica di svariate rassegne di teatro per ragazzi e teatro di figura
nel trevigiano. Vanta importanti collaborazioni con maestri burattinai fra i quali
Pierpaolo Di Giusto con cui inventa il Circo Tre Dita, che farà registrare la sua
presenza ai più importanti festival italiani e stranieri, ottenendo, tra gli altri, il
premio per il miglior spettacolo al Festival Internazionale del Teatro per
ragazzi di Sant’Elpidio (Ap). Come burattinaio solista propone le figure di
Arlecchino e Pulcinella in spettacoli che uniscono le tecniche del Teatro di
Figura a una ricerca attoriale basata sulla narrazione.
Ha portato i suoi spettacoli in Spagna, Portogallo, Austria, Slovenia, Belgio,
Olanda, Germania e Pakistan.
Dal 2000 realizza e dirige il Festival internazionale Burattini & Marionette/Omaggio a Fausto Braga.
testo: MARCO RENZI
con: STEFANO LEVA e LORENZO PALMIERI
musiche originali : RODOLFO SPACCAPANICCIA
immagini video: MIRKO VITI
costumi: ROBERTA SPEGNE con la collaborazione di MARIANNA PERUZZO e SILVIA MAGGI
pupazzi: ROBERTA SPEGNE, CORRADO VIRGILI
scene: PAOLO DE SANTI
aspetti tecnici: FEDERICO MANCINI, ALICE COLLA
voce fuori campo: BEATRICE BELLABARBA
organizzazione generale: LUCIA FRONTONI e FRANCESCA CERRETANI
regia: MARCO RENZI
Età consigliata: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Due attori si muovono su un impianto scenico che consente di essere agito a più livelli e raccontano la storia utilizzando una serie di tecniche; narrazione, burattini, pupazzi mossi a vista, figure ed oggetti animati, videoproiezioni. Non mancano, com’è caratteristica delle nostre produzioni, ampi momenti di interazione e partecipazione attiva da parte del pubblico.
PREMI
“Premio Rosa d’Oro” per lo spettacolo più votato dal pubblico del XXX Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi Città di Padova (Dicembre 2011).
Primo Premio seconda edizione Festival “Briciole di Fiabe” Arezzo 2012 riconoscimento dato dal pubblico che segue gli spettacoli.
SCHEDA BREVISSIMA
Storia di un punto e di una punta che si incontrano, di tanti puntini che nascono e che prendendosi per mano incredibilmente diventano linee.
Di linee che a loro volta incastrandosi formano figure geometriche.
Di figure geometriche che in una sorta di bizzarra sinfonia si compongono disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero.
La prima pioggia, l’arcobaleno, la scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri. Una divertente storia a cavallo tra fantasia e didattica.
SCHEDA BREVE
La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo.
Cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso,
di un piccolo punto nero che lo abita, della sua solitudine e del suo scoramento.
Di una provvidenziale punta che arriva, del loro incontro, di tanti puntini scalmanati che nascono e che prendendosi per mano incredibilmente diventano linee.
Fatti di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero.
Storia della prima pioggia, dell’arcobaleno, della scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri.
Peripezie della più spettacolare evasione, di colori fuggiaschi che dipingono il mondo intero.
L’ira di Nerone, le armate che avanzano e si dispongono.
Storia della più lunga ed incruenta battaglia che l’umanità abbia mai conosciuto.
Di una guerra che ancora oggi si combatte, ogni ora e ogni minuto, e per la quale nessuna goccia di sangue è stata mai versata.
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SCHEDA AMPIA
Nessuno lo sa, ma esiste un treno che porta le storie, con tanto di binari, orari e fermate.
I Teatri sono le stazioni dove arriva e dalle quali successivamente riparte.
Lo conducono due macchinisti speciali in grado di occuparsi di ogni cosa, anche di raccontare le storie che il treno da sempre trasporta.
Saranno loro, tra sbuffi di vapore e stridolìì di freni, ad arrivare sul palco per raccontare la più incredibile ed affascinante delle storie, quella del mondo in cui tutti viviamo.
In principio c’era solo un grande e sterminato spazio bianco, null’altro al di fuori di questo.
Poi arrivò un punto, piccolo e nero, che dopo aver girato in lungo e in largo cominciò a sentirsi solo e a diventare triste.
Per nostra fortuna sopraggiunse una simpaticissima punta nera, i due si piacquero, si sposarono e generarono tanti piccoli punti, tutti neri, neri, neri.
I puntini erano chiassosi, non si fermavano mai, correvano e saltavano in continuazione.
Un giorno, per gioco, si presero per mano allineandosi, poi si strinsero forte forte, fino a formare una linea.
Le linee col tempo sostituirono completamente i puntini e dominarono il mondo.
Poi cominciarono anche loro a saltarsi addosso, a correre, ad incastrarsi formando man mano figure sempre più complesse che non si erano mai viste, rettangoli, quadrati, triangoli, persino il cerchio.
Le figure geometriche ben presto divennero le padrone assolute, fin quando, anche loro, come prima i puntini e successivamente le linee, avvertirono un’irresistibile spinta a combinarsi, dando vita a strutture sempre più complesse:
uomini, donne, case, alberi, montagne, fiori.
Il mondo così come lo conosciamo oggi cominciava a prendere forma, mancava però qualcosa e nessuno riusciva a capire cosa.
Un giorno, delle nuvole si addensarono sopra la bianca vallata, si scontrarono, tuonarono, lasciando cadere la prima pioggia, e dopo la pioggia apparve in cielo un incredibile arco colorato.
All’improvviso i colori e all’improvviso tutti insieme!
Gli abitanti del mondo in bianco e nero rimasero folgorati dalla comparsa dei colori
e decisero che non avrebbero potuto vivere un minuto di più senza di essi.
Partirono alla ricerca dell’arco misteriosamente scomparso spingendosi fino ai confini del mondo bianco e nero e giungendo fin dove questo terminava.
Davanti a loro si apriva un territorio inesplorato, tutto completamente nero.
Si fecero coraggio, entrarono e man mano che gli occhi si abituavano all’oscurità,
si resero conto che quel mondo non era vuoto come sembrava ma abitato da qualcosa in continuo e folle movimento.
Erano i colori, c’era il blu, il giallo, il rosso, che costretti ad un continuo rimescolamento davano sempre come risultato finale il nero così che tutto sembrasse buio.
Li costringeva un tiranno, NERONE, una figura senza scrupoli, cattivo e prepotente.
I colori, aiutati dagli abitanti del mondo bianco e nero, si ribellarono, sfidarono l’ira di NERONE e scapparono.
Giunti nel mondo bianco e nero cominciarono a colorarlo e ben presto ogni cosa divenne così come oggi la possiamo vedere.
NERONE accortosi della fuga, convocò i suoi feroci generali schierando le sue nere truppe ai confini del mondo ora divenuto colorato con il preciso intento di invaderlo.
Gli abitanti si mobilitarono, chiamarono a raccolta le genti ed andarono anche loro a schierarsi sulla line di confine.
La battaglia che seguì non ha uguali nella storia dell’umanità, è una battaglia che non ha avuto ne morti, ne feriti, nessuna goccia di sangue è stata mai versata, eppure quella battaglia non è ancora finita e ancora oggi si combatte, ogni giorno, ogni minuto, ma nessuno muore.
Quando l’esercito di Nerone prevale e invade il mondo dei colori, allora sul mondo si fa notte.
Quando l’esercito dei colori ha la meglio e ricaccia indietro le truppe di Nerone allora sul mondo si fa giorno.
Si dice che nel tempo i due eserciti si siano abituati a questa alternanza, perché in fondo è bello così.
Un mondo dove è sempre notte sarebbe noioso ma anche un mondo dove è sempre giorno sarebbe fastidioso, ci vuole un po’ dell’uno e un po’ dell’altro.
Voci bene informate raccontano di accordi segreti, ogni tanto i neri fanno finta di attaccare e i colorati scappano impauriti, si riposano un po’ e dopo accade il contrario.
Va avanti così da milioni di anni, dicono che anche Nerone ne sia a conoscenza,
fa finta di non sapere nulla, borbotta, incita i suoi neri generali all’attacco,
ma in realtà gli va bene anche a lui.
Così accade ogni mattina e così ogni sera, da milioni di anni, quando ci svegliamo i neri arretrano e quando andiamo a dormire invadono.
Ma non dobbiamo dimenticare che tutto ha avuto inizio da un piccolo, innocente, tenero e indifeso punto nero.
Testo e regia: Andrea Lugli
Pupazzi: Liliana Letterese, Andrea Lugli
Tecniche utilizzate: teatro d’attore e pupazzi animati a vista
Durata: 50 minuti
Età consigliata: nido e scuola dell’Infanzia
PREMI
Ha conseguito alcuni premi di livello nazionale
tra cui la menzione speciale della giuria del Premio ETI-Stregagatto 2002 e la menzione speciale del Premio Nazionale Eolo Awards 2006
LA COMPAGNIA
L`Associazione Teatrale "Otiumetars - Il Baule Volante" opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro-Ragazzi dal 1994.
Ha preso parte a festival di teatro di figura, di narrazione e di teatro di strada di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Dal 2007 a oggi la compagnia ha compiuto diverse tournèe in Spagna, Francia e Svizzera.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d`attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l`intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d`età. L`attività della compagnia si svolge poi mediante un intenso lavoro sul territorio ferrarese con spettacoli e laboratori teatrali all`interno delle scuole materne, elementari e medie.
LA TRAMA
Nico è un topolino felice, gli piace leggere, mangiare, giocare da solo o in compagnia dei suoi amici topi. Ma un giorno riceve un regalo, un libro dove sono raffigurati tutti gli animali del mondo:
zebre, balene, giraffe, dinosauri, e anche topolini, naturalmente! Nico rimane stupito nel vedere tutti quegli animali che prima non conosceva, tutti bellissimi e diversi tra loro. Allora comincia a pensare: “Mi piacerebbe tanto trovare un amico che non sia topolino, un amico diverso da me!” . E per trovare questo nuovo amico esce di casa e si mette alla ricerca con entusiasmo e tanta volontà.
Incontra molti animali e con qualcuno di loro riesce anche a fare conoscenza, ma…trovare un amico sarà una ricerca molto lunga!
LA CREAZIONE DELLO SPETTACOLO
Siamo partiti dal breve testo di riferimento che ci è servito come base per creare una drammaturgia concepita per un teatro di figura. Abbiamo ampliato il testo, lavorando inizialmente sull’improvvisazione e approfondendo alcuni aspetti della trama per favorire l’empatia tra il pubblico e il protagonista (ad esempio attraverso lo sviluppo di alcuni momenti della vita di tutti i giorni nei quali si potessero identificare i bambini più piccoli attraverso il loro vissuto, azioni quotidiane ben conosciute: giocare, fare le pulizie di casa, ecc…). Poi abbiamo lavorato sui vari personaggi che Nico incontra, altri animali ai quali abbiamo cercato di attribuire una diversa personalità e diversi significati legati ad una possibile esperienza. Lo spettacolo è stato poi arricchito da brani musicali originali, realizzati appositamente per le diverse scene.
LE TECNICHE E I LINGUAGGI UTILIZZATI
La tecnica teatrale utilizzata principalmente è quella del teatro di figura, mediante pupazzi in gommapiuma e la naturale simpatia e familiarità che riescono ad instaurare con i bambini. I pupazzi interagiscono con gli attori in scena, i quali fungono da trait d’union col pubblico, a volte interpretando alcuni altri personaggi. I protagonisti della storia sono tutti “animali parlanti”, da sempre, nei racconti e nelle fiabe, il veicolo d’eccellenza per comunicare ai bambini concetti, valori ed esperienze.
LE FONTI
Lo spettacolo si ispira all’omonimo racconto di Matthias Hoppe “Nico cerca un amico”, illustrato da Jan Lenica e pubblicato nel 1990 da Arka Edizioni, reperibile in molte biblioteche e librerie.
Ecco come lo stesso Hoppe spiega i motivi che lo hanno spinto a scrivere questo racconto: “Io intendo lo scrivere i miei libri e i miei racconti come un modo di fare “politica dal basso”. Con questo libro in particolare ho voluto inviare ai bambini un messaggio di sensibilità per l’amicizia. Il topolino Nico chiede a diversi animali di diventare loro amico, ma tutti gli rispondono di no, o perché sono troppo impegnati, o perché non hanno il senso dell’amicizia. Finchè Nico incontra un elefante: possono diventare amici loro due? Certo che possono! Perché loro sanno cos’è l’amicizia.
Un amico è qualcuno su cui puoi contare. Gli amici sono fedeli e si aiutano a vicenda. Non necessariamente devono essere grandi uguali o avere la stessa forza, quello che conta è che si capiscano e si vogliano bene. Questo è il messaggio che ho voluto mandare ai bambini, perché imparino subito cosa significa essere amici, una cosa molto importante per tutta la loro vita e, io spero, per un mondo migliore.”
GLI APPROFONDIMENTI POSSIBILI
Molte sono le storie che parlano di amicizia e di diversità rivolte ai bambini delle scuole d’infanzia e per le prime classi della scuola primaria. Eccone una breve bibliografia:
In una notte di temporale / Yuichi Kimura; illustrazioni di Simona Mulazzani. - Firenze : Salani, 1998.
Le favole di Federico / Leo Lionni ; prefazione di Bruno Bettelheim - Milano : Emme, 1990
Nino e Sebastiano / scritto da Rene Escudie ; illustrato da Ulises Wensell. - Trieste : E. Elle, 1991
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare : romanzo / Luis Sepulveda ;
Firenze : Salani, 1999.
Insieme si fa festa! / una storia di Luigi Dal Cin ; illustrata da Maria Sole Macchia. - Roma : Lapis, 2010.
La storia della rana ballerina / Quentin Blake . - Novara : Interlinea, 2008
Qualcos`altro / Kathryn Cave, Chris Riddell . - Milano : Mondadori, 2002
Leo, Meo o Teo? : un racconto / di Max Bolliger ; illustrato da Jozef Wilkon. - Milano : Arka, 2000
Orsacchiotto dove vai? / Hans de Beer ; traduzione di Giulio Lughi. - Trieste : EL, 1987
Orsacchiotto vengo con te / Hans de Beer ; traduzione di Giulio Lughi. - Trieste : E. Elle, c1990
con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone Marco Bartolo
regia: Giuseppe Semeraro
musiche originali eseguite dal vivo: Leone Marco Bartolo
luci: Otto Marco Mercante
spettacolo muto / durata: 55mn
età: consigliata: scuola primaria e scuola secondaria di I grado e per un
pubblico di famiglie
Premio Eolo Awards 2010-migliore spettacolo teatro ragazzi e giovani dell`anno.
Premio Padova 2010 Amici di Emanuele Luzzati - XXIX Festival Nazionale Teatro Ragazzi.
Finalista premio Scenario Infanzia 2008.
Un sogno, un incubo forse un gioco.
Un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa.
Intorno a un quadrato bianco, sintesi di una casa invisibile, si danno battaglia un uomo, il suo fedele palloncino e un dispettoso uomo nero.
La singolarità di questo lavoro è la sua essenzialità e l`assenza totale di un testo.
Un racconto semplice e diretto sull`eterna lotta tra bene e male, morte e vita, luce e ombra, amore e odio, tutto con leggerezza e ironia.
Una favola muta sulla possibilità di far incontrare questi eterni contrari.
Una fiaba noir accompagnata dalle diavolerie acustiche, eseguite dal vivo, da un musicista che scolpisce lo spazio scenico con ritmo e poesia.
Definito come “una creazione di grande e raffinata fattura che senza una parola costruisce un conflitto antico come il mondo”.
Nello spettacolo le divertenti dinamiche tra i due protagonisti diventano pian piano una danza liberatoria e coinvolgente.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA per l`assegnazione del PREMIO EOLO AWARD 2010:
Creazione di grande e raffinata fattura che senza una parola costruisce un conflitto antico come il mondo. Agito come un cartone animato in bianco e nero studiato nei minimi particolari che si nutre di rimandi molto diversi tra loro da Chaplin e Keaton a Willy il Coyote al grande repertorio dei clown, giocato senza sbavature in scena da Dario Cadei e Giuseppe Semeraro e accompagnato musicalmente con grande scelta di tempi. “Storia di un uomo e della sua ombra” ci dona un’ora di assoluto ed intelligente divertimento tutto risolto senza parola alcuna su un ritmo sfrenato calibratissimo che racconta ai bambini una storia antica come il mondo.
(Vigevano, Italia 2010)
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA per l’assegnazione del Premio PADOVA 2010:
La grande valenza culturale e formativa del Teatro si manifesta una volta di più anche trattando argomenti quasi tabù, scomodi o che incutono timore sin dalla tenera età.
Ed è proprio l`argomento della Morte, trattato in questo spettacolo, che viene reso e trasmesso nella sua linearità. Ciò che si conosce non fa più paura, l`ignoto è spesso ciò che spaventa... e in fondo in tutte le cose c`è sempre un aspetto dolce, commovente e comico. Per una volta la parola non serve più: sono i gesti e le intenzioni a esprimere esattamente il significato delle emozioni. Gesti che si manifestano con apparente semplicità di azione e di allestimento scenico, ma che in effetti dimostrano una lunga, precisa ed attenta costruzione, supportata da un turbinio di originalissime trovate e geniali soluzioni sceniche.
La bravura degli interpreti rende il testo drammaturgico chiarissimo e comprensibilissimo, anche senza proferire parola: quasi come nei fumetti. E, proprio come nei fumetti, la bellissima “colonna sonora” dei rumori di scena (corpo integrante e fondamentale per la resa scenica, realizzata da uno straordinario artista) rende la serie delle immagini di questo spettacolo tutte godibilissime e suggestive.
(Padova, Italia 2010)
Libertà 2009 Donata Meneghelli
«uno spettacolo senza parole ma pieno di poesia...»
Gazzetta di Parma 2009 Valeria Ottolenghi
«temi come la morte e il distacco trattati in forma lieve e intelligente»
Aprileonline.info 2010 Govoni & Ameruoso
«...un plauso all`originalità ed alla precisione per ognuna delle insolite trovate...»
con: Massimiliano Fenaroli e Marcello Niccoli
Genere: teatro d’attore, fiaba, coinvolgimento attivo degli spettatori;
Durata: 65 minuti
Età consigliata: per la scuola dell’infanzia dai 4 anni e classi della scuola
primaria.
PREMI
UN SOGNO NEL CASTELLO
Premio Rosa d’Oro, 26° Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova.
Premio Gianni Rodari per il Teatro 2006 Festival Nazionale ‘Lucciole e Lanterne’, ETI Roma.
Premio Maria Signorelli 2005, Rassegna Nazionale di teatro Ragazzi – Concorso ‘Oltre la Scena’, Roma Teatro Verde.
MENZIONE SPECIALE Festival Internazionale Teatro ragazzi ‘I Teatri del Mondo’, Porto Sant’Elpidio FM.
FANTASTICO PINOCCHIO
Premio Rosa d’Oro 2008, 27° Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi di Padova; Premio Teatro delle Famiglie 2006 presso il Teatro San Giuseppe di Brugherio (MI)
SPATACIUNFETE! Avventure sui mari.
Premio Gianni Rodari per il Teatro 2011 Festival Nazionale ‘Lucciole e Lanterne’, Roma.
Premio Ribalta 2012/2013 in qualità di MIGLIOR SPETTACOLO - SCENOGRAFIA e RECITAZIONE, Aprilia LT;
La storia:
Bramo l’ha proprio pensata bella!!
Una festa a sorpresa per festeggiare il compleanno di Brocco.
I due giardinieri raccontano la storia di LEONE ALBERONE, il più grande e il più anziano
tra gli alberi del parco che ospita personaggi a dir poco bizzarri: i FOLLETTI
BALLERINI, pronti come ogni mattina a svegliare L’Alberone, FARFAFOGLIA la foglia
che abita nella chioma di Leone, invidiosa dei colori delle farfalle, Il SIGNOR
QUATTROSTAGIONI che dona i suoi colori.
Fanno la loro apparizione, risalendo dalle gallerie che corrono tra le intricate radici di
Leone, PICO LOMBRICO e TALPA FELPA.
Misteriosamente e chissà da dove si è avvicinato il terrificante GRAN DESERTO che con il suo potere minaccia tutto il giardino.
La situazione è gravissima!! Non c’è che da compiere un viaggio per arrivare fino da
MASTRO LINFA l’unico in grado di suggerire la soluzione del problema.
Con i suoi consigli, Brocco, Bramo e tutti i bambini/e, sconfiggono il pericolo e possono
concludere la storia con il migliore lieto fine e con l’impegno di affezionarsi e diventare
“amici” di un albero.
Adesso la festa di compleanno può proprio continuare!!
TEATRODACCAPO è una compagnia teatrale professionale di teatro ragazzi e famiglie.
Opera sul territorio nazionale, sviluppando ed approfondendo un cammino d’incontro e
fusione tra diverse componenti del teatro. Gli spettacoli che propone trattano tematiche
diverse e sono accumunati da un accurato impianto artistico e da un’impostazione registica che, nello stile di Teatrodaccapo, tende a far diventare protagonista lo spettatore, coinvolgendolo direttamente ed attivamente. Tutti i titoli sono caratterizzati da registri comici. Completa la propria proposta artistica con interventi di spettacoli e narrazione, integra inoltre la propria attività con la conduzione di Seminari e Laboratori di Animazione Teatrale all’interno delle scuole, approfondendo gli aspetti pedagogico-educativi oltre che artistici dell’arte teatrale. E’ ospite di rassegne, meeting e festival di teatro.
Partecipazioni
· EXPOSCUOLAMBIENTE (Regione Lombardia)
· SERIDO’ (Brescia)
· GENFEST 2012 (Budapest – Sport Arena e Centro Storico)
· NAPOLI IN MASCHERA (Napoli)
· NATUROSA (Brescia)
· VOLONTARIFEST (Budapest – Sport Arena)
· FAMILY FEST (Roma, RAI 1)
· MEDITERRANEO MIMO MEETING (Caltanisetta)
· FESTIVAL DELLE ARTI (Grottaferrata)
· MEETING INTERNAZIONALE DI MIMO (Viterbo)
· NISIDA (Napoli)
· LA NOSTRA FESTA (Roma, RAI 1)
· LA BANDA DELLO ZECCHINO (RAI 1)
· TREBISONDA (RAI 3)
· GRANDI EVENTI DONIZETTIANI (Bergamo)
· GENIUS LOCI (Cosenza)
· ECOGIORNATE (Lecco)
· INCONTRI D’ESTATE (Potenza)
· RALLY MILLE MIGLIA (Brescia)
· AFFABULAZIONE (Reggio Emilia)
· DAL TERRITORIO ALLA SCENA (Palermo)
· FESTIVAL NAZIONALE DEI RACCONTASTORIE (Bologna)
· FOR A UNITED WORLD (Roma)
· IN ARTE (Cuneo)
· WORK SHOP THEATER (Torino)
· FINALE CHAMPIONS LEAGUE (Milano, Stadio San Siro)
· LE STORICHE DIECI GIORNATE (Brescia)
Rassegna Teatrale 2014
regia: Marco Cavallaro
attori: Fabrizio Gaetani - Christian Generosi, Mauro Bellisario
autore: Cavallaro - Gaetani - Generosi
Trama:
In un periodo di crisi economica mondiale trovare un lavoro è già complicato, figuriamoci se chi un lavoro c’è l’ha si ritrova a perderlo perché la politica del “Capo” cambia a favore del vento dell’Est. Due attori, scartati da tutti i provini che fanno, lavorano come manovali in un cantiere edile. Perennemente in ritardo sul lavoro, sull’affitto, sulle bollette, con le donne e con la voglia di lavorare sotto i piedi, sono vessati dal “Capo cantiere” che non sopporta più i loro comportamenti. Un bel giorno al cantiere per risparmiare sulle paghe, i nostri due attori manovali vengono licenziati a discapito di manodopera proveniente dall’Est. I due, buttati in mezzo alla strada, non possono che fare la loro più grande interpretazione della vita, fingersi “Rumeni” per continuare a vivere dei loro sogni e pagare le bollette. Una commedia scanzonata sull’arte tutta italiana del sapersi "arrangiare" finché la buona sorte non decide di venire alla loro porta…o al cantiere.
Interpreti: Silvia Benedini, Andrea Cereda, Cristina Gianni, Annagaia Marchioro, Alessio Nardin
Maschere: Alberto Dell`Abaco
Costumi: Silvia Benedini
Danze e Coreografie: Vitalba D`Aguanno
Drammaturgia: Alessio Nardin (con il contributo degli attori)
Regia: Alessio Nardin
La trama:
Lelio, figlio di Pantalone, dopo essere vissuto in modo avventuroso e dissoluto a Napoli, torna a Venezia, dove appena arrivato continua ad affidandosi al suo estro di bugiardo impenitente. Appena giunto incappa nel pieno di una serenata che Florindo, amante timido, rivolge segretamente a Rosaura. Quest’ultima si ritrova sul terrazzo di casa con la sorella Beatrice, con la quale rivaleggia continuamente. Senza indugio Lelio, assistito dal fido servo Arlecchino, si fa avanti, attirando l`attenzione delle due fanciulle (figlie di Scolastica, vedova di un famoso dottore di bologna ed ora in rovina) attribuendosi il merito dell`omaggio canoro. Di qui inizia un rutilante gioco di "spiritose invenzioni", come il fantasioso protagonista definisce le sue menzogne: s`inventa diverse false identità: si dichiara un ricco cavaliere napoletano invaghito di Rosaura, si finge un amico di se stesso con il padre, si vanta di aver goduto i favori delle sorelle con il severo Ottavio, amante di Beatrice. Anche quando è colto in flagrante e/o è smentito dai fatti, non si perde d`animo e cambia con scaltrezza identità e storia, riuscendo comunque convincente. Tutto questo sino a quando le sue bugie raggiungono dimensioni che nemmeno lui riesce a controllare…
con: Giuseppe Semeraro, Dario Cadei, Leone
Marco Bartolo
regia: Giuseppe Semeraro
musiche originali eseguite dal vivo:
Leone Marco Bartolo
luci: Otto Marco Mercante
Un sogno, un incubo forse un gioco.
Un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa.
Intorno a un quadrato bianco, sintesi di una casa invisibile, si danno battaglia un uomo, il suo fedele palloncino e un dispettoso uomo nero.
La singolarità di questo lavoro è la sua essenzialità e l’assenza totale di un testo.
Un racconto semplice e diretto sull’eterna lotta tra bene e male, morte e vita, luce e ombra, amore e odio, tutto con leggerezza e ironia.
Una favola muta sulla possibilità di far incontrare questi eterni contrari.
Una fiaba noir accompagnata dalle diavolerie acustiche, eseguite dal vivo, da un musicista che scolpisce lo spazio scenico con ritmo e poesia.
Definito come “una creazione di grande e raffinata fattura che senza una parola costruisce un conflitto antico come il mondo”.
Nello spettacolo le divertenti dinamiche tra i due protagonisti diventano pian piano una danza liberatoria e coinvolgente.
Testi e regia: Paolo Esposito
Ideazione e oggettistica: Matteo Fresch
Con: Paolo Esposito, Matteo Fresch, Ivan Gobbo, Anna Scomparin, Francesco Sansilli, Alessio Zambotto
Ognuno di noi ha uno scheletro nell`armadio, un segreto da nascondere, ma quello di Pantalone gli potrebbe costare tantissimo...Una macchia su di una lettera, un viaggio per mare, un gemello dalla Cina, duelli, intrighi e un`indecifrabile parola che inizia per F...
Pantalone dovrà salvare il suo amore con Beatrice, il buon nome di famiglia e l`onore della giovane Isabella...
Eppure quante peripezie e quante tragedie si sarebbero evitate se non fosse stato per quella maledetta lettera ...
Ghe iera `na volta... e oncò?
Rassegna teatrale 1 Marzo 2014 ore 16:30 Presso il Teatro Montegrappa
Incontro Nonni - Nipoti
Obbiettivi
* Dare importanza al tempo da dedicare agli affetti
* Trasmettere conoscenze ed esperienze in forme diverse
*Rivalutare l` importanza delle relazioni nello stare insieme, nel giocare, nel mangiare ,
nel raccontare ecc.
* Ritrovare nel passato recente il grande valore della solidarietà
* far capire ai bambini che è bello, stimolare e gratificante stare all` aperto a giocare anche
inventandosi giochi nuovi in modo semplice e spontaneo
* Dare opportunità di relazione tra le due generazioni pilastro: i nonni e i bambini
La Rassegna
I nonni "produrranno" a loro scelta:
racconti, poesie, filastrocche, proverbi, di una volta ma potranno inventarne anche nuovi, i quali potranno essere letti in teatro dai nonni, dai nipoti o da un attore
con: Lucia Schierano
Testo: Renzo Segala
Regia: Beatrice Zuin
Tina Pica, Paola Borboni, Anna Magnani, Franca Valeri e Franca Rame, sono solo alcune delle grandi attrici che come in un carosello, incanteranno il pubblico accompagnate dalle canzoni provocatorie di Milly, la cantante “en noir” degli anni Trenta. Lo spettacolo è un omaggio alle donne che si sono distinte nel mondo dello spettacolo, contribuendo all’evoluzione del costume dell’Italia da nord a sud. Con le loro vite in prima fila, i loro temperamenti e le molteplici capacità, hanno costruito un’immagine di donna forte, libera e coraggiosa. Unica interprete Lucia Schierano, cantando e recitando, fa rivivere alcuni tra i più significativi brani di storia italiana con leggerezza ed ironia.
Autore: Liberamente tratto
dall`ANFITRIONE di Plauto
Regia e Maschere: Matteo Destro
Scenografa: Francesco Di Noia
Musiche: Francesco Basso
Costumi: Manola Talato
Tecnico Luci: TJ Service di Luca Favretto
Trucco: Ornella Marin
Foto di scena: Giorgio Bellingardo
Una banda di cantastorie-buffoni racconterà, facendo uso di maschere, dell`intrigante e comica storia della nascita del potente Ercole. Si vedranno divinità possedute da umane passioni, servi alle prese con la libertà, guerrieri traditi, re indaffarati, messaggeri divini confusi, tutti protagonisti di quel mitologico intrigo che ha determinato il destino tragico dell`eroe greco. La banda degli attori-narratori vi canterà le imprese del futuro nascituro e a voi comuni mortali non resta che sedervi comodi, spegnere i cellulari e godervi lo spettacolo. Canti e musiche arricchiscono lo spettacolo, come sempre negli spettacoli dei bravissimi cantattori del Barabao teatro!
Testi e regia: Benoit Roland
Musiche: P. Coin
Palntomine e direzione d`attore: M. Destro
Luci: L. Riello
"Come può una compagnia di Commedia dell’arte avere l’insolenza di mettere in scena un’opera classica come “Il Barbiere di Siviglia”? Ci ricordiamo tutti l’apertura di Rossini: “…la ran la lera, la ran la là”. Non ci viene, ogni tanto, di cantare sotto la doccia “Figaro qua, Figaro là”? Si, quest’opera fa parte, inesorabilmente, della nostra cultura storica e sociale. Le arie più celebri sono state usate in tutti i frangenti: cinema, musica, televisione.... e tocca a noi, oggi, con la nostra esperienza ormai ventennale, di “profanare” un monumento del repertorio operistico italiano.
“Il Barbiere di Siviglia” è un’opera leggera e buffa. Già nella scrittura del libretto (datato 1816 e inizialmente intitolato “Almaviva, o sia l’inutile precauzione”), riconosciamo subito sotto le vesti di Bartolo il nostro Pantalone de’ Bisognosi: avaro, sospettoso, eternamente innamorato d’una fanciulla tanto più giovane. E Figaro, non somiglia al nostro simpatico Arlecchino, sempre pronto a seminare intrighi attorno a lui? Il Conte d’Almaviva ci ricorda tanto Florindo, l’innamorato dell’ “Arlecchino servitore di due padroni” e Rosina è la classica giovane innamorata. Don Basilio, maestro di musica, sapientone e corruttibile, somiglia stranamente al nostro panciuto Dottor Balanzone.
Come ci è congeniale sin dal nostro esordio, e non ultimo per l’allestimento de “I Promessi sposi”, il libretto de “Il Barbiere di Siviglia” scritto da Sterbini, non è niente altro che un pretesto, o meglio, un pre-testo; una ragione apparente che metteremo davanti a noi per nascondere l’autentico motivo della nostra scelta... lo sapete già, in fondo non vogliamo celare le nostre intime motivazioni che sono il divertirsi e divertire il pubblico, rileggendo l’opera di Gioacchino Rossini a modo nostro, con il nostro “savoir faire”, con autoderisione, senza complessi, senza tralasciare il lato musicale e canoro evitando però il confronto con la divina Callas e colleghi, in virtù dell’unico vantaggio di non essere dei cantanti ma solamente… attori!" (Benoit Roland)
Minifest 2014
LA BELLA E LA BESTIA - Fontemaggiore
Anfiteatro Athena - Rosà
Bella, figlia di un mercante caduto in disgrazia, per risollevare le sorti della propria famiglia accetta di andare a vivere nel castello della Bestia.
Dopo la paura iniziale, la ragazza si ritrova a guardare il mostro con occhi diversi…Il suo amore libera la Bestia dall’incantesimo che lo aveva trasformato in quell’essere orribile e al suo posto appare per incanto un bellissimo principe.
Lo spettacolo, che vede in scena tre bravissimi attori interpretare i diversi personaggi della fiaba, parla del coraggio necessario a sfidare le convenzioni e del desiderio di essere amati semplicemente per come si è.
Dai 5 anni ORE 21.15 INGRESSO € 2,50 bambini € 4,50 adulti
Gli spettacoli si terranno all`anfiteatro Athena ed in caso di maltempo al Teatro Montegrappa
Info: Ufficio Festival Bassano del Grappa 0424 519 819 oppure 0424 519 804
Ufficio Comune Rosà 0424 584 123
Teatro Montegrappa 380 2581366
www.operaestate.it
PIPPI PIRATA - Fondazione AIDA
Anfiteatro Athena - Rosà
La storia di Pippi Calzelunghe, la celebre bambina lentigginosa dalle trecce rosse all’insù, personaggio moderno e rivoluzionario nato dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren.
Pippi Calzelunghe, la celebre bambina lentigginosa dalle trecce rosse all’insù, è un personaggio moderno e rivoluzionario nato dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren.
Lo spettacolo racconta il viaggio di Pippi negli avventurosi mari del sud, accompagnata dagli inseparabili amici di sempre, fino al suo ritorno nella strampalata dimora di Villa Villacolle.
In scena gli attori descrivono luoghi inimmaginabili, interpretano tutti i personaggi, valorizzando il testo magico e surreale dell’autrice, ricco di buoni propositi ma sempre con allegria e con un sorriso contagioso.
Dai 4 anni ORE 21.15 INGRESSO € 2,50 bambini € 4,50 adulti
Gli spettacoli si terranno all`anfiteatro Athena ed in caso di maltempo al Teatro Montegrappa
Info: Ufficio Festival Bassano del Grappa 0424 519 819 oppure 0424 519 804
Ufficio Comune Rosà 0424 584 123
Teatro Montegrappa 380 2581366
www.operaestate.it
LE 12 FATICHE DI ERCOLE - Teatro della Tosse
Anfiteatro Athena - Rosà
Un viaggio nelle storie del Mediterraneo Antico attraverso un Grande Gioco dell’Oca in cui i due attori interagiscono con i bambini facendo conoscere loro le avventure del mitico Ercole.
Il racconto delle sue peripezie è vissuto in prima persona dal pubblico che viene diviso in due squadre: quella di Alessandro e quella di Sarah.
Tutto inizia dentro la camera dei due ragazzi, che in un noioso pomeriggio decidono di sfidarsi al grande gioco dell’oca.
A ogni giro corrisponde una delle fatiche già affrontate dal forzuto eroe.
Chi vincerà questa gara emozionante e ogni volta diversa?
Dai 4 anni ORE 21.15 INGRESSO € 2,50 bambini € 4,50 adulti
Gli spettacoli si terranno all`anfiteatro Athena ed in caso di maltempo al Teatro Montegrappa
Info: Ufficio Festival Bassano del Grappa 0424 519 819 oppure 0424 519 804
Ufficio Comune Rosà 0424 584 123
Teatro Montegrappa 380 2581366
www.operaestate.it
A PROPOSITO DI PITER PAN - Stilema – Uno Teatro
Anfiteatro Athena - Rosà
Nel teatro si può fare finta! Ci si può circondare di piccole magie, si può pensare che i sogni e la vita dopo tutto riescono a stare insieme.
I “classici” hanno la caratteristica di parlare al cuore delle persone oltre il tempo nel quale sono stati scritti.
Contengono un seme di eternità e di verità. Questo spettacolo non segue la storia originale di Barrie ma ne è un’allegra divagazione.
Utilizza solo alcune suggestioni del libro: il desiderio di volare, la paura di diventare grande, di vivere una vita in cui c’è sempre un orologio che ti insegue, a discapito di un cuore che batte.
Nel teatro, però, si può fare finta, ci si può circondare di piccole magie, si può pensare che i sogni e la vita dopo tutto riescono a stare insieme.
Dai 3 anni ORE 21.15 INGRESSO € 2,50 bambini € 4,50 adulti
Gli spettacoli si terranno all`anfiteatro Athena ed in caso di maltempo al Teatro Montegrappa
Info: Ufficio Festival Bassano del Grappa 0424 519 819 oppure 0424 519 804
Ufficio Comune Rosà 0424 584 123
Teatro Montegrappa 380 2581366
www.operaestate.it