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Cartellone scuola 2018
La Storia:
Nespola e Tartufo sono dei Raccontastorie che da tempo viaggiano per il mondo. Hanno girato villaggi e cortili invitati a portare “storie” da far vivere a grandi e piccini. Da una pagina del prezioso libro delle loro fiabe ha inizio la vicenda.
“C’era una volta…. in un dimenticato palazzo, che sorgeva ai piedi di una dimenticata collina, solcata da un dimenticato torrente che segnava il confine tra dimenticate regioni…. in mezzo a polvere e ragnatele, anche loro dimenticate da chissà quanti anni, una dimenticata soffitta in cui si trovavano “tre bauli” abbandonati. Nessuno sa da dove venissero, erano capitati lì per caso, forse …. dimenticati da qualcuno.
Fin da subito quei tre bauli sono apparsi curiosi e particolari: non volevano proprio saperne di aprirsi! Con qualsiasi tipo di chiave, con il martello, con il bastone, insomma non c’era niente da fare.
Stanchi e sconsolati, ci siamo messi a sognare ad occhi aperti immaginando quali storie e personaggi avremmo potuto inventare con quei tre bauli se solo si fossero aperti.
E proprio mentre fantasticavamo è successo qualcosa di inaspettato.
Con qualche scricchiolio i tre coperchi si sono spalancati!!! Quello era il modo per aprirli!!!
Non la forza, ma la poesia e la fantasia.
E così abbiamo conosciuto Maga Cartoccia, Picchio il Giocoliere e I Danzator dè mondo.
Gentile Pubblico, con un grande applauso accogliamo….”
Maga Cartoccia, esperta di viaggi e giochi con la carta che, con un foglio di giornale per ciascuno, ci guiderà in avventurose trasformazioni del foglio in oggetti, costumi e personaggi.
Picchio il Giocoliere simpatico e buffo saltimbanco che con i suoi attrezzi del mestiere,
cerchi, clave, palline, non aspetta altro che stupire con le sue abilità, ma che vuole anche giocare con il pubblico suggerendo i trucchi per diventare grandi giocolieri.
I Danzator dè mondo che con i loro strumenti musicali e con un grande mappamondo,
daranno vita ad un coreografico “giro del mondo”, insegnando al momento i passi e coinvolgendo tutti i presenti, con danze della tradizione popolare.
E allora, non ci resta che cominciare!
Ne La Fiaba dei tre Bauli l’incontro con i protagonisti delle storie porterà il pubblico presente di bambini/e, ad interagire attivamente con i personaggi, costruendo “direttamente” i vari passaggi dello spettacolo insieme con gli attori in scena e utilizzando materiali che i personaggi stessi forniranno.
Il tema affrontato è di grande attualità e meritevole di prioritario interesse: il bullismo.
Un ragazzo su due in Italia subisce episodi di violenza verbale, psicologica e fisica; il 33% ne è vittima ricorrente. Questo spettacolo offre l’occasione per poter educare alla pratica dello star bene con gli altri, favorire il potenziamento delle abilità sociali, la promozione della cooperazione, la promozione della solidarietà e la mediazione del conflitto tra i pari.
Lo spettacolo ha come protagonista Pinocchio, uno dei monelli più famosi della letteratura per l’infanzia; il Pinocchio de “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi.
Divenuto ormai un bambino in carne e ossa, Pinocchio abbandona i cattivi propositi e le cattive compagnie che lo hanno da sempre caratterizzato e inizia un percorso di impegno, sia nel comportamento che a scuola, per dimostrare riconoscenza al padre Geppetto e alla fata Turchina.
Quest’ultima però, per ricordargli chi era e qual è la sua storia, e come monito a non mentire mai più, gli ha lasciato il naso di legno in un corpo da bambino. Il nuovo Pinocchio è però posto di fronte alla difficoltà di far accettare la sua diversità fisica e di confrontarsi con certe dinamiche relazionali tipiche della sua età, in cui anche i buoni propositi e gli sforzi per ottenere dei voti positivi in pagella possono diventare oggetto di derisione da parte dei compagni. A Pinocchio così si presenta un’occasione di riscatto apparentemente perfetta: un affascinante sconosciuto, il Capitano Bulleone, comandante dell’esercito dei bulli della fantomatica città di Bullolandia, gli propone, attraverso un duro allenamento, di diventare un bullo del suo esercito, così che possa finalmente farsi rispettare e temere da tutti. Ma, attraverso l’aiuto della cara amica Alice e della Fata Turchina, Pinocchio capisce che scegliere la via del bullismo sarà un errore che lo porterà alla solitudine e che l’ingannevole Bullolandia altro non è che un mondo instabile e fasullo, tenuto in piedi soltanto dalla finta e fragile impalcatura psicologica e morale del ridicolo Capitan Bulleone.
Il testo intende sensibilizzare lo spettatore su un fenomeno ormai diffuso in tutto il mondo
e che sta aggiungendo livelli assai alti di pericolosità sociale oltre che di risonanza psicologica per chi ne è vittima: il Bullismo. Tale parola deriva dall’inglese “bullying” e indica un comportamento che mira a danneggiare fisicamente e psicologicamente il compagno più debole. La tematica del Bullismo viene affrontata in modo ironico, cercando di ridicolizzare la figura del bullo. Attraverso una caratterizzazione quasi grottesca si rivela, in modo divertente e comprensibile per un pubblico di ragazzini, quanto i meccanismi psicologici di chi viene definito “bullo” siano deboli. Inoltre, attraverso la tecnica del Teatro Interattivo, alcuni alunni parteciperanno da attori protagonisti ad alcune scene dello spettacolo, mentre i loro compagni saranno chiamati a decidere attivamente sull’evolversi della storia; come in un gioco divertente saranno direttamente coinvolti nelle avventure degli insoliti personaggi: l’ingenuo Pinocchio, l’irascibile Bulleone, la brillante Alice, l’apprensiva Mamma e la saggia Fata. Tutto ciò ha l’obiettivo di suscitare nei ragazzi una riflessione su argomenti che vivono e conoscono e di recuperare il valore del Teatro come strumento di comunicazione alternativa facilmente fruibile da essi stessi.
Uno spettacolo, insomma, senza età cronologica ma non anacronistico, consigliabile come pillola di saggezza, in un ambiente educativo dove gli atti di Bullismo stanno caratterizzando i comportamenti delle nuove generazioni.
...Fare il bullo non è un segno di forza ma di debolezza…
Renzo Pagliaroto
Il racconto di Ruyarad Kipling, fa parte a pieno titolo di quella categoria di storie che vengono classificate come “Romanzo di Formazione”. La vicenda racconta di Harvey un ragazzino viziato e figlio di un miliardario, abituato ad essere servito ed esaudito in ogni suo desiderio. Durante una traversata che dovrebbe portarlo in Europa, Harvey cade in mare, ma viene salvato da un pescatore di merluzzi, Manuel. Il giovane viene portato sul peschereccio We`re Here dove trascorre alcuni mesi con l’equipaggio e grazie alle avventure vissute “a bordo” scoprirà quanto sia impegnativo esaudire ogni suo capriccio. La storia sarà raccontata e vissuta da due narratori che interpreteranno i vari personaggi della vicenda.
FACELESS mostra come il potere del cyber bullo si affermi attraverso l’anonimato dei rapporti virtuali, si insinui nella vita delle vittime, standosene vigliaccamente nascosto nei meandri della rete web, e provochi gravi danni psicologici nella vita della persona colpita dalle sue persecuzioni.
Il cyberbullo si fa forte di questa verità e la usa per colpire la sua vittima, conscio del fatto che quest’ultima non è in grado di reagire. Lo scopo del cyber bullo è quello di prevaricare, insultare, minacciare, svergognare, terrorizzare, calunniare, deridere, spingere alla depressione, persino indurre al suicidio.
In questo spettacolo si racconta la storia di Eli, una ragazza come tante, in età scolare, che viene presa di mira da qualcuno. La sua vita cambia in breve tempo: le amiche le voltano le spalle, lei si vergogna ad andare a scuola, vuol rimanere chiusa in casa, vuole scomparire.
Solo un amico, Nico, le sarà vicino, le farà da supporto e tenterà di aiutarla. Ci riuscirà?
Uno spettacolo che fa riflettere, che rappresenta un aspetto celato della nostra società, che potrebbe riguardarci da vicino. Il forte coinvolgimento del pubblico, sia di adulti che di ragazzi sarà parte integrante dello spettacolo, e preparerà a un finale tutto da scrivere.
“ Di originale e nobile fattura “Robinson Crusoe, l`avventura” l`ultima fatica del Teatro Pirata di Jesi.
Lo spettacolo è tratto dall`omonimo capolavoro seicentesco di Daniel Defoe, il primo romanzo di avventura della letteratura moderna...La grande ricerca di libertà di un uomo è raccontata in una scenografia mutevole di raffinata fattura, dovuta all`artista Frediano Brandetti, che si scompone e ricompone, diventando ora una magione, ora un grande meraviglioso veliero, ora un`isola deserta attraverso il teatro di figura ( molto bello il burattino di Robinson che cambia faccia quando da ragazzo diventa adulto) linguaggio proprio della compagnia. Il giovane Simone Guerro, che già conoscevamo per l`ottimo “ Voglio la luna”, dirige anche con le sue significative canzoni i veterani Francesco Mattioni e Silvano Fiordelmondo, che in scena finiscono, imparando uno dall`altro, per ripetere in modo significativo le dinamiche che intercorrono anche nei protagonisti della storia. Robinson infatti nella scena finale prende coscienza che non può imporre a Venerdì la sua volontà, e che se vuole veramente essere un uomo libero deve lasciare l` amico, libero di scegliere, della sua vita.”
Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! E’ bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini.
La storia è accompagnata dalla narrazione, dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre.
La fiaba a cui è ispirato lo spettacolo si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti. Risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito affrontati a piedi e senza risorse, incontravano gli abitanti di villaggi sul loro percorso.
Stranieri, sconosciuti che chiedevano ospitalità e ristoro e che alle volte con qualche espediente sapevano conquistare la fiducia degli abitanti dei luoghi che attraversavano, risvegliando in questi ultimi sentimenti e sensazioni dimenticate o sopite.
La storia della Minestra di sasso, fonte di ispirazione dello spettacolo, trasversale a diverse culture fiabesche, narra appunto di uno di questi viandanti che raggiunge un villaggio e non trova ospitalità per la paura e la diffidenza degli abitanti. Solamente attraverso un espediente riuscirà a saziarsi.
Improvvisa un fuoco nella piazza del paese e, dopo aver chiesto in prestito una pentola, mette a bollire un sasso di fiume. La curiosità prende il sopravvento sulla diffidenza e ben presto tutti gli abitanti del posto desiderano aggiungere qualcosa, chi il sale, chi una verdura, all`ingrediente segreto che bolle in pentola e in alcuni casi la fiaba termina con una festa a cui partecipano tutti allegramente, in altri invece, la minestra se la mangia solamente l`improvvisato cuoco.
In tutte le versioni della storia però c`è un denominatore comune: il viandante, così come è apparso se ne va, senza dare spiegazioni, senza dire chi sia. Semplicemente riprende il suo viaggio e scompare anche se lascia una profonda traccia del suo passaggio.
In versioni più contemporanee il posto dei personaggi umani viene preso da animali che simboleggiano differenti psicologie e attitudini: un vecchio lupo, ormai non più cacciatore, poi, galline, maiali, pecore, capre, cavalli, asini, cani, portano a turno vari ingredienti e infine si ritrovano attorno ad un camino in un convivio festoso.
Anche in questa versione il lupo vagabondo se ne andrà portando via il suo sasso.
Non è infatti tanto nella figura del protagonista, umano o animale che sia, da ricercare il significato o la morale della storia, quanto in quello che questa figura è in grado di lasciare nei personaggi che restano. Ne sono trasformati, riscoprono sentimenti di unione, amicizia, felicità, leggerezza, che avevano dimenticato, abbandonato. La diffidenza verso gli altri, il sospetto, la paura lasciano il posto alla apertura degli animi, a sentimenti veri attraverso un gioco di illusione come quello del sasso.
L`attore attraverso l`utilizzo di oggetti e maschere interpreterà i differenti personaggi e li condurrà verso la festosa cena finale.
Due bambini, Emilio e Susanna, vivono la paura in modo diverso. Entrambi hanno ascoltato il racconto della fiaba di Pollicino e, nel buio della loro stanza da letto, s’immaginano l’arrivo dell’Orco. Emilio è terrorizzato mentre Susanna è eccitata e pronta ad affrontare il terribile mostro. L’importante è non dormire, per non farsi cogliere impreparati! Ma come fare? Per non addormentarsi le provano di tutte ma con scarsi risultati. Poi l’idea! L’unica cosa che può tenerli svegli è la paura stessa!
Cominciano così a raccontarsi le storie che più li terrorizzano, condite da streghe, fantasmi e genitori crudeli! La paura diventa così un gioco in cui i due bambini si troveranno a recitare e inventare, fino a dimenticarsi dell’Orco, o meglio, a saperlo affrontare con il sorriso.
Un tuffo nelle fiabe della tradizione, da Collodi a Calvino passando dai ricordi dei nostri nonni. Fiabe tramandate di bocca in bocca, assaggiate e masticate bene bene, per restituirle in una forma nuova e originale cercando però di mantenerne il sapore antico. Tra orchi affamati, streghe, e bambini astuti, faremo un salto in dietro nel tempo, quando le storie venivano raccontate davanti al caminetto, o a letto prima di addormentarsi.
Stagione Teatrale 2018
Gino Bartali nel settembre del 2013 è stato riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno come corriere durante l’occupazione tedesca: il ciclista nascondendo documenti falsi per gli ebrei nella canna e nel sellino della sua bicicletta, salva ottocento persone dalla deportazione nei lager. Tre giovani attori raccontano in modo ironico, poetico e a volte commovente i sogni e le imprese di “Ginettaccio” che incantò l’Italia con la sua bicicletta e le sue meravigliose imprese.
Una vita, fin da bambino, disseminata da salite, scelte difficili e vittorie conquistate con grande fatica, vissuta attraversando guerra e pericoli. Rischiando la propria vita in nome dell’umanità. La vita di un uomo che visse controvento, tenendo segrete fino alla morte le sue imprese più grandi; un invito alla fatica e al coraggio per le nuove generazioni.
Spettacolo fuori rassegna - EVENTO DEDICATO ALLA GIORNATA DELLA MEMORIA: PER NON DIMENTICARE
Una commedia più che degli equivoci, dell’equivoco: un errore provvidenziale che ridona speranza in tempi precari, una nota di fiducia con un carico di sana ironia. Lui. Lei. Non si conoscono. Lui è lasciato dalla fidanzata, lei molla il fidanzato. Lui e Lei sono cacciati di casa.
Lei e Lui affittano per uno strano scherzo del destino lo stesso appartamento. Lui e Lei sono costretti a passare un intero weekend insieme, ma Lei odia tutti i “Lui” e Lui odia tutte le “Lei”. I problemi arrivano quando fa capolino “L’altro”. Se vi gira la testa, figuratevi a
loro! In una girandola di situazioni inverosimili eppure verissime, si srotola una divertente storia d’amore condita da dolci e romantiche canzoni. Una piacevolissima commedia musicale “da camera”
Teatro di provincia, un vecchio e stanco Folco Bertinazzi, ultimo discendente di Carlo Antonio Bertinazzi (1710 - 1783) celebre Arlecchino del Théatre de la Comédie Italienne di Parigi, si sta preparando per lo spettacolo della sera, quando viene interrotto da due giovani attori che insoddisfatti del teatro standard e della sperimentazione alla moda, vogliono andare alle radici della Commedia dell’arte, imparare da lui l’arte della commedia e l’uso della maschera…. ma cosa li spinge, qual è il motore che muove la loro determinazione? Le vite dei tre personaggi come fossero “i tre scrigni” protagonisti nel Mercante di Venezia, l’opera di Shakespeare ambientata a Venezia, diventano la struttura della commedia, tre scatole cinesi che contengono tre storie. La storia di Folco il vecchio maestro sembra la linea guida: l’oro, la vera arte calpestata dalle mode, dalla visibilità televisiva o politica.
La coppia di neosposi Paul e Corie, dopo aver trascorso sei giorni di infuocata luna di miele chiusi in una stanza dell’hotel Plaza, si trasferisce nella sua prima casa, un piccolo e spoglio appartamento al quinto piano di un vecchio palazzo senza ascensore del Greenwich Village.La scomoda sistemazione e una serata a quattro, in compagnia dell’eccentrico vicino abusivo Victor Velasco e di Ethel, la benpensante madre di Corie, mettono a dura prova la loro vita matrimoniale e, in particolare, fanno emergere le loro differenze caratteriali: Paul è serio, contegnoso, prudente, Corie è vitale, appassionata, romantica; tanto l’uno è prevedibile e convenzionale quanto l’altra è imprevedibile e spudorata.Corie decide di mettere fine al matrimonio, non all’altezza delle sue elevate aspettative ideali, e caccia dal letto coniugale Paul, che finisce su una panchina di Washington Square Park, a ubriacarsi e camminare a piedi nudi nel parco, proprio in quella che lei gli aveva indicato come espressione della desiderata spontaneità. Ma quando vede come si è ridotto, Corie capisce di amarlo così come l’ha conosciuto e sposato, un uomo stabile e fidato, e di non volerlo affatto cambiare.
Girolamo Salimbeni e Giulio Pasquati, sopravvissuti all’inquisizione, ripiegano sul poco onorifico mestiere dei saltimbanco...ma finalmente giunge, inaspettata, l’occasione per riscattarsi. Recitare per Enrico III, futuro Re di Francia, nientemeno che la più grande e tragica storia d’amore di tutti i tempi: Romeo e Giulietta.
Ed ecco comparire nel campiello Veronica Franco, “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad “prova aperta”, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime.
L’Associazione Culturale Teatro dei Pazzi per la prima volta mette in scena un’opera di William Shakespeare mantenendo, però, quegli elementi che l’hanno fatta conoscere al grande pubblico: il ritmo sostenuto tipico della Commedia dell’Arte e l’uso delle maschere.
La rilettura del testo sfrutta la possibilità di abbinare ai personaggi creati da Shakespeare quelli tipici della Commedia, quali: il Dottore, il Capitano, gli Zanni e tutta una serie di soggetti di fantasia che partecipano alla trama.
Insieme alle Comari, che tendono la trappola ad un Falstaff bistrattato da tutti, fa sorridere l’assurda gelosia di Mastro Ford, il quale offre la possibilità ad ogni spettatore di sentirsi coinvolto nella storia. All’ astuzia di ironiche Comari si contrappone la sciatteria di serve comiche, dedite al doppio gioco, con il risultato finale di far vincere l’amore vero.
SPETTACOLO RINVIATO DAL 23 FEBBRAIO.
A CIASCUNO IL SUO 2018 - Rassegna d`autore sul cinema invisibile
Márton Kristóf
Il giovane protagonista, l`insicuro Mózes, è assillato dal fantasma del padre appena morto, un pastore protestante autoritario e ingombrante. Il tema della morte, dell`elaborazione del lutto, del disagio psichico e del rapporto genitori-figli viene raccontato con profondità e allo stesso tempo con ironia e leggerezza: Mózes porterà a termine le opere lasciate in sospeso dal padre per liberarsi del suo fantasma, riconciliandosi con la figura genitoriale, dopo aver tentato di scacciare la scomoda presenza con tentativi bizzarri e alleati strampalati. Il tutto all`interno di una famiglia ultra-tradizionale, in un piccolo e un po` bigotto villaggio ungherese.
DATA USCITA: 11 febbraio 2016
ANNO: 2014
GENERE: Commedia, Drammatico, Family
PAESE: Ungheria
Vincitore del Primo Premio al Bergamo Film Meeting 2015
Cineforum - Versione originale sottotitolata in italiano
Selene Caramazza
Simone Liberati
Barbora Bobulova
Stefano Fresi
Edoardo Pesce
Antonella Attili
Federico Pacifici
Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni appena compiuti, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l`uno dell`altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata.
DATA USCITA: 24 maggio 2017
ANNO: 2017
GENERE: Drammatico
PAESE: Italia
Selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs -Festival di Cannes 2017
Cineforum
Erik Gandini, regista italo svedese, parte dalla Svezia in un viaggio cinematografico che lo porta fino all`Etiopia. Il film nasce da una riflessione sul manifesto proposto dal parlamento svedese nel 1972, "La famiglia del futuro". Il concetto è che ogni relazione umana autentica si basa sull`indipendenza: una donna dal marito, gli adolescenti dai genitori, gli anziani dai figli. L`indipendenza però limita i contatti e le interazioni: così metà della popolazione vive sola, sempre più donne diventano madri single con l`inseminazione artificiale. Perché una vita sicura e protetta può rivelarsi tanto insoddisfacente? Una possibile risposta è affidata al noto sociologo polacco Zygmunt Bauman, che dimostra perché una vita priva di problemi non è necessariamente una vita felice.
DATA USCITA: 22 settembre 2016
GENERE: Documentario
ANNO: 2015
PAESE: Svezia
Cineforum
Bérénice Bejo
Robert Pattinson
Liam Cunningham
Stacy Martin
Yolande Moreau
Tom Sweet
Rebecca Dayan
Luca Bercovici
Jacques Boudet
Michael Epp
Roderick Hill
Liberamente ispirato ad un racconto di Jean-Paul Sartre e girato in 35mm, il film racconta, in quattro atti, la vita del piccolo Prescott (Tom Sweet) nella villa vicino a Parigi dov’è alloggiato con i suoi genitori. Il papà (Liam Cunningham), consigliere del presidente americano Wilson, lavora alle stressanti trattative di definizione di quello che diventerà il famigerato trattato di Versailles, appena dopo la fine della prima guerra mondiale. La formazione del carattere di Prescott è segnata da una precoce tensione intellettuale e da frequenti scatti d’ira, che portano inevitabilmente alla continua ridefinizione degli equilibri di potere familiare. Fra le storture e le ipocrisie sociali che avvelenano una coscienza al suo nascere e la preparano ad una sorte colpevole, si consuma lo scontro tra lo sterile e vigliacco mondo maschile dei diplomatici, e dell`ambiguo amico di amiglia Charles Marker (Robert Pattinson), e quello femminile, al contrario vitale e vibrante, che circonda il bambino con le tre profondamente diverse figure di donna che gestiscono la sua vita: l’austera e religiosa mamma (Bérénice Bejo), la dolce governante (Yolande Moreau) e la fragile insegnante di francese (Stacy Martin). In quella che è una lampante e allo stesso delicata simbologia del male del fascismo che di lì a poco infetterà l`Europa, la consapevolezza auto-affettiva di Prescott si addensa inesorabilmente nel nichilismo del primo dopoguerra, che alzerà appunto il sipario alle tirannie del Ventesimo Secolo.
DATA USCITA: 29 giugno 2017
GENERE: Drammatico
ANNO: 2015
PAESE: Gran Bretagna, Ungheria, Belgio, Francia
Leone del Futuro, Premio Luigi De Laurentiis per un`Opera Prima – Venezia 2015
Cineforum
Daniela Vega
Francisco Reyes
Luis Gnecco
Amparo Noguera
Aline Kuppenheim
Una donna fantastica vede protagonista la giovane Marina (Daniela Vega), cameriera e aspirante cantante che ha una relazione con Orlando (Francisco Reyes), più grande di lei di 20 anni. Dopo i festeggiamenti per il compleanno della ragazza, Orlando è colto da un malore e portato d`urgenza in ospedale. Al pronto soccorso l`uomo muore davanti allo sguardo impotente della compagna, che poco dopo si ritrova bersaglio delle indagini e dei subdoli sospetti dei familiari di Orlando. Ad alimentare il clima di diffidenza e pregiudizio nei confronti di Marina è la sua identità sessuale: la transessualità della donna è considerata infatti una perversione da parte della famiglia del defunto, la quale preferisce incanalare il dolore per la perdita in un`ostinata, innecessaria ostilità. Marina lotterà per il diritto di essere se stessa, una donna fantastica frutto di una lunga e dolorosa ricerca durata tutta la vita.
DATA USCITA: 19 ottobre 2017
GENERE: Drammatico
ANNO: 2017
PAESE: Cile, Germania, Spagna, USA
Miglior Sceneggiatura al Festival di Berlino 2017
Cineforum - PROIEZIONE DEDICATA ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA DISCRIMINAZIONE
Mario Monicelli
Ettore Scola
Nelly Chervenusheva
La bulgara Nelly Chervenusheva all`età di 78 è finalmente riuscita a realizzare il sogno di venire in Italia e di incontrare i suoi idoli cinematografici, Ettore Scola e Mario Monicelli. Per quasi cinquant`anni, infatti, Nelly, dalla sua piccola cabina di interprete, ha tradotto i classici del nostro cinema agli spettatori della sala cinematografica Odeon.
GENERE: Documentario
ANNO: 2006
PAESE: Bulgaria
Cineforum - PROIEZIONE DEDICATA ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Laia Costa
Frederick Lau
Franz Rogowski
Victoria, una ragazza di Madrid, incontra quattro ragazzi fuori da un locale notturno. Sonne e i suoi amici sono dei veri berlinesi che le promettono di farla divertire e di mostrarle la parte più autentica della città. In realtà i ragazzi sono nei guai: quella sera devono restituire a qualcuno un pericoloso favore. Quando i tentativi di seduzione di Victoria nei confronti di Sonne diventano qualcosa di più concreto, lui la convince a unirsi a loro nella missione. Progressivamente, quella che era iniziata come una serata divertente va fuori controllo. Quando l`alba si avvicina, Victoria e Sonne si rendono conto che devono tentare il tutto per tutto e si abbandonano a un viaggio da infarto nel cuore della notte.
DATA USCITA: 23 marzo 2017
GENERE: Drammatico, Thriller
ANNO: 2015
PAESE: Germania
Orso d`argento per il miglior contributo artistico (ex aequo) per la fotografia - Festival di Berlino 2015
Cineforum
Louis Garrel
Stacy Martin
Bérénice Bejo
Micha Lescot
Grégory Gadebois
Il mio Godard restituisce un ritratto affettuoso e ironico di una delle figure più importanti del cinema francese e mondiale, quella di Jean-Luc Godard, impersonato nel film dal giovane Louis Garrel. Attraverso lo sguardo dell`allora giovanissima moglie Anne, la pellicola ripercorre il Sessantotto, il maoismo, le proteste contro la guerra in Vietnam, ma soprattutto la storia d`amore appassionata e complicata, romantica e anticonformista, con la bella Anne che ha il volto intenso di Stacy Martin.
DATA USCITA: 31 ottobre 2017
GENERE: Biografico, Sentimentale, Commedia
ANNO: 2017
PAESE: Francia
Presentato al Festival di Cannes 2017 – Film in Concorso
Cineforum
Gaspar Galaz
Lautaro Núñez
Luís Henríquez
Miguel Lawner
Victor González
Nel deserto di Atacama, in Cile, sono installati i telescopi più potenti del mondo. Mentre gli scienziati esplorano le immensità del cielo, gli archeologi sondano il terreno alla ricerca delle tracce delle popolazioni precolombiane. Tra gli uni e gli altri si aggira un terzo fronte di ricerca: i parenti dei desaparecidos massacrati sotto il regime di Pinochet, a caccia dei resti dei loro cari.
DATA USCITA: 5 maggio 2016
GENERE: Documentario, Drammatico
ANNO: 2010
PAESE: USA, Francia, Cile, Germania, Spagna
European Film Awards 2010: miglior documentario
Cineforum
Il piccolo Cuca vive nell`idillio della campagna. Quando il suo papà parte in cerca di fortuna alla volta di una capitale industrializzata, deciderà di seguirlo e di imbarcarsi in una visionaria avventura.
DATA USCITA: 15 ottobre 2015
GENERE: Animazione
ANNO: 2013
PAESE: Brasile
Cineforum
Olivia Cooke
Thomas Mann
Jon Bernthal
Nick Offerman
Connie Britton
Molly Shannon
Matt Bennett
Bobb`e J. Thompson
Masam Holden
E` la storia divertente e commovente di Greg, un liceale che cerca di mimetizzarsi evitando relazioni profonde, come strategia di sopravvivenza in quel campo minato che è la vita sociale dei teenagers. Greg descrive persino il suo costante compagno Earl, con il quale realizza cortometraggi-parodia di classici del cinema, più come un collega che come il suo migliore amico. Ma quando sua madre (Connie Britton) insiste affinché lui passi del tempo con Rachel, una compagna di scuola recentemente colpita da un cancro, Greg scopre pian piano quanto valore può avere un vero legame di amicizia.
DATA USCITA: 10 dicembre 2015
GENERE: Drammatico
ANNO: 2015
PAESE: USA
Vincitore del Gran Premio della giuria e del Premio del pubblico al Sundance Film Festival 2015
Cineforum
Family Forum 2018
da giovedì 8 a giovedì 29 novembre 2018
Quattro film per parlare di legami e rapporti familiari proposti in collaborazione con il centro di ascolto e formazione CASA MAMRE di Bassano del Grappa.
Locandina Family Forum
Locandina Family Forum
guarda il Trailer
Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo, Sara Serraiocco, Sergio Rubini, Nino Frassica
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Durata: 105 min
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Durata: 105 min
Sandro e Luciano partono per una terra di frontiera, Cuba, all`inseguimento di un`attesa svolta economica. Ma il loro destino è segnato dall’incontro con Nora, una ragazza "interrotta", bella e irriducibile, sentimentale, estrema e anche lei italiana, che cambierà le loro vite. Se ne stanno andando. Tutti. E insieme a loro se ne va la bellezza, l`avventura, l`entusiasmo, l`amore e il futuro del nostro paese. Sono i ragazzi italiani, tecnologicamente connessi tra di loro come mai prima ma sparpagliati nel mondo alla ricerca di un luogo dove diventare grandi.
Presentato dal dr. Silvano Bordignon, psicologo e pubblicista.
INGRESSO: 5,00 € o con tessera abbonamento
Presentato dal dr. Silvano Bordignon, psicologo e pubblicista.
INGRESSO: 5,00 € o con tessera abbonamento
guarda il Trailer
Mackenzie Davis, Charlize Theron, Ron Livingston, Mark Duplass, Emily Haine, Elaine Tan, Colleen Wheeler, Marceline Hugot
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Durata: 96 min
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Durata: 96 min
Marlo, madre di tre figli di cui uno appena nato, su consiglio del fratello assume una tata per la notte. Titubante all’inizio per via della stravaganza della ragazza, col tempo Marlo stringe un legame unico con la giovane, premurosa, sorprendente e a volte provocatoria bambinaia di nome Tully. Terza collaborazione filmica fra la sceneggiatrice Diablo Cody e il regista Jason Reitman, dopo Juno e Young Adult, che espone le contraddizioni dell'essere donna cercando di smarcarsi dalle aspettative socioculturali.
Presentato dalla dott.ssa Ethel Piva, psicologa.
INGRESSO: 5,00 € o con tessera abbonamento
Presentato dalla dott.ssa Ethel Piva, psicologa.
INGRESSO: 5,00 € o con tessera abbonamento
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Denis Ménochet, Léa Drucker, Thomas Gioria, Mathilde Auneveux, Saadia Bentaieb, Florence Janas, Coralie Russier, Mathieu Saikaly
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Durata: 90 min
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Durata: 90 min
Due genitori divorziano e litigano per la custodia del figlio. Quando il giudice prende la sua decisione, la principale vittima sarà proprio il ragazzo. Storia di una violenza coniugale che dà battaglia ai cattivi padri, premiata al Festival di Venezia 2017 con il Leone d`Argento per la Miglior Regia e del Leone del Futuro Premio Luigi De Laurentiis per un’Opera Prima.
Presentato dalla dott.ssa Lidia Alfano, consulente giuridica Consultori familiari A. ULSS 7
INGRESSO: 5 € o con tessera abbonamento
Presentato dalla dott.ssa Lidia Alfano, consulente giuridica Consultori familiari A. ULSS 7
INGRESSO: 5 € o con tessera abbonamento
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Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Bill Nighy, James Lance, Honor Kneafsey, Frances Barber, Michael Fitzgerald, Reg Wilson, Hunter Tremayne
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Durata: 113 min
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Durata: 113 min
Fine anni ‘50. Una vedova cerca di superare il dolore per la morte del marito aprendo la prima libreria nell’area culturalmente depressa di un paesino della costiera. Ostacolata, troverà aiuto in una bambina e in un anziano appassionato lettore. Ispirato all’omonimo romanzo di Penelope Fitzgerald del 1978, in cui una piccola libreria di provincia diventa simbolo di una rivoluzione.
Presentato da don Battista Borsato, teologo
INGRESSO: 5 € o con tessera abbonamento
Presentato da don Battista Borsato, teologo
INGRESSO: 5 € o con tessera abbonamento