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Programmazione attuale
ABBONAMENTO 6 SPETTACOLI: € 50,00
valido per gli spettacoli dal 01.02.19 al 08.03.19
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BIGLIETTO SINGOLO SPETTACOLO : € 10,00
valido per gli spettacoli dal 26.01.19 al 08.03.19
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BAMBINI/RAGAZZI FINO A 14 ANNI:
INGRESSO GRATUITO per gli spettacoli dal 26.01.19 al 08.03.19 (escluso musical del 16.02.19)
6€ per il musical "In fondo al mar" del 16.02.19
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BIGLIETTO UNICO € 20.00 per lo spettacolo del 22.03.19
-
Per informazioni, prenotazioni e abbonamenti chiamare il 3383175398
-
Il Circolo Culturale Amici del Teatro Montegrappa presenta l’ormai tradizionale Rassegna Te- atrale 2019, studiata nei particolari, che ci ha impegnati significativamente nella ricerca, visione e selezione dei lavori, consci delle aspettative del nostro pubblico. La nuova stagione conferma la straordinaria ricchezza delle variegate proposte, coinvolgenti, emozionanti, delle compagnie scelte con cura, per offrire spettacoli di alta qualità artistica. Questo perché riteniamo, che il teatro abbia in sé una forte valenza sociale, e attraverso il suo linguaggio poliedrico esprima la storia , la cultura, le tradizioni e i cambiamenti dell’uomo nell’ambiente e nella comunità in cui vive. I simboli, le metafore, i gesti, le parole che si esprimono sul palco non sono che la rappresentazione, spesso, del mondo che ci circonda. Il teatro è il luogo in cui si ha il coraggio di manifestare ciò che in realtà siamo, attraverso la finzione. È il posto dove il vuoto dell’anima si colma e dove la lacrima manifesta il nostro cuore, la nostra felicità. Il nostro obiettivo e impegno è quello di tentare di convincere e incuriosire chi non ha mai varcato la soglia di un teatro mentre chi è già spettatore possa continuare a frequentarlo sempre con stimoli nuovi. Il teatro tra le varie cose, da la possibilità di confronto con le altre persone che stanno assistendo allo spettacolo e anche con gli attori che lo hanno portato sul palco. Vi darà modo di distrarvi dalle preoccupazioni e dai pensieri quotidiani, fornendovi spunti da diverse angolature. Momenti in cui riderete fragorosamente, altri nei quali vi commuoverete ma comunque vi wporteranno a riflettere. Ogni spettacolo è un viaggio dentro di noi che ci cambierà quando al termine, le luci del palcoscenico si spegneranno. Provate l’esperienza del teatro. Ne sarete affascinati.
Un particolare e sentito ringraziamento agli sponsor che ci sostengono con fiducia dandoci la possibilità ogni anno di aprire il sipario del nostro Teatro per sprigionare magia e fantasia.
valido per gli spettacoli dal 01.02.19 al 08.03.19
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BIGLIETTO SINGOLO SPETTACOLO : € 10,00
valido per gli spettacoli dal 26.01.19 al 08.03.19
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BAMBINI/RAGAZZI FINO A 14 ANNI:
INGRESSO GRATUITO per gli spettacoli dal 26.01.19 al 08.03.19 (escluso musical del 16.02.19)
6€ per il musical "In fondo al mar" del 16.02.19
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BIGLIETTO UNICO € 20.00 per lo spettacolo del 22.03.19
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Per informazioni, prenotazioni e abbonamenti chiamare il 3383175398
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Il Circolo Culturale Amici del Teatro Montegrappa presenta l’ormai tradizionale Rassegna Te- atrale 2019, studiata nei particolari, che ci ha impegnati significativamente nella ricerca, visione e selezione dei lavori, consci delle aspettative del nostro pubblico. La nuova stagione conferma la straordinaria ricchezza delle variegate proposte, coinvolgenti, emozionanti, delle compagnie scelte con cura, per offrire spettacoli di alta qualità artistica. Questo perché riteniamo, che il teatro abbia in sé una forte valenza sociale, e attraverso il suo linguaggio poliedrico esprima la storia , la cultura, le tradizioni e i cambiamenti dell’uomo nell’ambiente e nella comunità in cui vive. I simboli, le metafore, i gesti, le parole che si esprimono sul palco non sono che la rappresentazione, spesso, del mondo che ci circonda. Il teatro è il luogo in cui si ha il coraggio di manifestare ciò che in realtà siamo, attraverso la finzione. È il posto dove il vuoto dell’anima si colma e dove la lacrima manifesta il nostro cuore, la nostra felicità. Il nostro obiettivo e impegno è quello di tentare di convincere e incuriosire chi non ha mai varcato la soglia di un teatro mentre chi è già spettatore possa continuare a frequentarlo sempre con stimoli nuovi. Il teatro tra le varie cose, da la possibilità di confronto con le altre persone che stanno assistendo allo spettacolo e anche con gli attori che lo hanno portato sul palco. Vi darà modo di distrarvi dalle preoccupazioni e dai pensieri quotidiani, fornendovi spunti da diverse angolature. Momenti in cui riderete fragorosamente, altri nei quali vi commuoverete ma comunque vi wporteranno a riflettere. Ogni spettacolo è un viaggio dentro di noi che ci cambierà quando al termine, le luci del palcoscenico si spegneranno. Provate l’esperienza del teatro. Ne sarete affascinati.
Un particolare e sentito ringraziamento agli sponsor che ci sostengono con fiducia dandoci la possibilità ogni anno di aprire il sipario del nostro Teatro per sprigionare magia e fantasia.
testo e regia Ketti Grunchi
con Francesca Bellini, Aurora Candelli, Julio Escamilla e Gioele Torresan scene, audio e luci Yurij Pevere
maschera in cuoio Roberto Maria Macchi
con Francesca Bellini, Aurora Candelli, Julio Escamilla e Gioele Torresan scene, audio e luci Yurij Pevere
maschera in cuoio Roberto Maria Macchi
"La grande orsa adorava quella vita e quella sua strana famiglia… una ragazzina che si credeva vecchia e invece era un incanto, una donna grande e grossa con una folta barba che a vederla l’anima ti rideva, un uomo così piccolo da essere detto nano, con un cuore grande da gigante…”
Durante la seconda guerra mondiale, più di 500.000 zingari furono vittime di quello che in lingua romanì è chiamato Porrajmos, ovvero ‘divoramento’. Il popolo zingaro, come quello ebraico, subì una persecuzione di natura puramente razziale, tuttavia la loro storia non è altrettanto conosciuta. La loro rivolta, avvenuta ad Auschwitz il 16 maggio 1944, infatti non ha ancora un posto nella memoria moderna. Inoltre, negli atti del Processo di Norimberga soltanto un paragrafo ricorda l’Olocausto degli zingari, commemorato ufficialmente soltanto mezzo secolo dopo essere avvenuto.
Con lo stile sognante della fiaba noir, Paciv Tuke si ispira all'omonimo libro di Simona Fiori (Edizioni Saecula), intenso e struggente romanzo di denuncia sullo sterminio nazista degli zingari in Europa e, in generale, sull'intolleranza delle diversità di ogni genere.
Durante la seconda guerra mondiale, più di 500.000 zingari furono vittime di quello che in lingua romanì è chiamato Porrajmos, ovvero ‘divoramento’. Il popolo zingaro, come quello ebraico, subì una persecuzione di natura puramente razziale, tuttavia la loro storia non è altrettanto conosciuta. La loro rivolta, avvenuta ad Auschwitz il 16 maggio 1944, infatti non ha ancora un posto nella memoria moderna. Inoltre, negli atti del Processo di Norimberga soltanto un paragrafo ricorda l’Olocausto degli zingari, commemorato ufficialmente soltanto mezzo secolo dopo essere avvenuto.
Con lo stile sognante della fiaba noir, Paciv Tuke si ispira all'omonimo libro di Simona Fiori (Edizioni Saecula), intenso e struggente romanzo di denuncia sullo sterminio nazista degli zingari in Europa e, in generale, sull'intolleranza delle diversità di ogni genere.
Spettacolo fuori rassegna
Ingresso 10,00 €
Ingresso gratuito fino a 14 anni
Ingresso 10,00 €
Ingresso gratuito fino a 14 anni
Il malato immaginario, l’ultimo viaggio
StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto
Venerdì 1 febbraio 2019 ore 21:00
Soggetto originale e regia Marco Zoppello
con (in o.a.) Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi di Laura Salvagnin
maschere Roberto Maria Macchi
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero
datore luci Matteo Pozzobon
costumi realizzati da Antonia Munaretti
organizzazione Federico Corona
assistente alla regia Giulio Canestrelli
con (in o.a.) Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi di Laura Salvagnin
maschere Roberto Maria Macchi
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero
datore luci Matteo Pozzobon
costumi realizzati da Antonia Munaretti
organizzazione Federico Corona
assistente alla regia Giulio Canestrelli
Dopo essere sopravvissuti all’inquisizione Veneziana grazie a Don Chisciotte e ritornati alle antiche glorie per merito di Romeo e Giulietta, la Compagnia dello Stivale, ora composta da Giulio Pasquati, Girolamo Salimbeni e Veronica Franco giunge a Parigi! Ma la fama e il successo non durano e, in poco tempo, la compagnia si scioglie. L’unico a rimanere fedele alla professione è Giulio Pasquati, scritturato al Teatro Palais Royal e diretto nientemeno che da Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière.
17 febbraio 1673. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale, pregandoli di quest’ Ultimo Viaggio. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare!
A complicare la situazione un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento dove era rinchiusa.
Prende il via la celebre ed esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che, tra purghe e salassi, va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonietta si intessono e si cantano gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, il tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la fortuna del vecchio marito. È una recita particolare, quella che si rappresenta al Palais Royal quella sera, tra i lazzi, le improvvisazioni e le maschere grottesche dei Commedianti le ombre si allungano sui fondali dipinti, i bagliori delle candele si affievoliscono rischiando di spegnersi al primo soffiare del vento.
Il Malato Immaginario è una farsa perfetta. Molière, da veterano della risata, costruisce nell’ultima sua opera una macchina teatrale inattaccabile, tratteggiando personaggi classici e moderni allo stesso tempo. Egli mette in scena la forza e vitalità dell’amore giovanile contrapposta con la più grande paura dell’umano: il passare del tempo.
Un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanchi, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. I testi diventano, nuovamente, pre-testi, condizioni di partenza per spiccare il salto nell’universo molieriano, giocandoci, improvvisandolo, cantandolo, mimandolo nel gioco più totale del teatro, che deve essere vivo, estemporaneo e tangibile quanto la Commedia, specchio incrinato dell’umano.
Vivo è il teatro, dunque, quando viva è la Commedia.
Realizzato con il sostegno di 70° Ciclo di Spettacoli Classici
17 febbraio 1673. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale, pregandoli di quest’ Ultimo Viaggio. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare!
A complicare la situazione un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento dove era rinchiusa.
Prende il via la celebre ed esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che, tra purghe e salassi, va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonietta si intessono e si cantano gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, il tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la fortuna del vecchio marito. È una recita particolare, quella che si rappresenta al Palais Royal quella sera, tra i lazzi, le improvvisazioni e le maschere grottesche dei Commedianti le ombre si allungano sui fondali dipinti, i bagliori delle candele si affievoliscono rischiando di spegnersi al primo soffiare del vento.
Il Malato Immaginario è una farsa perfetta. Molière, da veterano della risata, costruisce nell’ultima sua opera una macchina teatrale inattaccabile, tratteggiando personaggi classici e moderni allo stesso tempo. Egli mette in scena la forza e vitalità dell’amore giovanile contrapposta con la più grande paura dell’umano: il passare del tempo.
Un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanchi, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. I testi diventano, nuovamente, pre-testi, condizioni di partenza per spiccare il salto nell’universo molieriano, giocandoci, improvvisandolo, cantandolo, mimandolo nel gioco più totale del teatro, che deve essere vivo, estemporaneo e tangibile quanto la Commedia, specchio incrinato dell’umano.
Vivo è il teatro, dunque, quando viva è la Commedia.
Realizzato con il sostegno di 70° Ciclo di Spettacoli Classici
Ingresso 10€ o con abbonamento alla rassegna
Ingresso gratuito fino a 14 anni
Vai alla rassegna Stagione Teatrale 2019
Ingresso gratuito fino a 14 anni
Vai alla rassegna Stagione Teatrale 2019
di e con Marco Pedrazzetti e Angelo Ceribelli
Tipo di spettacolo: teatro popolare e Commedia dell`Arte con utilizzo di trampoli e maschere. Durata: 75 minuti ca.
Mercuzio e Valentino, due giullari di grande fama, partono, inviati dal Signore di Milano alla volta di Verona, con l`incarico di far spettacolo per il Duca e sugellare l`alleanza tra le due casate. Ubaldo Cantalodi, servo del Signore di Milano, sbadato eaffamato, consegna a loro insaputa due testi differenti. Troppo tardi quando i due se ne accorgono. Una sola ora li divide dalla messa in scena, cosa possono fare per scampare le ire del Duca? Una corsa contro il tempo nel tentativo di inscenare uno spettacolo degno del sovrano. Cercando nel loro repertorio la giusta combinazione tra lazzi,battute ed improvvisazioni, mettono in scena un improbabile spettacolo con canovacci ispirati ad alcune delle più famose opere shakespeariane,: Sogno di una notte di mezzestate, Romeo e Giulietta, Riccardo Terzo, Amleto.Tra goliardiche risate ed imbarazzanti equivoci i due Folli Giullari ce la faranno nella loro impresa?
Uno spettacolo di Teatro Popolare ispirato alla figura dei “folli” definiti da Shakespeare i detentori del sapere, portatori di libertà e di parola: a loro tutto è concesso. Nella Commedia va in scena la Vita e lo spettatore si riconosce in qualche atto, passaggio, scena, o lazzo improvvisato. Ciascuno di noi potrebbe esser quel folle, che cerca di trovare il suo spazio nel mondo con determinazione, ironia e un pizzico di fortuna. I folli sono sinceri, considerano il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno recita la sua parte.
Mercuzio e Valentino, due giullari di grande fama, partono, inviati dal Signore di Milano alla volta di Verona, con l`incarico di far spettacolo per il Duca e sugellare l`alleanza tra le due casate. Ubaldo Cantalodi, servo del Signore di Milano, sbadato eaffamato, consegna a loro insaputa due testi differenti. Troppo tardi quando i due se ne accorgono. Una sola ora li divide dalla messa in scena, cosa possono fare per scampare le ire del Duca? Una corsa contro il tempo nel tentativo di inscenare uno spettacolo degno del sovrano. Cercando nel loro repertorio la giusta combinazione tra lazzi,battute ed improvvisazioni, mettono in scena un improbabile spettacolo con canovacci ispirati ad alcune delle più famose opere shakespeariane,: Sogno di una notte di mezzestate, Romeo e Giulietta, Riccardo Terzo, Amleto.Tra goliardiche risate ed imbarazzanti equivoci i due Folli Giullari ce la faranno nella loro impresa?
Uno spettacolo di Teatro Popolare ispirato alla figura dei “folli” definiti da Shakespeare i detentori del sapere, portatori di libertà e di parola: a loro tutto è concesso. Nella Commedia va in scena la Vita e lo spettatore si riconosce in qualche atto, passaggio, scena, o lazzo improvvisato. Ciascuno di noi potrebbe esser quel folle, che cerca di trovare il suo spazio nel mondo con determinazione, ironia e un pizzico di fortuna. I folli sono sinceri, considerano il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno recita la sua parte.
Ingresso 10€ o con abbonamento alla rassegna
Ingresso gratuito fino a 14 anni
Vai alla rassegna Stagione teatrale 2019
Ingresso gratuito fino a 14 anni
Vai alla rassegna Stagione teatrale 2019
guarda il Trailer
regia Alberto Bronzato
coreografie Cinzia Agostini
direzione canto Dario Righetti
con Elisa Cunegatti, Luca Zamboni, Marco Frassani, Donatella Tafuri, Patrizia Benini, Edoardo Bronzato, Gaia Manzini, Giorgia Galvani, Massimo Agostini, Simone Arcari, Simone Ceccacci, Alice Antonini, Alessia Casagrande, Francesca Nicolis, Alessandra Pacitto, Laura Rossi, Martina Zamboni, Carmen Avino, Donatella Ba, Mattea Borgo, Giulia Serina, Sara Vandin, Mattia Giardini, Carlo Bissoli, Giulia Arpaia Agostini
coreografie Cinzia Agostini
direzione canto Dario Righetti
con Elisa Cunegatti, Luca Zamboni, Marco Frassani, Donatella Tafuri, Patrizia Benini, Edoardo Bronzato, Gaia Manzini, Giorgia Galvani, Massimo Agostini, Simone Arcari, Simone Ceccacci, Alice Antonini, Alessia Casagrande, Francesca Nicolis, Alessandra Pacitto, Laura Rossi, Martina Zamboni, Carmen Avino, Donatella Ba, Mattea Borgo, Giulia Serina, Sara Vandin, Mattia Giardini, Carlo Bissoli, Giulia Arpaia Agostini
IN FONDO AL MAR è un musical che si ispira ad una delle più conosciute fiabe di Andersen; in un regno magico sotto il mare, una bellissima sirena dalla voce perfetta, si innamora di un umano, un principe, ed è per lui che dovrà sfidare suo padre, il Re del mare, e sfuggire alle grinfie di una strega cattiva.
Un musical che vede coinvolte 25 persone, tutte impegnate nel canto, nel ballo e nella recitazione per un risultato davvero avvincente ed emozionante!
Un musical che vede coinvolte 25 persone, tutte impegnate nel canto, nel ballo e nella recitazione per un risultato davvero avvincente ed emozionante!
Ingresso 10€ o con abbonamento alla rassegna
Ingresso 6€ per bambini/ragazzi fino a 14 anni
Vai alla rassegna Stagione teatrale 2019
Ingresso 6€ per bambini/ragazzi fino a 14 anni
Vai alla rassegna Stagione teatrale 2019
Di Gianni Clementi
(traduzione dialettale di Roberto Puliero)
Regia di Roberto Puliero
Con Cristina Contarini, Kety Mazzi, Roberto Puliero, Anastasia Rossato, Tommaso Rossato, Davide Valieri, Giovanni Vit
Scene Gino Copelli
Musiche Giuliano Crivellente
Costumi Kety Mazzi
Audio e Luci Claudia Stefani
(traduzione dialettale di Roberto Puliero)
Regia di Roberto Puliero
Con Cristina Contarini, Kety Mazzi, Roberto Puliero, Anastasia Rossato, Tommaso Rossato, Davide Valieri, Giovanni Vit
Scene Gino Copelli
Musiche Giuliano Crivellente
Costumi Kety Mazzi
Audio e Luci Claudia Stefani
La Barcaccia apre il nuovo anno con la proposta di una novità assoluta, opera dell’Autore di teatro oggi più rappresentato in Italia. La Commedia, come tutte le opere di Clementi, è originalmente scritta in romanesco, ma nell’occasione l’Autore ha concesso alla Compagnia l’autorizzazione a tradurla nel dialetto veronese. E’ questo allora il linguaggio che la messinscena de “La Barcaccia” affida ai protagonisti della vicenda: i componenti d’una modesta famiglia di nostri concittadini, “emigrati” a Roma negli anni Quaranta per rispondere alle propagandistiche esortazioni del regime alle realizzazioni dell’Agro Pontino. Le vicende, le apprensioni, i sogni e i progetti, le “ciacole” e le baruffe dei nostri antenati si intrecciano così sulla scena avendo sullo sfondo i drammatici avvenimenti degli anni 1942/43: e la commedia diventa allora anche una sorta di documento storico e di preziosa testimonianza di avvenimenti che hanno segnato un’epoca.
Dopo aver percorso tante tappe festose del teatro comico e brillante d’ogni tempo, La Barcaccia invita nell’occasione il suo pubblico ad immedesimarsi con passione nelle vicende così narrate. A garantire lo spettacolo, è in ogni caso il nostro dialetto, sempre in grado, con la sua connaturata ironia, di stemperare la drammaticità degli eventi, testimoniando la capacità antica della nostra gente di reinventarsi ogni giorno la vita anche nelle situazioni più intricate: vita che non a caso alla fine irrompe gioiosamente anche sulla scena, regalando nuovi sogni e nuove speranze.
Dopo aver percorso tante tappe festose del teatro comico e brillante d’ogni tempo, La Barcaccia invita nell’occasione il suo pubblico ad immedesimarsi con passione nelle vicende così narrate. A garantire lo spettacolo, è in ogni caso il nostro dialetto, sempre in grado, con la sua connaturata ironia, di stemperare la drammaticità degli eventi, testimoniando la capacità antica della nostra gente di reinventarsi ogni giorno la vita anche nelle situazioni più intricate: vita che non a caso alla fine irrompe gioiosamente anche sulla scena, regalando nuovi sogni e nuove speranze.
Ingresso 10€ o con abbonamento alla rassegna
Ingresso gratuito fino a 14 anni
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Una delle ultime sere di carnovale
Gruppo teatrale La Trappola di Vicenza
Venerdì 1 marzo 2019 ore 21:00
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Di Carlo Goldoni
Regia Alberto Bozzo
Assistente alla regia Loredana Fucito,
scenografia Giuseppe Rizzotto e Carolina Cubria
costumi trucco parrucco Carolina Cubria,
scelte musicali Alberto Bozzo,
azioni coreografiche Federico Boaria ,
consulenza artistica Annarita Scaramella,
Sartoria Matelier Traforetti di Mattia Traforetti,
aiuto sartoria Sabrina Piccolo,
Acconciature Riccarda Finato,
Fotografia Gildo Maino,
luci Andrea Munaretto,
fonica Pierantonio Cisotto
Personaggi e interpreti
Madama Gatteau Raffaella Giulianati, Sior Zamaria Maurizio Cerato, Siora Domenica Ilaria Rigoni, Sior Anzoletto Stefano Farina, Siora Marta Maddalena Galvan, Sior Bastian Andrea Mervisan, Sior’Alba Lidia Munaro, Sior Lazaro Stefano Parise,Siora Elenetta Patrizia Lovato, Sior Agustin Gabriele Casarotto, Siora Polonia Silvia Ronco, Sior Momolo Marco Francini, Marina Loredana Fucito, Lussieta Maria Pia Grandi
Regia Alberto Bozzo
Assistente alla regia Loredana Fucito,
scenografia Giuseppe Rizzotto e Carolina Cubria
costumi trucco parrucco Carolina Cubria,
scelte musicali Alberto Bozzo,
azioni coreografiche Federico Boaria ,
consulenza artistica Annarita Scaramella,
Sartoria Matelier Traforetti di Mattia Traforetti,
aiuto sartoria Sabrina Piccolo,
Acconciature Riccarda Finato,
Fotografia Gildo Maino,
luci Andrea Munaretto,
fonica Pierantonio Cisotto
Personaggi e interpreti
Madama Gatteau Raffaella Giulianati, Sior Zamaria Maurizio Cerato, Siora Domenica Ilaria Rigoni, Sior Anzoletto Stefano Farina, Siora Marta Maddalena Galvan, Sior Bastian Andrea Mervisan, Sior’Alba Lidia Munaro, Sior Lazaro Stefano Parise,Siora Elenetta Patrizia Lovato, Sior Agustin Gabriele Casarotto, Siora Polonia Silvia Ronco, Sior Momolo Marco Francini, Marina Loredana Fucito, Lussieta Maria Pia Grandi
Siamo a Venezia nella casa-laboratorio del vedovo tessitore Zamaria e della sua giovane figlia Domenica, innamorata del disegnatore di stoffe Anzoletto, indaffarata ad accogliere i numerosi ospiti per la cena.Si festeggia “una delle ultime sere di carnovale”: artigiani e mercanti di tessuti giungono soli o accompagnati dalle consorti. Scherzano amabilmente, discutono del loro futuro commerciale, amoreggiano, si punzecchiano a vicenda, giocano alla meneghella. Durante la serata Domenica viene a conoscenza dell‘imminente partenza di Anzoletto per Moscovia, in compagnia dell’eccentrica ed esuberante Madame Gatteau, ricamatrice francese che non vuol cedere allo sfiorire degli anni.Il sogno d’amore della giovane sembra infrangersi, ma grazie alla solidarietà femminile l’intera vicenda si risolve con un lieto fine a sorpresa…
L’allestimento realizzato con garbo e cura dei dettagli, vuole discostarsi dalle classiche interpretazioni grazie ad alcuni alleggerimenti testuali e all’inserimento di musica e movimento che diventano parte integrante della drammaturgia. La commedia a tratti si trasforma in una vera e propria coreografia dai toni surreali, il ritmo serrato rende frizzante e coinvolgente la vicenda che alterna momenti brillanti ad altri squisitamente poetici.
L’allestimento realizzato con garbo e cura dei dettagli, vuole discostarsi dalle classiche interpretazioni grazie ad alcuni alleggerimenti testuali e all’inserimento di musica e movimento che diventano parte integrante della drammaturgia. La commedia a tratti si trasforma in una vera e propria coreografia dai toni surreali, il ritmo serrato rende frizzante e coinvolgente la vicenda che alterna momenti brillanti ad altri squisitamente poetici.
Ingresso 10€ o con abbonamento alla rassegna
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Ingresso gratuito fino a 14 anni
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Produzione: TEATRIA SRL
Sulla scena solo un microfono vintage, ancora con il filo, la luce fissa di un occhio di bue e lui, il comico, in piedi, altrimenti non sarebbe uno “stand up”. Non c’è nessun filo conduttore, in compenso c’è tanta comicità, il meglio di 10 anni di Balasso. Un concentrato di parole senza fronzoli, una carrellata di battute, monologhi tragicomici, modi di dire, ragionamenti sul filo dell’assurdo, riflessioni indignate contro il mondo e interpretazione dei difetti che appartengono a tutti noi. Basta per davvero un microfono e la voglia di raccontare in che assurdo mondo viviamo. Più di due ore di zapping in puro stile Balasso, concentrato in un’unica performance che raccoglie tutti gli espedienti dell’Arte della Commedia. Lo spettacolo risulta così un’antologia comica durante la quale l’attore gioca con i diversi registri linguistici e tutte le varianti della risata: da quella sottile nata dai doppi sensi e dai giochi di parole, a quella più amara che sottolinea le miserie e i difetti umani, fino a quella di pancia, per cui si ride fino alle lacrime. Una valanga verbale travolgente, scagliata contro il pubblico come un vero e proprio tsunami di comicità assoluta.
INGRESSO UNICO 20€
Spettacolo fuori rassegna
Per informazioni e prenotazioni chiamare il 3383175398
Spettacolo fuori rassegna
Per informazioni e prenotazioni chiamare il 3383175398
di e con Anna De Franceschi
regia Duodorant
consulenza musicale Simone Chivilò
scene Giorgio Benotto
oggetti Alberto Nonnato
messa in scena Giulio Canestrelli
regia Duodorant
consulenza musicale Simone Chivilò
scene Giorgio Benotto
oggetti Alberto Nonnato
messa in scena Giulio Canestrelli
Super G! Un’ acclamata performer da varietà, fuoriclasse dell`intrattenimento.
Così padrona del proprio palco, così indifesa lontana da esso, in quella vita privata che normalmente si cela allo sguardo dei fans.
Vita e peripezie di una piccola grande eroina che non molla mai.
un viaggio fra scena e realtà raccontato dalle emozioni di una clown a tempo pieno. Attenzione: Spettacolo punk-clown. Arrivando dritto al cuore, potrebbe facilmente coinvolgere tutti. Vivere attentamente le avvertenze.
Tra Anna De Franceschi e il Duodorant è stato subito amore.
In questo matrimonio artistico, entrambe le parti, hanno visto in Ginger un clown contemporaneo, la cui figura è lontana dal falso stereotipo di clown per l`infanzia. Parla a tutti universalmente e, con le stesse tecniche clownesche, attraversa sogni, attese e solitudini all`interno di una cornice dove ognuno può riconoscersi. Niente fiorellini.
Niente organetti. Niente palloncini.
Ma esplosiva vitalità, carica emotiva e spregiudicatezza.
Così padrona del proprio palco, così indifesa lontana da esso, in quella vita privata che normalmente si cela allo sguardo dei fans.
Vita e peripezie di una piccola grande eroina che non molla mai.
un viaggio fra scena e realtà raccontato dalle emozioni di una clown a tempo pieno. Attenzione: Spettacolo punk-clown. Arrivando dritto al cuore, potrebbe facilmente coinvolgere tutti. Vivere attentamente le avvertenze.
Tra Anna De Franceschi e il Duodorant è stato subito amore.
In questo matrimonio artistico, entrambe le parti, hanno visto in Ginger un clown contemporaneo, la cui figura è lontana dal falso stereotipo di clown per l`infanzia. Parla a tutti universalmente e, con le stesse tecniche clownesche, attraversa sogni, attese e solitudini all`interno di una cornice dove ognuno può riconoscersi. Niente fiorellini.
Niente organetti. Niente palloncini.
Ma esplosiva vitalità, carica emotiva e spregiudicatezza.
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Cartellone scuola 2019
da mercoledì 30 gennaio a mercoledì 20 marzo 2019
Adesioni entro il 30 novembre 2018
Adesioni entro il 30 novembre 2018
Scarica Locandina Rassegna Cartellone Scuola 2019
Scarica Pieghevole Rassegna Cartellone Scuola 2019
Scarica Lettera di presentazione
Scarica Scheda di adesione
Scarica Scheda proposta spettacoli
Una rassegna teatrale interamente dedicata ai bambini e ai ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo. la rassegna vuole offrire un’occasione di reale accrescimento culturale e personale per tutti i fruitori e svilupparne e favorirne le capacità creative e la curiosità.
Le scuole e gli Istituti avranno la possibilità discegliere lo/gli spettacolo/i inserendo l’iniziativa nel piano annuale della loro offerta formativa.
Scheda presentazione Viaggiando s'impara
Scheda presentazione I musicanti di Brema
Scheda presentazione Un dito contro... i bulli
Scheda presentazione C'est Magnifique
Scheda presentazione Tutti giù dal muro
Scheda presentazione Mirrors
Scarica Pieghevole Rassegna Cartellone Scuola 2019
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Una rassegna teatrale interamente dedicata ai bambini e ai ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo. la rassegna vuole offrire un’occasione di reale accrescimento culturale e personale per tutti i fruitori e svilupparne e favorirne le capacità creative e la curiosità.
Le scuole e gli Istituti avranno la possibilità discegliere lo/gli spettacolo/i inserendo l’iniziativa nel piano annuale della loro offerta formativa.
Scheda presentazione Viaggiando s'impara
Scheda presentazione I musicanti di Brema
Scheda presentazione Un dito contro... i bulli
Scheda presentazione C'est Magnifique
Scheda presentazione Tutti giù dal muro
Scheda presentazione Mirrors
Scritto, Interpretato e Diretto da: Massimiliano Fenaroli e Marcello Nicoli
Genere: Teatro d’attore, fiaba, coinvolgimento attivo degli spettatori
Durata: 60 minuti
Genere: Teatro d’attore, fiaba, coinvolgimento attivo degli spettatori
Durata: 60 minuti
Viaggiare.... metafora del crescere e della vita;
Viaggiare…. desiderio di conoscere nuove realtà;
Viaggiare.... incontro di emozioni e sentimenti;
Viaggiare.... atmosfera per far nascere il gioco;
Viaggiare…. scoprendo, seguendo, lasciando tracce.
Uno spettacolo buffo in cui percorrere chilometri immaginari, attraversare confini, superare limiti, viaggiare nel cielo, sull’acqua, sulla terra, con la fantasia, conquistare mete e traguardi.
Uno spettacolo dove il “mio” corpo e lo spazio intorno a me diventano occasione di scoperta e conoscenza. Uno spettacolo costruito interamente attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini/e.
La vicenda prende il via dall’ ALBERGO DEL VIAGGIATORE dove due Viaggiatori - Tuttofare accolgono il pubblico per condurlo alla scoperta di quanto nasconde ognuna delle grandi porte presenti in scena: per ogni porta un mondo, un personaggio, un’avventura da vivere insieme a piccoli e grandi.
…Si parte dunque!
Ad arricchire la storia, dai bagagli degli indaffarati viaggiatori, compaiono oggetti, luci, suoni, materiali che messi a disposizione ed utilizzati dai bambini/e, diventano mezzi di trasporto, approdi sicuri, pietre scolpite dal tempo, tramonti colorati e personaggi fiabeschi
Viaggiare…. desiderio di conoscere nuove realtà;
Viaggiare.... incontro di emozioni e sentimenti;
Viaggiare.... atmosfera per far nascere il gioco;
Viaggiare…. scoprendo, seguendo, lasciando tracce.
Uno spettacolo buffo in cui percorrere chilometri immaginari, attraversare confini, superare limiti, viaggiare nel cielo, sull’acqua, sulla terra, con la fantasia, conquistare mete e traguardi.
Uno spettacolo dove il “mio” corpo e lo spazio intorno a me diventano occasione di scoperta e conoscenza. Uno spettacolo costruito interamente attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini/e.
La vicenda prende il via dall’ ALBERGO DEL VIAGGIATORE dove due Viaggiatori - Tuttofare accolgono il pubblico per condurlo alla scoperta di quanto nasconde ognuna delle grandi porte presenti in scena: per ogni porta un mondo, un personaggio, un’avventura da vivere insieme a piccoli e grandi.
…Si parte dunque!
Ad arricchire la storia, dai bagagli degli indaffarati viaggiatori, compaiono oggetti, luci, suoni, materiali che messi a disposizione ed utilizzati dai bambini/e, diventano mezzi di trasporto, approdi sicuri, pietre scolpite dal tempo, tramonti colorati e personaggi fiabeschi
Di e con: Ivan Di Noia e Romina Ranzato
Durata: 50 minuti circa
Genere: Teatro d’Attore, Narrazione e Live Sound
-
Età consigliata: Dai 3 anni in su
Durata: 50 minuti circa
Genere: Teatro d’Attore, Narrazione e Live Sound
-
Età consigliata: Dai 3 anni in su
Lo spettacolo narra la vicenda di un asino, un cane, un gatto e un gallo che rifiutati per
differenti motivi, dai loro rispettivi padroni si mettono in cammino verso la città di Brema
sicuri di trovare un nuovo futuro.
Durante il loro viaggio, però, i quattro animali non immaginano certo di dover incontrare
dei pericoli, grazie ai quali stringeranno una solida amicizia. Riusciranno i nostri amici ad
arrivare a Brema? Lo scoprirete solo vedendo lo spettacolo!
Questa fiaba tradizionale fa emergere, tematiche importanti e significative quali: l’amicizia, l’accettazione della diversità e l’altruismo. Rappresentata tramite Teatro d’Attore, narrazione ed Effetti Sonori dal vivo, la storia prende vita coinvolgendo fortemente sia i bambini che il pubblico presente, poiché chiamati a partecipare direttamente agli effetti sonori proposti dagli attori.
differenti motivi, dai loro rispettivi padroni si mettono in cammino verso la città di Brema
sicuri di trovare un nuovo futuro.
Durante il loro viaggio, però, i quattro animali non immaginano certo di dover incontrare
dei pericoli, grazie ai quali stringeranno una solida amicizia. Riusciranno i nostri amici ad
arrivare a Brema? Lo scoprirete solo vedendo lo spettacolo!
Questa fiaba tradizionale fa emergere, tematiche importanti e significative quali: l’amicizia, l’accettazione della diversità e l’altruismo. Rappresentata tramite Teatro d’Attore, narrazione ed Effetti Sonori dal vivo, la storia prende vita coinvolgendo fortemente sia i bambini che il pubblico presente, poiché chiamati a partecipare direttamente agli effetti sonori proposti dagli attori.
Testo e regia: Giuseppe Di Bello
Con: Naya Dedemailan Rojas Alvarez
Musiche dal vivo: Luca Visconti
Organizzazione: Michele Ciarla
Età consigliata: Dai 7 anni ai 12
Con: Naya Dedemailan Rojas Alvarez
Musiche dal vivo: Luca Visconti
Organizzazione: Michele Ciarla
Età consigliata: Dai 7 anni ai 12
Lo spettacolo, che trae ispirazione da “Il dito magico” di Roald Dhal, è il primo
capitolo di un progetto intitolato "Piccole metamorfosi" che intende portare i
giovani spettatori, attraverso la trasformazione dei personaggi narrati in altro da
sè, a riflettere sui propri sentimenti e comportamenti nei confronti degli altri e
sull'importanza delle ragioni altrui.
Racconta la storia di una bambina, Anna, che possiede un involontario ma
straordinario potere che si concentra tutto nel suo dito indice, che punta contro le
persone che la fanno arrabbiare veramente; in quei momenti, vede tutto rosso e le
viene improvvisamente un gran caldo dappertutto mentre dal dito magico si
sprigiona una specie di lampo, una sorta di “giustizia” che si abbatte sul
colpevole di turno trasformandolo e costringendolo a vivere situazioni bizzarre e
imbarazzanti.
E' più forte di lei. Se assiste ad ingiustizie o ne è lei stessa vittima, oplà, il suo dito
magico spunta fuori e colpisce, con conseguenze esilaranti. Ma è con Leopoldo
che Anna compie il suo capolavoro. Leopoldo è un compagno viziato e bulletto,
che spadroneggia nella classe, umiliando tutti e soprattutto i più deboli. Tra questi,
la sua vittima preferita è Pippo che chiama Mastrolindo per via del lavoro del
padre. Anna, col suo dito magico, trasformerà Leopoldo costringendolo così, per
un istante, nella condizione e nelle emozioni di coloro che abitualmente prendeva
in giro. L'emozionante rovesciamento dei ruoli si conferma anche in questa
storia come uno dei mezzi emotivi più efficaci per determinare un profondo
cambiamento nei personaggi e così... un finale a sorpresa farà crescere in tutti,
personaggi e pubblico, la consapevolezza che per combattere il bullismo non c'è
alcun bisogno della magia.
capitolo di un progetto intitolato "Piccole metamorfosi" che intende portare i
giovani spettatori, attraverso la trasformazione dei personaggi narrati in altro da
sè, a riflettere sui propri sentimenti e comportamenti nei confronti degli altri e
sull'importanza delle ragioni altrui.
Racconta la storia di una bambina, Anna, che possiede un involontario ma
straordinario potere che si concentra tutto nel suo dito indice, che punta contro le
persone che la fanno arrabbiare veramente; in quei momenti, vede tutto rosso e le
viene improvvisamente un gran caldo dappertutto mentre dal dito magico si
sprigiona una specie di lampo, una sorta di “giustizia” che si abbatte sul
colpevole di turno trasformandolo e costringendolo a vivere situazioni bizzarre e
imbarazzanti.
E' più forte di lei. Se assiste ad ingiustizie o ne è lei stessa vittima, oplà, il suo dito
magico spunta fuori e colpisce, con conseguenze esilaranti. Ma è con Leopoldo
che Anna compie il suo capolavoro. Leopoldo è un compagno viziato e bulletto,
che spadroneggia nella classe, umiliando tutti e soprattutto i più deboli. Tra questi,
la sua vittima preferita è Pippo che chiama Mastrolindo per via del lavoro del
padre. Anna, col suo dito magico, trasformerà Leopoldo costringendolo così, per
un istante, nella condizione e nelle emozioni di coloro che abitualmente prendeva
in giro. L'emozionante rovesciamento dei ruoli si conferma anche in questa
storia come uno dei mezzi emotivi più efficaci per determinare un profondo
cambiamento nei personaggi e così... un finale a sorpresa farà crescere in tutti,
personaggi e pubblico, la consapevolezza che per combattere il bullismo non c'è
alcun bisogno della magia.
Con: Giulia Rossi, Nicoletta Grolla Cegalin, Paolo Piludu
Messa in scena: Maril Van Den Broek
Costumi e pupazzi: Giulia Rossi
Scenografia: Carlo Zanin, Giulia Rossi
Fotografia: Marco Baldina - fosfeni LAB
-
Età consigliata: da 4 a 99 anni
Messa in scena: Maril Van Den Broek
Costumi e pupazzi: Giulia Rossi
Scenografia: Carlo Zanin, Giulia Rossi
Fotografia: Marco Baldina - fosfeni LAB
-
Età consigliata: da 4 a 99 anni
Spettacolo Vincitore del Premio del Pubblico
al MILANO CLOWN FESTIVAL 2016
C’est Magnifique" è un spettacolo comico con acrobazie aeree, abilità musicali, pupazzi di gommapiuma e giocolerie emotive.
E’ uno spettacolo di Clown, o meglio, con tre Clown che danno i numeri…
…e a proposito di numeri: una sega musicale, un organetto diatonico, un cerchio aereo, sei palline rimbalzine, un paio di scarpe da tip-tap, un ukulele, una tela aerea di cinque metri, quattro pupazzi, due cucchiai da minestra, cinque cappelli da manipolazione, tre sedie e tre valigie di pelle… tutto in 60 minuti! Tutto in un continuo folle gioco e cambi di scena.
E’ uno spettacolo Noir, dinamico ed esilarante.
La storia:
In un’atmosfera vagamente cupa e surreale, conosciamo Gregorio, il primo ad entrare in scena.
La sua gobba ed il suo enorme cappotto parlano per lui, sembra che nulla gli vada per il verso giusto… lo vediamo irascibile, ribelle, buffo e molto arrabbiato con i pappagalli della Signora Ida (pupazzi di gommapiuma).
Ida è il capo indiscusso dello strano Circo in cui ci troviamo, domina Gregorio anche con il più piccolo cenno. L’unica che si senta realmente a suo agio in scena… il loro è un equilibrio da gatto e topo, ma pur sempre un equilibrio, che viene spezzato dall’arrivo della nuova artista, Miss Molly, un’ acrobata.
Ma lei chi è? E cosa sa fare? E per chi tifa adesso Gregorio?
Inizia il tutti contro tutti! Non si risparmiano bende, cerotti e tirate per le orecchie, tutto sembra andare alla deriva… ma così è la vita: C’est Magnifique!
al MILANO CLOWN FESTIVAL 2016
C’est Magnifique" è un spettacolo comico con acrobazie aeree, abilità musicali, pupazzi di gommapiuma e giocolerie emotive.
E’ uno spettacolo di Clown, o meglio, con tre Clown che danno i numeri…
…e a proposito di numeri: una sega musicale, un organetto diatonico, un cerchio aereo, sei palline rimbalzine, un paio di scarpe da tip-tap, un ukulele, una tela aerea di cinque metri, quattro pupazzi, due cucchiai da minestra, cinque cappelli da manipolazione, tre sedie e tre valigie di pelle… tutto in 60 minuti! Tutto in un continuo folle gioco e cambi di scena.
E’ uno spettacolo Noir, dinamico ed esilarante.
La storia:
In un’atmosfera vagamente cupa e surreale, conosciamo Gregorio, il primo ad entrare in scena.
La sua gobba ed il suo enorme cappotto parlano per lui, sembra che nulla gli vada per il verso giusto… lo vediamo irascibile, ribelle, buffo e molto arrabbiato con i pappagalli della Signora Ida (pupazzi di gommapiuma).
Ida è il capo indiscusso dello strano Circo in cui ci troviamo, domina Gregorio anche con il più piccolo cenno. L’unica che si senta realmente a suo agio in scena… il loro è un equilibrio da gatto e topo, ma pur sempre un equilibrio, che viene spezzato dall’arrivo della nuova artista, Miss Molly, un’ acrobata.
Ma lei chi è? E cosa sa fare? E per chi tifa adesso Gregorio?
Inizia il tutti contro tutti! Non si risparmiano bende, cerotti e tirate per le orecchie, tutto sembra andare alla deriva… ma così è la vita: C’est Magnifique!
Di: Marco Zoppello
Con: Sara Allevi, Anna De Franceschi e Michele Mori/Giulio Canestrelli
Oggetti e scenografia: Alberto Nonnato
Costumi: Antonia Munare
Voce Off: Mirko Artuso
Regia: Marco Zoppello
Con: Sara Allevi, Anna De Franceschi e Michele Mori/Giulio Canestrelli
Oggetti e scenografia: Alberto Nonnato
Costumi: Antonia Munare
Voce Off: Mirko Artuso
Regia: Marco Zoppello
Vincitore del Festival Briciole di Fiabe 2015 (Arezzo)
Con il contributo della Regione Toscana e di NataTeatro
Un luogo, o meglio, un Non luogo. Un posto, anzi, tanti posti. Due bambini con tutto da scoprire: la gioia, l’amicizia, la paura, i pregiudizi.
Un giorno i "grandi" decidono che il paese va diviso in due. Troppa confusione. Gli "Uni" da una parte gli "Altri" dall’altra. Perché dividerli? Un motivo si trova sempre: colore della pelle, lingua, religione, ceto sociale, chi lo sa? Nel "Non luogo" uno vale l’altro. Ed ecco comparire la Guardia, con l’implacabile linea rossa, pronta a dividere il paese. Non si può sgarrare, Lei controlla tutto e niente le sfugge, dall’alto della torre di controllo. Poco per volta, tra gli "Uni" e gli “Altri”, così come tra Margherita ed Evelina, questo il nome delle due bambine, vengono erette alte barriere, fatte di staccionate e di muri ma anche di divieti, rimproveri e pregiudizi.
Presto i bambini si accorgono che non c'è niente di più stupido: come si fa a giocare, ridere e, perché no, litigare, se un muro ci separa? Ma, se è vero che “una risata vi seppellirà”, le piccole Margherita ed Evelina terranno sotto scacco l’intero paese e metteranno alla berlina la Guardia, finché da ogni finestra non si leverà uno sghignazzo assordante, che farà tremare il muro tanto da abbatterlo con buona pace di chi tenta di alzare barriere nel Mondo.
Con il contributo della Regione Toscana e di NataTeatro
Un luogo, o meglio, un Non luogo. Un posto, anzi, tanti posti. Due bambini con tutto da scoprire: la gioia, l’amicizia, la paura, i pregiudizi.
Un giorno i "grandi" decidono che il paese va diviso in due. Troppa confusione. Gli "Uni" da una parte gli "Altri" dall’altra. Perché dividerli? Un motivo si trova sempre: colore della pelle, lingua, religione, ceto sociale, chi lo sa? Nel "Non luogo" uno vale l’altro. Ed ecco comparire la Guardia, con l’implacabile linea rossa, pronta a dividere il paese. Non si può sgarrare, Lei controlla tutto e niente le sfugge, dall’alto della torre di controllo. Poco per volta, tra gli "Uni" e gli “Altri”, così come tra Margherita ed Evelina, questo il nome delle due bambine, vengono erette alte barriere, fatte di staccionate e di muri ma anche di divieti, rimproveri e pregiudizi.
Presto i bambini si accorgono che non c'è niente di più stupido: come si fa a giocare, ridere e, perché no, litigare, se un muro ci separa? Ma, se è vero che “una risata vi seppellirà”, le piccole Margherita ed Evelina terranno sotto scacco l’intero paese e metteranno alla berlina la Guardia, finché da ogni finestra non si leverà uno sghignazzo assordante, che farà tremare il muro tanto da abbatterlo con buona pace di chi tenta di alzare barriere nel Mondo.
Di: Andrea Pennacchi e Lia Bonfio
Con: Eleonora Fontana e Nicola Perin
Regia: Andrea Pennacchi
-
Età consigliata: dai 10 a 14 anni
Con: Eleonora Fontana e Nicola Perin
Regia: Andrea Pennacchi
-
Età consigliata: dai 10 a 14 anni
È davvero difficile riuscire a parlare di ciò che accade dentro di noi. E altrettanto difficile, per molti, soprattutto adolescenti, accettare il proprio aspetto, anche se non c’è nulla che non vada bene. L’ideale di canoni estetici che la società del giorno d’oggi impone diventa sempre più necessario e sempre più esigente e la ricerca di questa futile perfezione fa correre gravi rischi. E' uno dei mostri che oggigiorno colpisce con più tenacia. Per questo la prevenzione è importante. Bisogna parlarne, insistere sul fatto che la perfezione – come concetto, come utopia irrealizzabile - non esiste. Che la bellezza nasce dalla diversità, non dall'omologazione a standard prefissati.
Questo è ciò che accade alla protagonista della nostra storia, una ragazza che vive un disagio costante con il proprio corpo, in modo particolare con i capelli, punta dell'iceberg di un problema molto più profondo. La sua realtà si trasforma così, giorno dopo giorno, in un mondo in cui lei non è una principessa fatata, ma una strega infernale, non una farfalla pronta al volo, ma un bozzolo deforme, non un fiore che deve sbocciare, ma un cactus che si riempie di spine per difendersi dallo sguardo minaccioso di chi le sta accanto.
Ma per fortuna, anche in questa storia c'è qualcuno che riuscirà a tenderle la mano, ad accompagnarla lungo un cammino che, se percorso in solitudine, può essere ostico e invalicabile. Ken, il ragazzo dalle mani grandi e dalla sensibilità nascosta sotto una parlantina sveglia, le farà capire che anche i cactus sanno fiorire.
Uno spettacolo ricco di emozioni, di temi forti, ma incredibilmente divertente (ed è così che meglio si entra nell’animo degli adolescenti), ricco di momenti di allegria, di risate, di vero divertimento.
Questo è ciò che accade alla protagonista della nostra storia, una ragazza che vive un disagio costante con il proprio corpo, in modo particolare con i capelli, punta dell'iceberg di un problema molto più profondo. La sua realtà si trasforma così, giorno dopo giorno, in un mondo in cui lei non è una principessa fatata, ma una strega infernale, non una farfalla pronta al volo, ma un bozzolo deforme, non un fiore che deve sbocciare, ma un cactus che si riempie di spine per difendersi dallo sguardo minaccioso di chi le sta accanto.
Ma per fortuna, anche in questa storia c'è qualcuno che riuscirà a tenderle la mano, ad accompagnarla lungo un cammino che, se percorso in solitudine, può essere ostico e invalicabile. Ken, il ragazzo dalle mani grandi e dalla sensibilità nascosta sotto una parlantina sveglia, le farà capire che anche i cactus sanno fiorire.
Uno spettacolo ricco di emozioni, di temi forti, ma incredibilmente divertente (ed è così che meglio si entra nell’animo degli adolescenti), ricco di momenti di allegria, di risate, di vero divertimento.
OLTRE LO SGUARDO
4 film per ripensare il passato, rileggere il presente, ricercare il futuro
Dal 28 marzo al 18 aprile 2019
Inizio proiezioni 20:40
Inizio proiezioni 20:40
INGRESSO 6 € o con tessera abbonamento
Prima e dopo le proiezioni gli psicologi-psicoterapeuti dell’APB proporranno al pubblico delle riflessioni sui vari temi.
Prima e dopo le proiezioni gli psicologi-psicoterapeuti dell’APB proporranno al pubblico delle riflessioni sui vari temi.
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Ben vive con la moglie e i sei figli, isolato dal mondo nelle foreste del Pacifico nord-occidentale. Cerca di crescere i suoi figli nel migliore dei modi, infondendo in essi una connessione primordiale con la natura. Quando una tragedia colpisce la famiglia, Ben è costretto suo malgrado a lasciare la vita che si era creato, per affrontare il mondo reale, fatto di pericoli ed emozioni che i suoi figli non conoscono.
A seguire l’intervento del dott. Piergiorgio Zancato, dirigente ULSS7 - sede di Bassano del Grappa
A seguire l’intervento del dott. Piergiorgio Zancato, dirigente ULSS7 - sede di Bassano del Grappa
INGRESSO 6 € o con tessera abbonamento
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Ansel Elgort, Jennifer Garner, Adam Sandler, Emma Thompson, Judy Greer, Kaitlyn Dever, Dean Norris, Dennis Haysbert, Rosemarie DeWitt, J.K. Simmons, David Denman, Phil LaMarr
-
Durata: 116 min
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Durata: 116 min
La storia è tratta dal romanzo omonimo del 2011 di Chad Kultgen e segue la storia di un gruppo di teenager e dei loro genitori, alle prese coi molti modi in cui Internet ha cambiato la loro vita in termini di relazioni, consapevolezza di sé e sentimenti.
Introducono e commentano le dott.se Silvia Padino e Simona Vignola, libere professioniste e collaboratrici ULSS7
Introducono e commentano le dott.se Silvia Padino e Simona Vignola, libere professioniste e collaboratrici ULSS7
INGRESSO 6 € o con tessera abbonamento
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Maggie Gyllenhaal, Gael Garcia Bernal, Rosa Salazar, Parker Sevak, Michael Chernus, Anna Baryshnikov, Daisy Tahan, Ajay Naidu, Samrat Chakrabarti
-
Durata: 96 min
-
Durata: 96 min
Lisa Spinelli è una maestra d'asilo con la passione per la poesia, tanto che i suoi figli ormai quasi adulti la trovano trasformata dalle lezioni che sta seguendo e il marito sente di essere un po' trascurato. Lisa non è di per sé molto dotata, ma sa riconoscere il talento altrui e rimane folgorata da quello di un bambino dell'asilo, Jimmy, che ogni tanto cammina avanti e indietro come in trance recitando poesie impressionanti. Lisa decide di proteggerlo da una società indifferente al suo talento e fa il possibile per educarlo, spingendosi però molto oltre i limiti della sua professione a intraprendendo quasi una crociata personale.
A seguire l'intervento del dott. Alberto Martin, libero professionista e collaboratore ULSS7 e della dott.ssa Ilaria Lugnani, libera professionista
A seguire l'intervento del dott. Alberto Martin, libero professionista e collaboratore ULSS7 e della dott.ssa Ilaria Lugnani, libera professionista
INGRESSO 6 € o con tessera abbonamento
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Nicole Kidman, Lucas Hedges, Russell Crowe, Joel Edgerton, Xavier Dolan, Cherry Jones, Flea, Troye Sivan
-
Durata: 114 min
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Durata: 114 min
Jared Eamons è un adolescente maturo e socievole, figlio di un pastore battista dell'Arkansas. Iscrittosi al college, scopre di provare una confusa attrazione per i ragazzi del suo stesso sesso e una sera subisce la violenza e poi il ricatto di un compagno, più turbato di lui. Quando, in seguito all'evento, ammette in famiglia di essere attratto da altri uomini, viene immediatamente iscritto dai genitori al programma "Rifugio" di un centro cristiano di recupero, Love in Action, specializzato nella terapia di conversione di qualsiasi tentazione omosessuale.
Ospite della serata: dott.ssa Alessandra Franceschini, libera professionista
Ospite della serata: dott.ssa Alessandra Franceschini, libera professionista
INGRESSO 6 € o con tessera abbonamento
RASSEGNA MUSICALE 2019
Venerdì 4 ottobre ore 20:45 - Rosà Music Festival
Domenica 27 ottobre ore 17:30 - L'opera buffa! Con l'idillio di Bacco
Sabato 9 novembre ore 20:45 - Bassano Bluespirital Band
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Domenica 27 ottobre ore 17:30 - L'opera buffa! Con l'idillio di Bacco
Sabato 9 novembre ore 20:45 - Bassano Bluespirital Band
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Il Circolo Culturale Amici del Teatro Montegrappa è lieto di presentare la 1a edizione della Rassegna Musicale, comprendente spettacoli di generi molto diversi per venire incontro ai gusti musicali di tutti. Vi aspettiamo numerosi!
In collaborazione con ASD 6 CESTI BASKIN (sez. di Rosà) e AISM (Associazione sclerosi Multipla) di Vicenza
Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Montegrappa negli orari di apertura e un'ora prima degli spettacoli.
In collaborazione con ASD 6 CESTI BASKIN (sez. di Rosà) e AISM (Associazione sclerosi Multipla) di Vicenza
Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Montegrappa negli orari di apertura e un'ora prima degli spettacoli.
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FANTE
X-MUSE
INDIGO
LOSING BREATH
X-MUSE
INDIGO
LOSING BREATH
Serata all’insegna della musica e della condivisione! Quattro band rosatesi si
esibiranno sul palco per uno scopo benefico: sostenere l’associazione Baskin
(sez. di Rosà) che permette ai ragazzi “diversamente abili” di vivere lo sport in
piena integrazione! Suoneranno per noi: Fante, X-Muse, Indigo e Losing Breath!
esibiranno sul palco per uno scopo benefico: sostenere l’associazione Baskin
(sez. di Rosà) che permette ai ragazzi “diversamente abili” di vivere lo sport in
piena integrazione! Suoneranno per noi: Fante, X-Muse, Indigo e Losing Breath!
Diana Trivellato (soprano)
Alessandra Caruccio (mezzosoprano)
Alberto Spadavero (baritono)
Marisa Dalla Vecchia (pianoforte)
Alessandra Caruccio (mezzosoprano)
Alberto Spadavero (baritono)
Marisa Dalla Vecchia (pianoforte)
La musica induce gli animi a gioire! L’opera buffa è un intreccio di
personaggi, giochi ed equivoci fra bisticci e lieto fine. Una serata che
ci riporta alle pagine dedicate a Bacco, foriero di gioia e letizia.
Musiche di Mozart, Donizetti, Rossini, Verdi, Offenbach e Strauss.
personaggi, giochi ed equivoci fra bisticci e lieto fine. Una serata che
ci riporta alle pagine dedicate a Bacco, foriero di gioia e letizia.
Musiche di Mozart, Donizetti, Rossini, Verdi, Offenbach e Strauss.
INTERO: 12€
RIDOTTO: 8€ fino a 14 anni
Speciale "Mamma e papà vi porto all`opera!" Ogni 2 INTERI, un RIDOTTO fino a 14 anni a solo 1€
Formazione musicale tra le più interessanti del territorio,
guidata da Lorenzo Fattambrini, la Bassano Bluespiritual Band
è composta da 47 voci e 7 musicisti. L’energia e l’entusiasmo
della storica formazione bassanese avvolgeranno il pubblico in
un abbraccio musicale proponendo le riletture di tradizionali
brani spiritual e gospel fino a sperimentare la musica blues,
pop, rock e classica, in una vincente proposta musicale,
sempre vivace e coinvolgente.
guidata da Lorenzo Fattambrini, la Bassano Bluespiritual Band
è composta da 47 voci e 7 musicisti. L’energia e l’entusiasmo
della storica formazione bassanese avvolgeranno il pubblico in
un abbraccio musicale proponendo le riletture di tradizionali
brani spiritual e gospel fino a sperimentare la musica blues,
pop, rock e classica, in una vincente proposta musicale,
sempre vivace e coinvolgente.
Family Forum 2019
Quattro film per parlare di legami e rapporti familiari proposti in collaborazione con il centro di ascolto e formazione CASA MAMRE di Bassano del Grappa.
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Idamaria Recati, Luigi Navarra, Giorgio Borghetti, Carlo Maria Rossi, Barbara Abbondanza, Marco Brambini, Patrizia Bollini, Riccardo Trentadue, Erica Zambelli, Caterina Gramaglia, Federica Pocaterra, Daniele Romualdi
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Durata: 90 min
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Durata: 90 min
Benedetta, ragazza sedicenne è la figlia del sindaco di un paese dell'entroterra di Rimini. Un giorno un edificio, che si voleva destinare ad altri utilizzi, viene adibito a casa famiglia. Ne arrivano a far parte un papà, una mamma, un extracomunitario appena sbarcato, una ex-prostituta, un carcerato, due ragazzi con gravi disabilità, un bimbo in affido e un figlio naturale. Gli autoctoni non reagiscono bene.
INGRESSO: 6,00 € o con tessera abbonamento
Presentato dalla dott.ssa Lidia Alfano, con l'intervento di Nevio Zaltron
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Romane Bohringer, Philippe Rebbot, Rose Rebbot-Bohringer, Raoul Rebbot-Bohringer, Brigitte Catillon, Aurélia Petit
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Durata: 97 min
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Durata: 97 min
Romane e Philippe si amano ancora ma non come prima. Due figli, un cane e dieci anni dopo si separano ma non si lasciano. Perché sanno che quello che hanno costruito insieme non andrà mai distrutto. Per proteggere il frutto del loro amore, Rose e Raoul, traslocano in un sépartement: due appartamenti autonomi (col)legati dalla camera dei bambini. Parenti e amici guardano con scetticismo il singolare 'assetto' ma Romane e Philippe perseverano nella loro romantica utopia, trasformando uno scacco in un trionfo miracoloso e totale.
INGRESSO: 6,00 € o con tessera abbonamento
Presentato dal dott. Silvano Bordignon
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Zain Alrafeea, Yordanos Shifera, Boluwatife Treasure Bankole, Kawsar Al Haddad, Fadi Youssef
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Durata: 123 min
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Durata: 123 min
Zain è un ragazzino dodicenne appartenente a una famiglia molto numerosa. Facciamo la sua conoscenza in un tribunale di Beirut dove viene condotto in stato di detenzione per un grave reato commesso. Ma ora è lui ad aver chiamato in giudizio i genitori. L'accusa? Averlo messo al mondo.
INGRESSO: 6,00 € o con tessera abbonamento
Presentato dalla dott.ssa Ethel Piva
guarda il Trailer
Adam Driver, Andrew Garfield, Liam Neeson, Ciarán Hinds, Issey Ogata, Tadanobu Asano, Shinya Tsukamoto, Ryô Kase
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Durata: 161 min
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Durata: 161 min
1633. Due giovani gesuiti, Padre Rodrigues e Padre Garupe, rifiutano di credere alla notizia che il loro maestro spirituale, Padre Ferreira, partito per il Giappone con la missione di convertirne gli abitanti al cristianesimo, abbia commesso apostasia, ovvero abbia rinnegato la propria fede abbandonandola in modo definitivo. I due decidono dunque di partire per l'Estremo Oriente, pur sapendo che in Giappone i cristiani sono ferocemente perseguitati e chiunque possieda anche solo un simbolo della fede di importazione viene sottoposto alle più crudeli torture. Una volta arrivati troveranno come improbabile guida il contadino Kichijiro, un ubriacone che ha ripetutamente tradito i cristiani, pur avendo abbracciato il loro credo.
INGRESSO: 6,00 € o con tessera abbonamento
Presentato da Mons. Battista Borsato